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R I V I S U A L I Z Z A     A R G O M E N T O
avvbell Prendo spunto dallo scontro verbale Mussolini/Luxuria riferito da Sonia e da una intervista da me ascoltata su Radio2 alla stessa Mussolini (della quale non condivido l'estremismo ed i modi di fare politica) ed osservo: E' normale l'allargamento del concetto di famiglia anche alle coppie omosessuali con la possibilità per le stesse di adottare ed allevare bambini? Rientra in una logica del comune sentire assistere a scambi di affettuosità in pubblico(es.baci in bocca e toccamenti vari) tra coppie di omosessuali? Ha un significato il tentativo mediatico di "forzare" il concetto di morale tradizionale alla ricerca di una semplicistica "normalizzazione" di aspetti senz'altro tollerabili ma sicuramente non ordinari (mi riferisco ad esempio al dilagare di trasmissioni e spot televisivi in cui si va bene al di la della tolleranza nei confronti degli omosessuali per arrivare a proporli come modelli o a magnificarne le doti - cfr.I magnifici cinque - , ma anche a programmi come "Loveline" nei quali si tenta di banalizzare la discussione su argomenti delicatissimi che magari non dovrebbero entrare in un palinsesto televisivo.)?
RItengo che la discussione possa essere interessante, anche alla luce dei vari PACS proposti da alcune forze politiche in occasione delle imminenti elezioni.
Saluto tutti con affetto.

Giuseppe Bellaroba.

joe Buon giorno,avvbell,le rispoondo con molto piacere a questa sua richiesta di discussione....ed è un'argomento che a me tocca molto,avendo due bambini in un'eta' un po' particolare,dove qualsiasi cosa vedono è seguita da una domanda a cui io sono costretta a rispondere.Io sono d'accordo sul fatto che una famiglia dev'essere composta da un 'uomo e una donna,ma non per una questione di discriminazione per quanto riguarda gli omosesssuali,ma semplicemente perche i bimbi devono crescere con un'uomo e una donna,un padre e una madre,se no andrebbero molto in confusione....per il fatto che si sposino,ognuno prende le proprie decisioni ma non possono avere la pretesa di costringere un bambino ad accettare questa situazione....le faccio un'esempio il battesimo:perchè dobbiamo battezzare i bambini cosi' piccoli?la cosa piu' giusta sarebbe farglielo fare quando hanno l'eta' giusta per decidere quale religione seguire...ma questo è un'altro discorso.Per quanto riguarda le effusioni in pubblico...le assicuro che io m'imbarazzo quando vedo alcuni etero sessuali che tra poco finisco per fare l'amore sulle panchine.Per le pubblicita mi sento schifata,c'era una pubblicità che ha insegnato a mio figlio a "baciare come i grandi"era una pubblicita' dove un'uomo e una donna si baciavano per circa un minuto in primo piano,le assicuro che quella pubblicita' era un problema,ma non solo quella.Le ripeto spesso vado in giro con i miei figli e puntualmente mi trovo o sull'autobus ragazzi/e che si baciano in modo "pesante"oppure al parco ragazzi/e che manca poco a fare l'amore.Non so,io omosessuali non ne vedo che si baciano in giro,ma etero parecchi.La ringrazio per aver attivato una discussione cosi' interessante e le porgo cordiali saluti.Anto

antonio63 Secondo me,
la questione è mal posta e si evidenzia nella strumentalizzazione politica che si fa del concetto di "famiglia".
A me sembra che i "patti di solidarietà" non vadano ad intaccare l'unione sacra della famiglia (che esiste solo come concetto, ma in pratica!!!).
Si tratterebbe,almeno da quanto ho capito io, di un contratto solidaristico tra due persone diverse che hanno in comune un certo percorso di vita e sentimenti e che desiderano avere la possibilità di regalarsi l'uno all'altro o meglio scambiarsi una promessa recicproca di vita insieme che abbia lo stesso valore del contratto matrimoniale, ma con le dovute eccezioni, tipo quelle come adozione e via dicendo.
saluti
Antonio

avvbell Non è in discussione un valido riconoscimento delle coppie di fatto e dei loro diritti (la legittimità di una tale argomentazione è fin troppo ovvia) quanto piuttosto l'allargamento del concetto di famiglia anche a coppie omosessuali con pari diritti in tema di affido filiale. Penso che Antonella abbia bene inquadrato il problema quando si chiedeva quali riflessi potrebbe avere una tale operazione sull'equilibrio di un bambino. Personalmente non sono contrario al riconoscimento alle coppie di fatto di diritti identici a quelli dei coniugi (anche se la considero una comoda scorciatoia anche per chi non ha la voglia o il coraggio di assumersi delle responsabilità e degli obblighi) ma sono, invece, fermamente contrario a far divenire una regola ciò che al massimo dovrebbe essere oggetto di tolleranza e di rispetto (mi riferisco sempre a quanto precedentemente esposto in tema di coppie omosessuali). Senza alcuna discriminazione. Riconosco, comunque, che il dibattito presenta sfumature sicuramente non riconducibili ad alcuna "verità oggettiva". A presto.

Giuseppe Bellaroba.

joe è vero,ognuno ha la possibilita' di fare le proprie scelte,ma dev'essere una scelta ponderata sulla responsabilita' propria.....abbiamo certe volte l'abitudine a costringere la gente a venire dietro le nostre idee....questa cosa per noi è giusta?allora dev'essere giusta per tutti,quante volte diciamo no ai nostri bambini e non gli spieghiamo il perchè di quei no?quante volte pretendiamo di inculcare le nostre idee agli altri avendo la presunzione di farle accettare e condividere?....no mi dispiace a livello famiglia IO non cambio idea,secondo me è avere la pretesa di fare accettare una certa condizione particolare a dei bambini......vi faccio un'esempio un compagno di classe di mio figlio ha i nonni,dalla parte della mamma,separati che ora si sono rifatti una vita nuova con altri compagni,beh per lui è un problema il fatto di avere sei nonni,RAGAZZI MA COME SI PUO' SPIEGARE AD UN BIMBO perche' ha due papa' o due mamme?no,guardate secondo,me è gia difficile crescere un bambino in una situazione "normale"figuriamoci in una situazione di omossesualita'.bisognerebe vivere in modo che la nostra vita non condizioni quella di persone che non sono in grado di scegliere o decidere.Un'augurio di una buona serata Antonella

sonia No, assolutamente NO!!!
Non è ammissibile una famiglia in cui vi siano due "papà" e nemmeno una mamma o due "mamme" senza un papà! Non è per una questione di discriminazione, di intolleranza o altro, ma è solo una questione pratica ed educativa per una bambino. Sono mille le situazioni che si potrebbero riportare per far capire quali sono i problemi pratici a cui si andrebbe incotro qualora si formasse una famiglia con due genitori dello stesso sesso. Esempio lampante è quello di una bimba (femmina) che si trova nell'età dello sviluppo e magari si trova a confrontarsi con due "papà"...che consiglio potrebbero darle, come potrebbero capirla?! Gli omosessuali possono fare quello che vogliono, vivere la loro sessualità come gli pare, ma non possono in nessun caso pensare di "violare" il valolre della famiglia così come lo si intende da milioni di anni.

sonia

1953 saluti,

Modificato da - 1953 il 12/07/2006 15:16:44

Modificato da - 1953 il 17/11/2006 10:05:27

joe Allora,caro Antonio,io non voglio essre offensiva nei tuoi confronti e spero che tu non te la prendi ma NON HO CAPITO NULLA DI QUELLO CHE HAI SCRITTO. Guarda sul serio Antonio sara' anche l'ora ma non ho capito nulla del concetto che volevi esprimere....io lo dico per te..........capisco,tu dirai"questo è il mio modo di scrivere e di parlare"e questo lo capisco,pero' capisco anche perchè non hai tante risposte.....cerca veramente di essere piu' semplice

1953 Ti saluti affettuosamente.


Modificato da - 1953 il 12/07/2006 15:17:09

Modificato da - 1953 il 17/11/2006 10:05:49

sonia Giusto per intromettermi un pò....
la capacità di sintesi è un dono davvero importante...dalla sintesi si evince anche la chiarezza dell'argomento e si individua subito il nocciolo della questione...perchè allungare o puntualizzare cose che si sono già dette in sintesi in precedenza Anche nella vita e nei rapporti sociali è molto più efficiente ed efficace un discorso chiaro e conciso di uno contorto e incomprensibile!!!
Sono stata abbastanza chiara ()

Saluti a tutti

1953 con affetto e stima,


Modificato da - 1953 il 12/07/2006 15:17:37

Modificato da - 1953 il 17/11/2006 10:06:12

joe Ragazzi la vostra chiarezza ora è sorprendente .....Caro Antonio stai migliorando bravo,ogni volta che scrivi pensa a noi cosi ti verra' piu' semplice la chiarezza.Salutoni Antonella

joe NOOOOOOOOOOOOO Antonio non devi viverlo male questo "rimprovero":non ti limitera' certo nei rapporti,questo tuo modo di esprimerti è sinonimo di intelligenza e di grande cultura,cosa che io forse non ho quindi certe volte faccio fatica a capirti,il consiglio te l'ho dato.....pensa a noi quando scrivi e vedrai che ti verra' piu' semplice scrivere.Salutoni Antonella

1953


1953

Modificato da - 1953 il 06/09/2006 12:40:41

Modificato da - 1953 il 17/11/2006 10:06:38

mrlopez Carissimo prima di tutto vorrei rinnovarti il mio affetto e spero di poterti abbracciare al più presto. Per quanto riguarda il quesito da te messo in discussione personalmente credo che sicuramente bisogna distinguere tra coppie di fatto tipo la mia cioè convivere con una conpagna e avere una bella famiglia con dei figli ai quali bisogna assicurare il bene del padre e quello inportantissimo della madre. Sicuramente non si tratta di essere arretrati visto che nel ns piccolo abbiamo convissuto bene con persone diverse, ma poter fare adottare dei figli a coppie omosessuali sicuramente non è l'esempio migliore per loro che non hanno nessuna colpa. Spero di riuscire a collegarmi più spesso e ancora di più poterti abbracciare te e la tua famiglia. Con affetto Mario

felix A PROPOSITO DELL'ARGOMENTO CHE L'AVV.HA TIRATO IN BALLO,
E CI SONO GIA' STATE TANTE RISPOSTE E VARIE OPINIONI.
SARA' CHE IO SONO MOLTO IN AVANTI CON GLI ANNI,E FORSE
NON ACCETTO FACILMENTE CERTI COMPORTAMENTI DEI GIOVANI DI OGGI
CHE SI ESIBISCONO COME SI TROVASSERO SU DI UN PALCOSCENICO
PER FARSI GUARDARE CHE LORO CI SANNO FARE,ABBIAMO PERSO TUTTO
OGNI VALORE MORALE, OGGI C'E'SOLO MATERIALISMO.
L'AMORE ERA BELLO AI MIEI TEMPI QUANDO SI PORTAVANO LE DOLCI SERENATE
CON UN VECCHIO GRAMMOFONO A CORDA E SI CANTAVA A VOCE ALTA, LEI DIETRO LA FINESTRA CHE SOSPIRAVA E SOFFRIVA, FORSE ERA TROPPO ESAGERATO,MA SI PROVAVA
VERAMENTE COS'ERA L'AMORE. SCUSATEMI SONO RIMASTO INDIETRO METALMENTE,
MA PREFERISCO QUEI TEMPI SOLO A PENSARCI MI VIENE LA PELLE D'OCA.
SALUTO TUTTI.


avvbell Lopez sei un grande! Con poche semplici frasi hai centrato l'argomento. Un conto è garantire alle coppie di fatto uomo-donna i medesimi diritti di una famiglia in costanza di matrimonio (es.: non vedo perchè quando passerai a miglior vita tu senza aver fatto testamento - gratt.,gratt. - la tua gentile signora non possa ereditare il tuo COSPICUO patrimonio che avete con tanti comuni sacrifici creato perchè per la legge la considera oggi una "estranea" rispetto a te) altro conto è estendere il concetto a dismisura anche alle coppie omosessuali tanto da stravolgere aspetti connaturati alla nostra essenza di uomini. Sotto questo punto di vista non concordo molto con l'amico Carofaniello: se è vero che la morale si evolve nel tempo è altrettanto vero che è nostro compito (soprattutto di genitori) mantenere dei punti fermi che devono ritenersi intangibili qualunque cosa accada, passassero anche cento anni. Argomentando al contrario potremmo legittimare qualsiasi comnportamento con l'alibi dei tempi che cambiano! I tempi cambieranno pure ma i miei figli ALLA MIA PRESENZA non useranno mai parole sconvenienti, anche se le dicono tutti i giorni per televisione, non assumeranno mai atteggiamenti indecenti o indecorosi non rispettosi della loro persona prima ancora che del buon gusto etc.etc.. Se lo faranno ed avrò ancora intelletto dovrò concludere che non ho fatto un buon lavoro di padre e di educatore e trarne le conseguenze. Sotto questo punto di vista mi sento di concludere che se identifichiamo la morale con la esistenza di principi basilari di comportamento da tramandare di padre in figlio che servono a regolamentare la convivenza civile e ad inculcare sane abitudini nella vita di relazione, è bene che una morale esista e che rimanga immutata ed intatta nel tempo, quanto meno nei valori che vi sono alla base se non nelle forme in cui quei valori vengono espressi. Non vorrei fare la parte del "bacchettone" anche perchè francamente sarei la persona meno indicata, ma quei due o tre concetti fondamentali (non di più!) che mi sono portato avanti io desidererei tanto che fossero portati avanti anche da chi rimane dopo di me. Solo per avere l'illusione di aver fatto un buon lavoro. Un abbraccio.

Giuseppe Bellaroba.

1953 .
un caro saluto,
con stima,

PS: per Lopez,Sei Mario,fglio di Maria e Luppino? se è così sono proprio io il vicino di casa.ciao.

Modificato da - 1953 il 12/07/2006 15:18:12

Modificato da - 1953 il 17/11/2006 10:07:14

amsorr Cari amici,
un argomento questo delle unioni di fatto complesso e con molti aspetti forse irrisolvibili, anche per i più illuminati studiosi di fatti umani, oltre che per i politici (questi ultimi quasi mai all'altezza, soprattuto in materie come queste).
Che cosa si può dire schematizzando al massimo?
- Le società evolvono con salti e occasionali ritorni all'indietro soprattuto per impulso del comportamento spontaneo dei suoi componenti;
- Non c'è legge o dogma religioso che possa "imbrigliare" questa spontanea opera di costruzione della società (non soltanto nelle cosiddette democrazie, ma neanche nelle dittature, laiche o religiosamente integraliste che siano);
- Se tanti giovani, e trascuro l'argomento numericamente marginale degli omosessuali, soprattutto nelle nostre città scelgono di stare insieme e avere e allevare figli senza andare prima dal prete o dal sindaco chi potrà impedirglielo?
- Dobbiamo preoccuparci, come stato civilizzato, di questi figli nati in famiglie non tradizionali?
- Quale religione può ritenere di essere giustamente e razionalmente fondata se impone i suoi dogmi, tramite i suoi rapprsentanti politici, anche a chi non crede in essa?
Ciao, Mario Sorrentino

1953 con stima,
saluti,

1953

Modificato da - 1953 il 17/11/2006 10:07:42

avvbell Se quelli che vengono definiti "dogmi" coincidono con ciò che io chiamo "valori" (non solo cristiani o musulmani ma universali) ben vengano a "plagiare" le menti dei nostri giovani, anzi io stesso mi adopererò perchè ciò accada all'interno della mia famiglia, senza fare troppo ricorso a preti o ad indottrinatori! Il vero problema è quello di capire dov'è il limite tra i sani principi che aiutano nella civile convivenza e spianano le porte ad ogni proficua relazione sociale (come è bello relazionarsi con una moglie, un vicino di casa, un amico educato, cortese, gentile, disponibile...) piuttosto che uno sterile indottrinamento che non incide sulla reale natura della persona ma solo sulla "corteccia", sulla forma e non sulla sostanza (la moglie che appare gentile e premurosa solo all'esterno ed in casa è una vipera, il vicino che saluta con gentilezza ma ti pugnala alle spalle, l'amico che è tale solo nelle feste etc.). Quanto alle coppie di fatto è fin troppo scontato legittimare le unioni eterologhe ed i figli in esse concepite (esiste ancora qualcuno che fa differenza tra un bambino nato da due persone conviventi ed un figlio di una coppia sposata?): il discorso cambia proprio quando si tocca il tasto delle coppie omosessuali ed i diritti che ad esse andrebbero riconosciuti, ivi incluse le prerogative in tema di adozioni di minori. Anche in questo caso non bisogna confondere le legittime perplessità di non crede ad un liberismo sfrenato spesso sinonimo di una assoluta degenerazione di valori e costumi (tra i quali mi annovero anche io) da un bigotto abbarbicamento a credenze e convinzioni medioevali (c'è ancora qualcuno che parla degli omosessuali come dei malati al pari dei pazzi..). Io penso che in questo campo gli estremismi non premino e nonostante il mio temperamento mi porti sempre a schierarmi per il bianco o per il nero rifuggendo da sempre il grigio, questa volta devo riconoscere che dall'EQUILIBRIO non si possa prescindere.
Un abbraccio.

Giuseppe Bellaroba.

amsorr Cari Giuseppe e 1953,
apprezzo i vostri due punti di vista che mi pare completino bene ciò che io avevo soltanto schematizzato.(Avevo paura di passare per verboso, come invita giustamente a non essere in questo luogo Sonia).
Aggiungo soltanto che io ebbi una prima illuminazione in fatto di sviluppo e decadimento delle società umane quando alcuni autori mi fecero intravedere che esse attraversano la storia per accumulo di tanti impulsi (spirituali e materiali), forze in contrasto, anche guerre e e spargimenti di sangue, progressi tecnici e culturali, sconfitte e fallimenti, sino a cedere, ciascuna di esse che si è trovata all'apice della freccia dell'incivilimento della specie universalmente intesa, il passo a un'altra società che nel frattempo si stava preparando a prendere il testimone della gara. Le società asiatiche che soppiantano l'Occidente? E' questa una visione pessimistica, realistica, una visione che vuole escludere la Provvidenza religiosa come la intendiamo noi cattolici dalla storia dell'uomo?
Mi accorgo di avere esagerato con questo lungo periodo pieno di domande, perciò scusatemi. Ma io non so proprio rispondere ad esse.
Vedo che è stato iniziato un altro argomento: quello sugli immigrati. Spero di imparare qualcosa di ciò che i compaesani pensano di questo importantissimo ed attualissimo problema. Quanto a me mi limito ad insegnare un po' della nostra lingua a minori stranieri che sono arrivati da noi non si sa come.
Ciao e grazie,
Mario Sorrentino

federico Spero che nessuno si offenda (e comunque non è mia intenzione offendere chicchesia), ma la discussione mi pare vagamente surreale.
Se uno crede in determinati valori, bene opera adeguandovisi.
Ritenere che determinati valori, sol perchè statisticamente prevalenti (o ritenuti tali), siano dotati del tratto dell'oggettività, non mi sembra condivisibile.
Io credo in certe cose, le faccio e le inculco (o almeno ci provo) ai miei bambini. Punto.
Sono libero di non condividere le scelte degli altri, ma non penso di imporre le mie attraverso strumenti assolutizzanti come le leggi.
Per fare un esempio banale, qualche decennio fa (ed i cascami ce li abbiamo sotto gli occhi ancora oggi), in una comunità come la nostra, i VALORI imponevano che la donna non fosse soggetto sociale, ma dovesse essere confinata nel focolare domestico (non dimentichiamo che fino al 46 - sessanta anni fa - le donne non votavano).
Fortunatamente, qualche persona che non aveva l'idolatria dei VALORI si è adoperata perchè ciò non fosse più consentito.


avvbell Bravo Federico! Hai parafrasato il mio pensiero in maniera mirabile. In effetti quando parlavo di VALORI non mi riferivo certo alle sciocche convinzioni dei più o a principi imposti solo per legge ma ad un "modus vivendi" fondato su un sano rapporto col prossimo: la disponibilità, il sacrificio, la forza di volontà non sono cose che si perdono col tempo o che si impongono con le norme, ma rimangono comunque immutabili nei secoli. Sono questi i VALORI che ognuno farebbe bene ad inculcare ai propri figli (fermo restando che ognuno parla per sè, è ovvio). Estremizzare il tuo ragionamento invece conduce pari pari alla ANARCHIA che è cosa diversa e che qualche filosofo associava al caos. Ma la filosofia lasciamola a chi ne capisce.
Un abbraccio.

Giuseppe Bellaroba.

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