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 Dal forum Alternativa per Montecalvo

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R I V I S U A L I Z Z A     A R G O M E N T O
Francesco Al post di Mario Sorrentino, sul forum Alternativa per Montecalvo - Gruppo la Campana rilanciato dal nostro sito nella home page. Pronta replica del dott. Pizzillo, capogruppo dell'opposizione.


La Campana o chi la rappresenta non vuole prendere la Bastiglia; la Campana esiste,perchè incarna la voglia di riscatto di chi non si riconosce in una classe dirigente votata al mantenimento dello status quo; non esisterebbe se in questo paese fossero stati presenti associazionismo, gruppi di ricerca, cooperative, cantine sociali, luoghi di formazione culturale (Internet point per lavori a distanza, biblioteche) ecc.; noi non siamo armati contro nessuno, siamo disponibili a dialogare con tutti, amministratori in testa ma il dialogo si fa a più voci e noi attualmente siamo gli unici a volerci confrontare. La sede non è importante; nel deserto si beve ovunque , ma si beve innanzitutto se c'è l'acqua; non è importante il dove, il come, il quando ma l'importante sono i contenuti. Da parte nostra faremo ogni sforzo perchè i giovani di Montecalvo prendano coscienza che domani saranno loro a determinare le scelte di questa comunità; dietro questo nostro sforzo non c'è un progetto recondito, un tentativo di raccogliere adepti; venerdi ai giovani presenti ho detto che se vogliano ipegnarsi nella politica devono entrare nei partiti per rinnovarli e per recuperarli al ruolo importante che essi sono chiamati a svolgere nella società. La Campana nata come lista civica, non è detto che debba continuare ad esistere come soggetto politico; l'idea che diventi un'associazione socio-culturale luogo di incontro e di scontro per la crescita di quella coscienza civica necessaria al rilancio del paese mi garba; infine ritengo di poter dire che tutti possono scrivere in questo Forum, a favore o contro chiunque; non fatelo passare per l'Emilio Fede dei forum!!!!!!!!!!
Carlo Pizzillo

amsorr Cari amici di questo Forum,
su quello della Campana forse non sono stato sufficientemente chiaro, I luoghi neutrali esistono anche a Montecalvo. Sono le idee di alcuni giovani diversi che si sfogano in dialoghi (svolti?) in luoghi privati. Anche nei bar.Ricordavo l'anno scorso che i movimenti e i fermenti degli Illuministi nacquero nei caffé.
Occorre però saper proporre gli argomenti importanti. Quello proposto modestamente da me è: come costruire corpi d'iniziativa civile intermedi? E qui l'enfasi deve essere posta su "intermedi". Noi montecalvesi, persino noi espatriati, crediamo che si debba fare tutto tramite la politica, anche lì dove essa mostra la corda.Vedete che una certa rinascita del Paese di anni non tanto lontani la si deve alle associazioni e alla grandi e piccole cooperative. Che sono le sole organizzazioni capaci di agire in territori sprovvisti di inprenditori privati coraggiosi.
Detto questo, il Forum della Campana è una buonissima cosa.Serve a creare una équipe alternativa per il municipio. Solo per questo che per molti forse è molto. La rinascita civile però non segue quella via. E coloro che voggliono far crescere le idee devono sempre essere pronti anche (se proprio vogliono occuparsi ancora di politica) a dire qui l'attuale amminisrtazione fa bene,qui, invece, fa male.
Ciao Mario
P. S. Quel muro di cemento,ah France', io lo prevedevo. Melo sono sognato.

Francesco Bentornato Mario, sono strafelicissimo di dialogare con te.
Con questo forum (ancora in fase di test, la mattina non funziona, qualche problema lo sta creando il provider Aruba) si spera di dare continuità a questo tipo di servizio iniziato qualche anno fa su questo sito.
Anch’io come te penso che il sito Alternativa per Montecalvo è un’ottimo servizio reso alla comunità intera e non solo allo schieramento politico di la Campana.
Onestamente, penso sia sbagliato pensare che il sito ed il forum siano una cosa “chiusa” nel contesto del movimento politico da cui prende il nome.
Gruppi di giovani che si aggregano per costruire un progetto politico da contrappore allo stato attuale delle cose, ben vengano… e chissa che queste iniziative non siano spunto per altre aggregazioni (apartitiche, come suggerisce il tuo post) .

Il muro è stato costruito, ma ha prevalso il buon senso.
Infatti, è alto appena mezzo metro quindi chi passa per quella strada può ancora ammirare le mura, del fabbricato di epoca romana, che sbucano dal costone adiacente la via.
I lavori di scavo sono fermi, al momento è rimasto solo la sedia del dott. Cesarano (l’archeologo)…e lui che fine ha fatto? Ti ha scritto?
Saluti – Francesco


amsorr Caro Francesco,
scrissi subito al dott. Cesarano, però ancora non mi ha risposto. Non vorrei che ad impedirglielo ci fossero varie ragioni: intanto, una battaglia perduta (quella di fare gli scavi come si deve prima che sia pregiudicatoe il tutto) e, questa però solo molto ipotetica perché non ho piacere di conoscere quell'archeologo: io e Alfonso facemmo delle ipotesi su Piano di Pratola da "comari" che mentre fanno la maglia osservano quello che vedono e tirano delle conclusioni. Li hai visti anche tu i frammenti di antichi laterezi buttati ai lati dei campi dall'aratro, sai del "montone" di ruderi che i locali chiamano "Casa di la corte", hai visto la lapide con l'iscrizione di argomento privato sulla fontana di Pratola. E, soprattutto sai che nostri compaesani più retti e forse più intelligenti di noi disseppellirono e comunicarono agli studiosi le epigrafi delle lapidi di Tressanti. E che fine hanno fatto le lapidi? Scalini di cantina, abbellimenti di giardinetti, ecc.
Anzano c'è e chi non la vuol vedere fa male soprattutto a se stesso.
Comunque, sia per me che per Alfonso Tressanti è cosa chiusa. Ora giriamo per La Malvizza e ti giuro che lì ci sono cose che a saperle valorizzare non solo arricchirebbero la nostra conoscenza ma anche le nostre possibilità di far venire qualche pellegrino di turista, che oltre a mangiare la minesta ascita, in un agriturismo di quelle parti prima poi potrebbe figliare un torpedone di suoi simili ai quali potrebbe fare da Cicerone un ragazzo che ora se la passa davanti a un bar del Piano.
Altri imprenditori come te ci vorrebbero a Montecalvo. Io ora cercherei uno che aspiri a diventare presidente di una cooperativa di produttori di qualcosa: CICIRI? Cicerchie? o vino, visto che pedologicamente i nostri terreni sono come quelli di Fontanarosa, Paternopili, Taurasi, ecc.?
Ciao, Mario

Francesco Caro Mario eccomi di nuovo a risponderti, in questo periodo ho male agli occhi.
Infatti non posso stare troppo tempo vicino al computer. Per questo motivo, non ho ancora letto la tua ultima interessante pubblicazione , a questo proposito, non mi stancherò mai di ringraziarti per il permesso che ci dai per pubblicare il tuo lavoro su Irpino.it
Mi sa tanto che sto invecchiando e occorre che mi metta gli occhiali.
Veniamo a noi…sicuramente è successo qualcosa ( tra l’altro l’impresa che erige i muretti di sostegno, sulla strada provinciale San Vito – Benevento, nel corso dei lavori ha rovinato quel poco di muro che era emerso dallo scavo) al dott. Cesarano per abbandonare i lavori cosi all’improvviso, io ho il suo cellulare, nei prossimi giorni gli telefono ( più che altro per curiosità) per sapere cosa è successo. Anzi, gli mando questo post, tramite e-mail, per conoscenza dei fatti.
Torna a ripetere , quando l’ho conosciuto era pieno d’entusiasmo a volte l’ho visto scavare (era accompagnato da un operaio)sotto il sole cocente, come ha saputo della tua pubblicazione ha voluto visitare la famosa lapide romana sulla fontana di Pratola . L’ho accompagnato io personalmente….insomma mistero.

Caro Mario , non è la prima volta che parli di cooperative, sinceramente io non credo che dalle nostre parti possono coesistere gruppi di giovani o comunque di persone .
Istituire una cooperativa , per come vedo le cose da noi, vale a mettersi in proprio , fare l’impresario.
Il primo scoglio da superare è la diffidenza che non è il solo ostacolo.
L’attività imprenditoriale deve avere uno stile. L’imprenditore deve emergere dal contesto dell’azienda lavoro. Deve emergere con i beni (macchinone, bel vestito, e telefonino bene in vista) che rispecchiano lo stato di come s’intende da noi uno che fa l’imprenditore .
Un esempio, sembra che i titolari di un ristorante di lusso, nei dintorni, ci tengono a far sapere che non gli interessa tenere aperto il loro esercizio la notte di capodanno (quella notte i ristoranti guadagnano più di ogni altra) perché preferiscono godersi la festa di fine anno nella loro villa a Miami, negli Stati Uniti.
Io personalmente non trovo niente di scandaloso tutto questo, se non fosse per un dubbio che mi affligge. Infatti, credo che in questo, c’e’ una strategia (chiamiamola così) nel far credere alla gente qualcosa del genere: noi siamo così ricchi che ci possiamo permettere di stare chiusi anche a capodanno. Questi , forse, hanno veramente la villa a Miami , ci vanno veramente a fare le ferie…ma questo è poco importante per quello che voglio dire .
Quello che è veramente importante , a mio avviso, per questi signori, non è tanto tenere la villa oltreoceano, è che la gente CREDA che hanno la villa, CREDA che possano permettersi il lusso di chiudere anche a capodanno.
Questo per dire che da noi non è importante raggiungere un obbiettivo, è importante far credere alla gente che l’obbiettivo è stato raggiunto.
Ho lavorato , lì dove son nate le cooperative (Emilia Romagna) e la concezione che si ha dell’imprenditore è ben diversa , ho conosciuto ristoratori che finita la stagione vanno alle Maldive o qualche altro posto esotico con molta discrezione, come ho conosciuto altri che finita la stagione si rimettono a lavorare alle dipendenze di altri esercizi, o come in un caso: un proprietario di uno stabilimento balneare preoccupato dall’imminente inizio dell’anno scolastico chiudeva in fretta e furia il suo esercizio per poter essere presente nell’istituto nella qualità di bidello.
Fin quando , da noi , persevera la cultura dell’ostentazione a far credere quello che non si è per una sorta di compiacimento personale, mi riesce difficile immaginare un’imprenditoria capace.
Ciao Francesco


amsorr Caro Francesco,
capisco i tuoi timori relativamente alla mentalità strana dei nostri imprenditori e aspiranti tali, però io parto da un altro punto di vista.
Tu pensi a una cooperativa in cui ciascun socio apporterebbe un cospicuo capitale. Io, invece, alle coopertative sociali, cioè a quelle cooperative in cui la partecipazione azionaria è costituita da una somma modesta che non può essere elevata e che è uguale per tutti.
Ti spiego. Molto di frequente, nel vastisimmo e luminosissimo ingresso di uno dei più grandi ipermercati di qui, incontro un simpatico compaesano che si chiama Gino.
- Ah, Gino, lo saluto, anche tu ti ostini a far prosperare la nostra società con la tua spesa settimanale?
- Che vuoi fa', io sono socio e con me mia moglie e un altro componente della famiglia.
- Noi siamo soltanto due socii, concludo io.
E poi passiamo a darci notizie del paese. Così tutte le volte.
Ora, io e Gino che cosa contiamo in quella cooperativa gigantesca? Niente o quasi niente. La nostra partecipazione fissa è di pochi euro a testa.
Comandano i direttori e il mega presidente, i quali però sono semplici impiegati e devono dar conto alle assemblee dei soci tutti piccoli come Gino e me di tutti i loro fatti e misfatti.
Tutta questa premessa per arrivare a dire che cosa? Anche a Montecalvo si deve fare una cooperativa di questo genere, cioè una cooperativa sociale a partecipazione modesta e fissa.
E io ti ho parlato di una cooperativa di distribuzione. Da noi serve una cooperativa sociale dei produttori. Mettiamo, di tutti, ma proprio tutti i produttori, mettiamo ancora, di uva. Cioè in questo caso una cantina sociale che vinifichi e venda il vino per conto dei coltivatori di uva.
Ma a buon intenditor poche parole e chiudo qui. Nei prossimi giorni, o anche quando io sarò al paese per i Santi, potremo parlarne meglio. Ho ricevuto dai miei amici sardi una copia di uno statuto e di un regolamento della cantina sociale istituita pochi anni fa nel loro paese, un paese non ancora baciato dalla fortuna del turismo, e be' ora vanno fortissimo. Hanno ottenuto anche il riconoscimento DOC e vendono il vino in mezzo mondo. Ma ti farò vedere e ti mostrerò anche i dati statitistici demografici ed economici di quel paese per dimostrarti che pur essendo partiti da una situazione svantaggiata rispetto alla nostra ora avrebbero di che insegnare a noi montecalvesi.
Ciao,
Mario
P.S. Per le altre cose spero proprio di parlartene di persona. Dovrei stare in paese almeno 4, 5 giorni.


cris Caro Franco e Mario
il discorso merita di essere approfondito, nelle ricorrenza dei morti
sono anch'io a Montecalvo per 4 \5 giorni e ci terrei a focalizzare
le basi, insieme a voi, per una partenza costruttiva .
Michele Cristino


Francesco Caro Mario la discussione si è un po’ sfilacciata tra il nostro forum e quello del gruppo La Campana. Detto questo , aggiungo, sono particolarmente felice di venire a conoscenza che sei a Montecalvo nel periodo della ricorrenza dei Defunti come lo sono anche per il caro amico Michele.
Cari Michele e Mario, a partire da oggi , ho messo in pratica il risultato delle problematiche emerse nella riunione di Irpino.it , tenuta in piscina quest’estate.
Infatti, in quella riunione è emerso quanto segue: è insostenibile mantenere l’anonimato, in una comunità virtuale(nel nostro caso Internet), quando si va a scavare nel “profondo” della vita sociale e civile di un paese tipo Montecalvo Irpino.
Probabilmente lo è anche quanto le discussioni affrontano argomenti leggeri.
Da qui la necessità di creare un forum che eviti le generalità fittizie.
Il forum creato, questo, ci da simili possibilità.
L’amministratore , il sottoscritto in questo caso, ha facoltà di deviare prendendo nominativi dalla lista degli iscritti, in una determinata area, gli utenti che nell’effettuare l’iscrizione hanno immesso nei campi le generalità reali, o quantomeno riconoscibili.
Come detto sopra, questa funzione è attiva da oggi ed è attiva nella sezione “Montecalvo”.
Immagino che qualcuno strumentalizzerà questa funzione accusandoci di censura , in questo caso , sta a noi far valere le ragioni che hanno determinato questa soluzione. Ciao e salutoni - Francesco


cris Caro Franco
finalmente hai cominciato a fare come è giusto che sia. Dopo diverso tempo hai inserito nel tuo sito una regola fondamentale del vivere civile, per dialogare democraticamente l'interlocutore deve poter essere individuato. Non avere timore di essere tacciato di censura, lo farà quello che si vuole nascondere, nella famosa riunione eramo una dozzina, e se ricordo bene solo qualcuno era favorevole all'anonimato, quindi quel qualcuno non ha voce in capitolo per non attuare quello che è giusto.
Questo tuo comportamento antiMontecalvese "controcorrente" sii certo, recupera subito 4/5 utenti che si erano allontanati, e perderà i fantasmi, ma quelli non interessano non fanno bene a nessuno anzi fanno male sapratutto a se stessi.
Un caro saluto a tutti
Michele

abasile Siccome mi sento chiamato in causa da quanto riportato nel post di cris, ripropongo parte di un mio post scritto sul forum della campana al riguardo, che sostanzialmente riprende quanto avevo detto anche quel giorno in piscina in cui abbiamo parlato del forum di irpino.it.
"[...]la questione degli anonimi sul forum è stata ampiamente dibattuta sul forum di irpino.it. Alfonso e Maria ne sanno qualcosa. In quella sede, anche a causa dell'imminente consultazione elettorale, gli animi di alcuni posters anonimi si erano particolarmente infiammati, finendo non solo con l'offendere persone dell'una e dell'altra lista, ma anche con il riportare fatti e circostanze non documentate nè documentabili, voci di paese, insomma.
Come ho avuto modo di dire agli amministratori di quel forum durante quest'estate, non condivido in senso assoluto l'esigenza di assicurare a tutti i costi la riconoscibilità degli utenti, se non ce n'è reale bisogno.
Fino ad ora sul forum della campana ci sono, si, degli utenti anonimi, ma finora non è stato scritto nulla di realmente lesivo, offensivo o diffamatorio, mi pare.
Del resto, imporre l'obbligo di riconoscibilità a tutti gli utenti è secondo me contrario ad uno dei principi cardine della rete: ognuno è ciò che vuole, almeno in rete. Mi spiego: se l'anonimato in rete è lo strumento per far si che vengano fuori pensieri alti, costruttivi e sinceri, al di là dei possibili compromessi che la vita (reale) quotidiana può imporre, ben venga l'anonimato. Se invece dovesse diventare lo strumento per offendere e diffamare, mi trovi assolutamente d'accordo con le tue affermazioni.[...]

Spero ora sia chiaro il senso delle mie affermazioni. Probabilmente in piscina non sono stato capace di spiegarmi bene

cris Caro Antonio, cari amici di irpino.it,
sappiamo tutti che la rete è lo strumento per annullare le distanze kilometriche che ci separano, e con questo si dialoga. Se invece della rete virtuale fossimo intorno ad un tavolo, come potremmo dialogare con un anonimo? non sarebbe possibile, e non dobbiamo far usare questo eccezionale strumento a chi non vuole apparire per quello che è. Mi sono chiesto quale la motivazione che spinge un utente a non sottoscriversi con nome e cognome; come tante altre domande, a Montecalvo, la risposta non esiste. L'esperienza mi suggerisce che il non dichiararsi sta nel costume Montecalvese di poter in qualunque momento cambiare opinione secondo le circostanze a proprio uso e consumo. Questo costume, di comodo, fa si che non si diventa mai responsabili di quello che si dice, tanto il confronto è anonimo. Forse è anche per questo che non ci sono iniziative di sorta a Montecalvo. Non sono assolutamente d'accordo quando dici che uno dei punti cardine della rete è l'anonimato, non aspettiamo di leggere insulti, offese o diffamazioni, preveniamoli questi comportamenti. Non facciamo finta che non esistono queste persone non dobbiamo dargli spazio.
Qundo si eprimono le proprie idee sane, costruttive, sincere, bisogna esserne orgogliosi, gelosissimi in quanto dietro un'affermazione, fatta onoestamente, ci sono anni di lavoro, di vita vissuta, e non permettere a un illustre anonimo per convenienza, di dialogare, senza considerare quando poi questi soggetti offendono, mettoni in dubbio, o diffamano.
L'anonimato non merita di essere tra noi, si deve parlare guardandosi "virtualmente" negli occhi. Il mio caro anonimo che ho risposto a Luglio nella discussione, non ho avuto modo di incontrarlo ad agosto, mi sarà passato accanto diverse volte, non ho potuto vederlo daltronde è un fantasma. Se c'è sincerità, onestà, caro Antonio mi dici perchè non dire chi sei?
Questa mia convizione è dettata dall'esperienza, prontissimo a modificarla e cambiare idea se mai trovassi chi mi dimostra che sto sbagliando. Lo ringrazierei per avermi dato la possibilità di migliorare.
Con affetto e simpatia a te Antonio e tutti quelli ci leggono.
Michele Cristino

abasile Caro Michele,
io non ho detto che uno dei punti cardine della rete è l'anonimato, ho detto invece che uno dei punti cardine della rete è la liberta di essere chi si vuole. Mi spiego meglio: la virtualità della rete non sta, secondo me, nella capacità di avvicinare virtualmente chi è lontano, ma nella possibilità che ci è offerta di proiettare nel mare magnum della rete il proprio io virtuale, che non necessariamente deve coincidere con i propri dati anagrafici. Se mi chiamassi in rete Attila piuttosto che Antonio e continuassi ad usare toni costruttivi e, credo, civili per te cambierebbe qualcosa? Del resto è facilmente riscontrabile che le grosse comunità on line vivono, e vivono bene, di utenti che usano esclusivamente un nickname non riconducibile ad una persona reale, che talora non si conosceranno mai e che spesso invece fanno dei raduni, anche di carattere nazionale proprio per conoscersi. L'anagrafica in questi casi conta poco. Altro discorso è nascondersi dietro l'anonimato per lanciare accuse e/o offese a chicchessia. Questi sono comportamenti da censurare fuori e dentro la rete.
Volendo riportare il discorso ad un piano più strettamente locale e dunque più ristretto geograficamente, io credo che, limitatamente alle piccole comunità on line che stanno nascendo tra montecalvesi, più o meno residenti, chi esprime opinioni anonime offensive è alla stregua di chi mette in giro voci infamanti nella vita reale.
Però non mi sento di biasimare, ribadisco, chi per motivi personali a me sconosciuti decide di partecipare costruttivamente alle discussioni in forma anonima. Del resto, perfavore passami la battuta, spesso anche le buone azioni e le opere di bene possono essere anonime.

Con simpatia,
antonio

Francesco Cari amici, intanto benvenuto Antonio, la questione della discussione è opinabile all’infinito. Infatti, non è la prima volta che ne parliamo. Concordo pienamente con Michele, nel contempo non mi sento di bollare in tutto il tuo intervento Antonio.
Io tu, e pochi altri in paese, abbiamo seguito la rete sin dagli inizi ed ho bene efferato il concetto di “spirito libero” (bene evidenziato nel tuo post)che da sempre pervade nelle community.
Però devi convenire che c’e’ l’esigenza, oggi piu’ di ieri, (non in tutti, chiaramente)di conoscere bene l’interlocutore e nel mentre il disagio di rispondere ad un anonimo.
La rete è cresciuta nel frattempo, non dimentichiamo che i primi ad approdare in rete sono state le nuove generazioni, non di rado capita che i figli devono insegnare ai genitori l’uso del computer e non viceversa.
La rete è in ovulazione, probabilmente siamo ancora agli inizi… un po’ come le radio libere negli anni settanta…le dediche , i messaggi tra innamorati…o altre frivolezze del genere.
Io non vedo, onestamente, come un rappresentante delle istituzioni possa replicare a qualcuno che si fa chiamare “rambo” “sandokan” “lenin” ecc..
Occorre dare alle comunita’ che vogliono confrontarsi, sul difficile terreno del sociale, una certa credibilità .
Con questo non voglio dire che non debbano esistere, parallelamente ,allo stesso modo, gruppi che parlano della casa piu’ bella del negozio piu’ bello ecc…sfoggiando nomi coloriti.
Ciao, un salutone a tutti- Francesco

alfonso Cari amici,
discutere più di tanto sulle scelte decisionale del forum di irpino.it, mi sembra quantomeno fuori luogo e improprio. Sia michele che antonio hanno ragione assoluta ma l'esigenza di tenere sotto controllo questo forum nasce da un solo motivo: La necessità di poter continuare a lavorare in assolutà serenità e continuare a dare quelle poche notizie,(probabilmente interessanti per i montecalvesi di fuori) che gli operatori del sito hanno a disposizione non essendo loro cercatori assidui di notizie a tutti i costi. Mi spiego, se in tutta trasparenza ed onestà, apprendiamo qualcosa che riteniamo nella nostra limitata cultura che possa essere un servigio per la comunità, lo facciamo e basta senza pensare ad approfondirne il contentuo perchè questo non tocca a noi farlo. Ma se qualcuno lo vuol fare a noi stà bene lo stesso purchè se ne assuma la responsabilità in toto, questo perchè non è nel nostro costume riportare chiacchericcio o pettegolezzo.Non abbiamo nè tempo e nè voglia di entrare in polemica in nessun modo dentro dei ruoli che non ci competono come ad esempio la poltica e le questioni sociali.Per questo non possiamo correre dietro agli anonimi, ciò che può fare Antonio, perchè essendo amministratore di un forum di un gruppo politico può attingere dal pozzo dell'anonimato tutto quello che possa essere ritenuto valido per un qualsiasi tipo di discussione.Dimenticavo una cosa importante.Antonio ha un gruppo politico che lo salvaguarda da tutti a da tutti.I gestori di Irpino.it ( Francesco ed Alfonso) sono due fessi idealisti che non rappresentano niente e non sono tutelati da nessuno e operano in sincerità e trasparenza sempre nella speranza che qualcuo un giorno capisca il loro messaggio.
Infine, non sprechiamo altro tempo in sterili diatribe scolastiche, se qualcuno ha qualchecosa da dire di davvero importante per il paese lo dica e si firmi.Noi di certo non lo censureremo.
Alfonso

abasile Qualche precisazione: io mi occupo della gestione tecnica del sito della campana, ma non sono di fatto responsabile dei contenuti che appaiono sul forum. Infatti chiunque si registri è tenuto a leggere ed accettare quanto scritto nel disclaimer e cioè che si assume in proprio la responsabilità delle proprie affermazioni. Gli ip degli utenti sono visibili all'amministratore e nel caso dovesse esserci qualche denuncia (ed io mi auguro di no), il mio compito è quello di trasmetterli all'autorità giudiziaria, laddove mi venga richiesto, che attraverso la polizia postale e l'incrocio con i tabulati delle telefonate effettuate all'isp può risalire facilmente all'autore dei post - eventualmente - incriminati.
Personalmente svolgo quest'attività per passione ed ho un'opinione diversa dalla tua sulla questione dell'anonimato non perchè senta di avere un gruppo politico che mi copre le spalle, ma semplicemente perchè non ho nessun motivo di temere alcunchè visto che mi limito, insieme a qualcun altro, a svolgere attività di informazione politica. Non credo di avere bisogno di protezione da chicchessia per svolgere questo tipo di attività. Anzi, sono anche tutelato dalla legge sulla trasparenza amministrativa!
Infine, è un peccato che tu ritenga sterile una discussione che invece a me sembrava tutto sommato interessante. Non credo fosse un parlare tanto per parlare, nè da parte mia, nè da parte di chi ha alimentato il thread insieme a me.
con amicizia.
antonio

maria
Oh mio dio siamo alle solite polemiche !!!
Che noia.... zzzzzzzzzzzzzzzzz

Non voglio sembrare troppo scortese e chiedo scusa se faccio un passo indietro voglio tornare al post di Mario che trovavo interessante (a cui tra l'altro voglio salutare caramente) cmq, so che c'è una manifestazione importante questi giorni di vini e cibi a torino e che molte aziende irpine partecipano, credo sia positivo promuovere i nostri prodotti tipici a queste manifestazioni internazionali per esempio è un'ottima occasione per Montecalvo e suo pane doc.... piu si fanno conoscere meglio è per la crescita di questi piccoli produttori e cooperative....

Ciao a tutti.

amsorr Cari amici,
saluto due validi opinionisti del vecchio Forum: Maria e Cris. Spero proprio che ci siate entrati per continuare.
Quanto a come si sta svolgendo la discussione su questo argomento (saltando le polemiche eterne sul come si deve dialogare, nel Forum, chi e che cosa dire) dico solo questo: occorrerebbe stare alle cose che si possono fare e, più esattamente, a ciò che "ciascuno" di noi può fare.
Quanto a me ho preso con me stesso due impegni: il primo,procurarmi e pubblicare sul sito uno statuto e un regolamento di una cantina sociale che è nata, cresciuta e affermatasi con marchio DOC in un paese della Sardegna fuori circuito. Una situazione, la sua, più svantaggiata di quella di Mtc, ma ora hanno una perla nel loro sistema economico di cui vantarsi);
il secondo, darmi da fare quando vengo a Mtc per conoscere di persona altri corrispondenti del Forum e discutere con loro con il sistema di "mind storming" come dicono i nostri colonizzatori americani, per far venire fuori le idee sul da farsi.
Perciò, caro Cris, spero proprio di incontrarti al paese. come spero di trovare Francesco e altri.Ci starò purtroppo poco, agli inizi di novembre. Ma è facile trovarmi perché la mia casa paterna è di fronte al monumento.
Ciao,
Mario Sorrentino
P.S. And you, Mary, when will you come to the homecountry?

alfonso Caro Antonio,
nel ribadirti la stima che nutro nei tuoi confronti, devo chiarirti, e credo che questo lo capirai benissimo, che nei nostri scopi non c'è ne il tempo e ne la voglia di crearci altre situazioni negative ed è per questo che desideriamo confrontarci con persone e non con gli anonimi, anche se nel profondo credo che gli scritti anonimi civili siano carichi di profonde verità, ma questo è una strada che io non voglio seguire.E dal momento che tu, in qualità di tecnico del forum di alternativa per montecalvo, e pieno di slancio giovanile,stai svolgendo un più che eccellentissimo lavoro, non volercela con noi, che limitati nonchè attempati frequentatori del web, desideriamo diaologare in trasparenza e serenità. Discutere di questione di principio o di lana caprina tanto per discutere è un esercizio fine a se stesso.La mia maestra , alle elementari mi ha sempre insegnato che per svolgere un problema di aritmetica tre erano le regole fondamentali:Dati, numeri e risposta.Da quel che ho visto in questo tempo dedicato ai forum, dati ne ho visti parecchi, numeri nessuno e risposte esatte nemmeno l'ombra. Se vogliamo continuare a fare esercizi di video scrittura, facciamo pure, ma alla fine cadremo tutti nel ridicolo.
Alfonso

maria Mario, it's great to read your posts, you are always so positive, that's exactly what these guys need here!!! dont you think so ?
Anyway, I dont think I will be in Mtc for the coming Saints holidays.... I was there in August but unfortunately we did not meet! It's not in our destiny to meet!

Ciao, keep writing and keep positive!

Francesco Maria carissima, bentornata nel forum.
Le tue discussione , nel primo forum di Irpino.it, hanno scavato nel profondo del nostro animo, scosso le nostre coscienze. Una in particolare " Può Montecalvo riscattarsi dal passato" ha avvicendato tanta di quella gente che è rimasta memorabile....per questo ed altro la tua è una presenza graditissima.
Ciao Francesco.
Ps: non far caso all'ora ...amo troppo la notte per sprecarla dormendo.

avvbell Ci sono anch'io e vi ho letto. Anche a me piace parlare con nome e cognome ben visibili. Anche perchè oltre alle discussioni sul web devo poter interloquire di persona con gli amici che ho la fortuna di incontrare (vero Franco?) assumendomi la responsabilità delle poche idee che esprimo. Del resto penso che l'anonimato spesso si giustifichi anche con la PAURA di essere inseriti in qualche lista di proscrizione o di essere depennati da quella degli amici da favorire. Comunque ognuno si comporti come meglio crede: questo, in fondo, è lo spirito del web.
Nella riunione che state organizzando voglio esserci anch'io. Peccato che le persone dotate di una maggiore esperienza sul campo tecnico/organizzativo (cfr.: Michele, Mario, Maria, la quale ultima non ho il piacere di conoscere) non possano dare il loro apporto alla realizzazione di un concreto progetto se non sotto il punto di vista ideativo, data la distanza che li separa dal paese.Io penso, infatti, come ho avuto modo di esprimere a Michele, Franco e Ludovico in un breve incontro tenuto presso il mio studio qualche mese fa, che il problema non sia tanto nella genesi di validi progetti da realizzare a Montecalvo nè nel reperimento di fondi (privati)da destinare ad essi, ma nella concreta mancanza di BRACCIA, intese queste ultime come persone che abbiano il tempo e la possibilità di dedicarsi FISICAMENTE alla realizzazione dei progetti. In altri termini ben vengano le riunioni, le associazioni e le idee, ma per avere una minima possibilità di successo dobbiamo coinvolgere giovani indigeni e volenterosi che possano operare al nostro fianco, anche e soprattutto con la prospettiva di una occupazione remunerata. Tutto questo può ben realizzarsi con lo strumento della più volte invocata COOPERATIVA ma essa deve svilupparsi intorno ad un nucleo di investitori ed ad uno (o più) responsabili organizzativi che devono preoccuparsi di gestire l'aspetto pratico del progetto. Se ci gurdiamo attorno queste persone non mancano a Montecalvo(basta dare uno sguardo alla aggregazione che si sta creando intorno alle iniziative della Campana per rendersene conto)ma bisogna saperle coinvolgere creando incentivi e convogliando le loro forze su obiettivi imprenditoriali possibili da realizzare. E' questo, secondo me, il problema fondamentale da risolvere. Un saluto a tutti. Giuseppe Bellaroba.


Giuseppe Bellaroba.

amsorr Cara Maria,
trovo solo oggi il tuo saluto sul Forum. Purtroppo anch'io, come credo parecchi di noi, ogni tanto faccio passare un po' di tempo prima di rituffarmi nel Forum, o, anche di seguire tutti gli argomenti che vi si trattano.
Io, francamente, sono rimasto un po' deluso dal fatto che così pochi "among our migrants answered our call to narrate something about their living conditions and experiences in other countries. It's really a pity. So, I'd like to know what could be done to obtain from them a different approach to our Forum. Because I think our issues are being "surfed" about (is this expression correct?) but non answered. I repeat this is a pity, really!
Affectionately,
Mario

Modificato da - amsorr il 03/11/2004 17:24:46

Modificato da - amsorr il 04/11/2004 12:28:00

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