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 E' successo qui, non nella terra del fuoco.

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R I V I S U A L I Z Z A     A R G O M E N T O
franco Il silenzio mi pare un po' assordante. Per molti versi, sospetto.
E' successo qui, non altrove.
Possibile che nessuno abbia nulla da dire.
Non c'è nulla di cui rallegrarsi, quando delle persone sono private della libertà. Ma qualche domanda sui fenomeni, non sui fatti specifici, sarebbe doveroso porcela.

avvbell Personalmente non ho nulla da dire. Ritengo anche che in alcune circostanze il silenzio sia d'obbligo.

Giuseppe Bellaroba.

1953 Non si comprende di cosa state parlando :immagino sia qualcosa accaduta al paese e della quale non si vuol dare molto eco!!?

Però per poter fare anche sole delle considerazioni astratte è necessario capire qual'è l'oggetto del contendere.
saluti,


1953

michele Condivido appieno la considerazione di Giueseppe. Mai come adesso ogni commento senza piena conoscenza dei fatti è fuori luogo.


Michele Aucelli

P.s. a tutti coloro che scrivono nel forum, visto che molti lo fanno, sarebbe opportuno firmare con nome e cognome. Prima di giudicare gli altri dovremmo avere noi stessi il coraggio di sottoscrivere le nostre opinioni.

Modificato da - michele il 10/07/2007 09:08:06

michele la notizia è su irpinianews.it, c'è poco da dire , tutti sapevamo che prima o poi qualcosa del genere sarebbe accaduto (almeno per qualcuno di loro).
Certe azioni costituiscono reato: se la cosa ci danneggia vorremmo giustizia, se non ci tocca nessuno ha fatto niente di male. Usiamo due pesi e due misure.
E' triste che ci siano stati degli arresti, ma è ancora più triste che siano state compiute azioni che possono averli hanno determinati.
sonia


Modificato da - michele il 10/07/2007 09:19:25

1953 Ho appena letto su Irpinianews.....
Non penso ci sia molto da aggiungere,le nostre azioni, nel bene o nel male,possono produrre conseguenze anche di natuta sgradevole se non irreversibili.
Unico dovere,penso, sia attendere il risultato finale delle indagini e quindi la conferma o assuluzione dei soggetti coinvolti.
Solo quando i provevdimenti giudiziari "passano in giudicato" si possono fare delle considerazioni sui fatti, cioe sull'etica e la morale, le debolezze umane, non quindi, sui soggetti coinvolti:quest'ultimi non hanno bisogno di essere assolti o condannati dal popolo,devono rispondere invece solo a stessi delle proprie azioni;coloro i quali dovessero essere resi responsabili di azioni illecite,non hanno bisogno di essere "giudicati" dal popolo come dicevo e quindi essere messi al pubblico ludibrio per il loro operato;ciò che gli venisse attribuito è solo la conseguenza di proprie azioni consapevoli..intendo dire che un soggetto razionalmnete valido ha la piena consapevolezza delle proprie azioni,ovvero al delitto segue di norma il castigo.(diceva Beccaria)
saluti,

1953

Modificato da - 1953 il 10/07/2007 11:01:39

angelo corvino Perché è successo qualcosa?


angelo corvino
REGIONE CARABINIERI CAMPANIA
Comando Provinciale Avellino
Ufficio Stampa


ARIANO IRPINO. INDAGINE DELLA PROCURA SULLA RICOSTRUZIONE A MONTECALVO IRPINO:
QUATTRO ARRESTI DEI CARABINIERI.


____________/


MONTECALVO IRPINO (AV).
I militari della Stazione Carabinieri di Montecalvo Irpino nella mattinata odierna hanno tratto in arresto quattro persone, a seguito di minuziose indagini svolte con il coordinamento della Procura di Ariano Irpino.
Gli arresti sono il frutto di indagini avviate e dirette dal Procuratore Capo Amato Barile e dal Sostituto Michela Palladino della Procura di Ariano Irpino, che hanno consentito di far luce sulla distorta gestione delle pratiche riferite alle leggi con cui lo Stato ha erogato a privati ed enti pubblici somme di denaro per la ricostruzione e la riparazione delle abitazioni colpite dai terremoti del ’62 e del 1980.
All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno tratto in arresto, su odinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ariano Irpino Dott.ssa Floriana Consolante e richiesta dalla Procura della Repubblica arianese, Parzanese Gaetano, geometra dell’U.T.C. di Montecalvo Irpino, Caccese Goffredo, avvocato, insegnante presso l’Istituto Tecnico di Ariano Irpino, nonchè consigliere di maggioranza del Comune di Montecalvo e Durzino Antonio, geometra, traducendoli, dopo le operazioni di rito, presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino.
Il quarto arrestato Caccese Alfonso, geometra, già sindaco di Montecalvo Irpino fino al giugno 2004 e attualmente consigliere di maggioranza presso il Comune montecalvese, nonchè Vice Presidente del Consorzio Smaltimento Rifiuti AV/2 di Ariano Irpino è stato invece tradotto agli arresti domiciliari.
Essi, secondo l’ordinanza, si sono resi responsabili di concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in abuso d’ufficio, in falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico e in certificati e autorizzazioni amministrative e in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
I reati, stando alle indagini fin qui condotte, sarebbero stati commessi dal maggio 2004 (epoca in cui il Caccese Alfonso era sindaco pro tempore del Comune di Montecalvo Irpino) al giugno 2006.
Durante i mesi scorsi, nel corso delle indagini, i Carabinieri avevano già eseguito perquisizioni domiciliari, presso uffici pubblici e privati sequestrando documentazione cartacea e materiale informatico.
L’operazione di polizia giudiziaria denominata “Terremoto” ha fatto dunque luce sulla distorta gestione, presso il Comune di Montecalvo Irpino, delle pratiche riferite alle leggi nr. 1431/’62 e 449/’97, con le quali lo Stato ha erogato a privati ed enti pubblici somme di danaro per la ricostruzione e la riparazione di abitazioni colpite dal sisma del 1962 e da quello del 1980.
In particolare, per ottenere i finanziamenti indebitamente percepiti, i beneficiari hanno sfruttato la legge 449/’97, che, emanata per agevolare la riparazione o la ricostruzione delle abitazioni nei territori di Umbria e Marche colpite dal sisma del 1997 e per le zone ad elevato rischio sismico, è stata estesa anche per determinati Comuni della Regione Campania, tra cui quello di Montecalvo Irpino.
I Carabinieri e la Procura della Repubblica di Ariano Irpino hanno acclarato che i soggetti che intendevano avvalersi del contributo di cui all’art. 12 comma 3 della legge 449/’97 ricevevano dal Comune, mediante il dipartimento della Protezione Civile di Roma, un contributo pari al 10% dell’I.V.A. “effettivamente” versata per la riparazione delle abitazioni.
Le persone tratte in arresto, mediante un disegno criminoso posto in essere tra loro, istruivano pratiche con rimborsi falsi o lievitati.
Nella organizzazione della attività delinquenziale un ruolo centrale lo ha avuto il Parzanese che, lavorando presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Montecalvo Irpino quale responsabile unico del procedimento, d’accordo con altre persone, deferite in stato di libertà, senza alcun criterio e controllo trasmetteva le istanze al Dipartimento della Protezione Civile, incassando successivamente parte delle somme erogate a favore dei beneficiari.
Il Caccese Goffredo e il Durzino, invece, hanno ricoperto il ruolo di intermediari tra il Parzanese e i beneficiari dei contributi.
Ruolo di rilievo, infine, lo ha ricoperto il Caccese Alfonso che, in qualità di Sindaco pro tempore del Comune di Montecalvo e Presidente della Commissione ex legge 219/’81, ha procurato ai beneficiari un ingiusto profitto in danno dello Stato, falsificando Verbali di seduta della citata Commissione in concorso con il Parzanese Gaetano.
Quanto importante sia stata l’attività condotta di comune accordo dalla Procura e dalla Compagnia Carabinieri lo dimostrano i numeri.
Dal 2004 a oggi nel solo Comune di Montecalvo Irpino è stata erogata dal Dipartimento della Protezione Civile una somma pari a circa 1 milione e 400 mila €uro, suddivisa in 1 milione e 100 mila €uro per la ricostruzione e le riparazioni di edifici privati e in 300 mila €uro per gli edifici pubblici.
Di questa somma è in corso la verifica tesa ad accertare quale parte sia stata percepita illecitamente e quale legittimamente.
Le indagini, ancora in corso, potrebbero presto portare al deferimento in stato di libertà di molte altre persone, beneficiarie dei contributi e non si esclude che le stesse possano riguardare anche altri comuni dell’Irpinia che hanno beneficiato degli stessi contributi erogati per Montecalvo Irpino.


angelo corvino Scusate il post lungo ma era doveroso per chi non riusciva a comprendere il senso delle mezze frasi senza soggetto dei post precedenti

franco grazie ad angelo corvino abbiamo appreso che qualcosa è successo.

le parole del comunicato stampa dei CC non necesitano di commenti e sono state ampiamente divulgate dagli organi di stampa.

sui fatti non c'è niente da dire, chè ad altri ben più autorevoli compete l'accertamento. così come gli indagati sino alla sentenza definitiva devono essere da noi tutti tenuti in considerazione quali innocenti (onestamente questo dovrebbe essere rammentato al sindaco, il quale, non si sa perchè, giura sull'innocenza di alcuni sì e su quella di altri no: sono tutti innocenti, fino a prova contraria).

non è questo il punto ed era evidente che non lo fosse. la deriva morale e democratica della nostra comunità non penso sia seriamente discutibile: ormai ci sono rimaste solo macerie umane, materiali, emotive. lasciamo che la polvere rimanga sotto i tappeti e concediamoci ogni più triviale considerazione all'insegna del qui lo dico e qui lo nego. mai prendere una posizione, non si sa dove gira il vento.

ad esempio, io sono sinceramente turbato da quanto è accaduto. turbato dal fatto che delle persone abbiano visto limitata la loro libertà. turbato pure dall'eventualità che i fatti contestati possano essersi verificati come ipotizzato dalla magistratura.

senza giudicare nessuno, resto in trepida attesa della prossima discussione sui mirabolanti segreti della riproduzione delle api o sull'assoluta magnificenza del miracolo della fotosintesi clorofilliana.

vi prego di risparmiarmi la litania delle identità nascoste contrapposte a quelle rivelate. se il disvelamento serve a questo, non mi pare di particolare utilità.

con la più viva codialità.

michele Non mi sembra il caso di polemizzare con chi prima afferma uan cosa e a distanza di poche ore l'esatto contrario.

L'identità resta sempre e comunque un segno di civiltà e di rispetto nei confronti degli altri. Poi ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero. Resta il fatto che il mio era solo un 'intendimento comune,da molti condiviso e già più volte affrontato in questo forum. Punto.

Sulla vicenda hai ragione. Il comunicato parla da solo. Va comunque ricordato che il nostro prevede la presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato.

Michele Aucelli

Modificato da - michele il 10/07/2007 21:57:17

Modificato da - michele il 10/07/2007 21:58:57

avvbell Continuo a pensare che non vi sia nulla da commentare. Personalmente non sento neanche la necessità di crearmi un nuovo nik anonimo per fare l'anarchico. Anzi, a dire il vero, mi viene pure da mettere da parte i giornali.

Giuseppe Bellaroba.

Modificato da - avvbell il 10/07/2007 21:53:26

Francesco Sull'identità degli iscritti: il problema si e'presentato più volte, sia su questo forum che su quello di alternativa, percio' che concerne le vicende politico-sociale del nostro paesello.
Premesso che ognuno degli iscritti puo' scegliere come nick il nome che vuole, purché all’atto della iscrizione (ed anche successivamente ad essa con l'opzione "modifica profilo")nel riquadro “vero nome”…ci metta qualcosa .
E soprattutto compili in modo veritiero l’indirizzo e-mail.
E' fin troppo evidente che la falsa identità permette di "affondare" i colpi ...personalmente preferisco dire "poco" ma dirlo con il mio nome.
Con questo non voglio dire che il “franco” abbia detto cose che necessariamente necessitano di una vera identità.
Saluti a tutti - francesco


diesirae mai post è stato più azzecato... se fosse successo nella terra del fuoco... 500 risposte alla domanda... tutti bravi... tutti professori... tutti con la loro tesi... io penso questo, io penso quello... ma quando poi le cose succedono sotto casa? sotto il proprio naso?... nessuno si esprime... anzi no... qulacuno invita ad assumersi le proprie responsabilità... ma quali?

diesirae un forum dovrebbe essere una occasione per parlare, per riflettere, a volte anche per scontrarsi... non certo per tacere... ma nel vostro paese tutto tace... perchè sono le vostre coscienze che tacciono... la presenza di un illustre avvocato mi induce a dire che esiste una verità giudiziale e una reale... sulla prima si esprimano i giudici e la si accetti per come viene... ma sulla seconda? no nessun giudizio sui singoli coinvolti in questa triste vicenda... i pensiero di un solo giorno nel gabbio è cosa terribile... la privazione della libertà è una cosa tremenda se non si è avvezzi... anche se colpevoli... ma resta la questione morale del sistema... chi vuole negare che sono 30 anni che il vostro paese vive sul terremoto? un'intera economia vissuta sulla speculazione di una tragedia e nemmeno vissuta in prima persona... butta giù case, costruisci su case... 30 anni di politica vissuta su tema del comparto nicola pappano... e adesso che i sistema salta tutto tace

diesirae bello guardare dall'altra parte mentre le cose accadono...

avvbell Un forum è un luogo nel quale confrontarsi civilmente ed esprimere opinioni, non una sorta di "terra di nessuno" nella quale sparare a zero su tutti e tutto, magari senza conoscere approfonditamente fatti e persone. Si parla quando si ha qualcosa di sensato da esprimere non solo per dare fiato alla bocca o per tirare fuori le peggiori cattiverie, magari approfittando dell'ecce homo generale. Le lotte al "sistema",come lo chiami tu ed ammesso che ne sia mai esistito uno, non penso che si facciano a suon di arresti quanto piuttosto rivoluzionando il modo di far politica ed in questo non mi sembra affatto che Montecalvo sia rimasto al palo, anzi. Ma questo è un altro discorso sul quale sarei felice di confrontarmi, magari allontanandoci dal fatto di cronaca che, continuo a pensare, non può e non deve essere affatto commentato.

Giuseppe Bellaroba.

1953 Francamente trovo infondata la polemica e le motivazioni sottese, reiterata,sul fatto di appalesare o meno la propria identità di chi scrive in questo forum ed altrove;Infondata per il semplice motivo che qui, come altrove, si ci confronta sulle idee non certamente tra i soggetti che li esprimono;cosa cambia se una idea viene espressa da Tizio o Caio? cosa vuol dire che se la idea la esprime Tizio ha un peso se la esprime Caio ne ha un'altro? quello che conta non è Tizio ma la sua idea,questo vorrei fosse chiaro per alcuni ostinati amici di questo forum; se leggo un articolo sul Newyork Times non mi interessa l'autore ma il messaggio che quell'autore lancia attraverso il suo articolo;se così non fosse allora ho delle riserve mentali nei confronti dell'autore,cioè,valorizzo il messaggio di quell'autore perchè valorizzo l'autore stesso,ovvero valorizzo il messaggio se mi piace l'autore;secondo il mio modesto parere è proprio questo il punto,si ha una concezzione "classista" delle idee:se provengono da persona dignitara allora vanno valorizzate altrimenti vanno snobbate;quale altro motivo potrebbe avere ostentare il proprio nome se non glorificarlo agli altri e\o autocompiacimento!!??cosa volete che interesa alle persone se un'idea la esprime AVVbell,1953,Michele o pinco pallino...quello che conta è quello che esprimono ognuno di questi veri o falsi nomi!!Anzi un'idea che provenga da soggetto non identificato ha,se vogliamo,un valore maggiore perchè è spogliata dalla "fama o autorevolezza" di chi l'ha espressa!!

Ha fatto bene Angelo a pubblicare l'articolo sulla questione,era doveroso...
Per il resto attendiamo che si chiudano i procedimenti.
saluti,

1953

michele Visto che il tutto è nato da un mio interveto tengo a precisare una cosa.

1 - Nessuno mette in dubbio che il forum sia terra di nessuno dove ognuno possa dire la sua e di conseguenza accendere un contradittorio più o meno utile. Però non mi sembra giusto che chicchessia trincerandosi dietro un nickname spargere le peggiori cattiverie (come ha sottolineato Giuseppe)gratuite, specialmente in questei casi.

2 - A 1953 rispondo: come ben sai abbiamo avuto modo di confrontarci anche duramente su questo forum. A volte a ragione a volte a torto. Per di più in molti tuoi interventi convengo con le tue osservazioni. Quindi non puoi dire che se un post è fatto da Tizio è giusto e se fatto da Caio non lo è. In tutte le comunità, compresa quella virtuale, e dico a maggior ragione in quella virtuale, alla base di tutto c'è il rispetto delle regole: ebbene una di questa, secondo la mia opinione, è il coraggio di esprimere in modo chiaro ed inequivocabile le proprie opinioni. Io lo farò sempre qui come nella realtà. Poi ognuno si comporta come meglio crede.

3 - A diesirae: come si può giudicare un fatto se non se conoscono per intero i fatti? Quanto conosci di questa vicenda? Quello che si è detto e si dice davanti a bar o sei tra i fortunati al quale il PM ha trasmesso tutti gli atti processuali? Di sicuro quello che accaduto è un fatto gravissimo: ma di qui ad emettere sentenze giuridiche e morali ci andrei con i piedi di piombo. Chissà quanti hanno calvacato la tigre e adesso visto la "malaparata" fuggono!!!!!
Ti ricordo un cardine del nostro ordinamento giuridico: presunzione di innocenza fino a prova contraria.

4 - In questi casi dove tutto è ancora in evoluzione è siamo dinanzi ad uno scossone per la politica del nostro Paese il miglior commento di gran lunga è quello che fatto Angelo: riportare la notizia nuda e cruda.

Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo, ma mi sentivo in dovere di sottolineare alcuni aspetti.

Michele Aucelli

Modificato da - michele il 11/07/2007 09:23:46

angelo corvino dal Corriere dell'Irpinia dell'11 luglio 2007

Angelo Corvino

Montecalvo – La comunità è ancora attonita. Molti non riescono ancora a capacitarsi di quanto accaduto. I quattro arresti eccellenti pesano come un macigno sulla piccola comunità composta da poco più di 4.000 abitanti. Un centro dove tutti si conoscono e tutti sanno tutto di tutti. Molti non vogliono parlare. Solo alcuni, timidamente, accettano di farlo. I vicini di casa sono stupiti. “E’ una persona molto calma – dice un vicino di Antonio Durzino, il libero professionista coinvolto nelle indagini dell’operazione “Terremoto” – con lui non abbiamo mai avuto problemi. Un uomo cordiale che ama rimanere sulle sue”. Tutti stentano a credere, almeno in apparenza, a quanto successo. “E’ un compagnone – dice di Gaetano Parzanese (il funzionario comunale) un uomo che spesso lo incontrava per lavoro – quando lo trovavo al bar era sempre pronto ad offrirmi il caffè. Stento a credere che ora si trovi in carcere”. Anche chi ha avuto a che fare con Alfonso Caccese durante la sua lunga militanza politica non riesce a credere che sia agli arresti domiciliari. Ad Ariano, dove Caccese è molto conosciuto, ieri non si parlava d’altro. Tutti si chiedevano se davvero l’avessero arrestato, tanto era “incredibile” la notizia. “Sembrava una persona per bene – dice un uomo che lo ha conosciuto durante la presidenza della Comunità Montana –, sempre disponibile con tutti, spero che riesca a dimostrare la sua innocenza”. La notizia degli arresti è piombata come un lampo anche nell’ambiente dell’Istituto Tecnico G. Bruno dove l’avvocato Goffredo Caccese insegna. “Non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere – dice una collega – Goffredo è un bravo ragazzo, simpaticissimo e cordiale. Sempre pronto ad un sorriso. Mai ci saremmo immaginati che fosse coinvolto in storie del genere. Nulla lo faceva pensare”.
Quattro uomini, quattro storie che tutte insieme attraversano la seconda metà del ‘900 e si affacciano alle soglie del terzo millennio e fanno emergere tutte le contraddizioni del perbenismo piccolo borghese che ha caratterizzato il passaggio dalla civiltà contadina a quella, ancora amorfa, a cui si sta avviando la nostra Provincia che culturalmente deve ancora fare i conti con il dopo-terremoto. Effetti di immissioni monetarie in sistemi non ancora pronti e dove di fatto non esiste un’economia strutturale. Si ha l’impressione che si stenti a trovare valori condivisi che non siano legati all’effimero, quanto volatile, “non valore” dei soldi. Un’inchiesta che coinvolge i colletti bianchi desta sconcerto in Irpinia, ma non in Italia. I fatti di cronaca ci hanno abituati ai volti segnati dei piccoli criminali, alle parole scomposte di un italiano messo insieme a stento, alla trasandatezza di abiti male abbinati, invece questa volta ci si trova di fronte ad un’inchiesta che entra nel mondo dei professionisti, in quel mondo, apparentemente velato e patinato, che sembra appena uscito da una soap opera americana. Belle auto, bei vistiti, vacanze in luoghi esclusivi, aspetti ordinati, linguaggi forbiti, posizioni sociali avanzate che potrebbero infrangersi contro il muro alzato da una Procura. La speranza, come in tutti i fatti di cronaca giudiziaria, è che gli indagati riescano a dimostrare la loro estraneità ai fatti che sarebbe un segnale di un effettivo progresso culturale del quale rallegrarsi. Intanto resta da affrontare una vicenda giudiziaria che vedrà coinvolte decine di persone e che sia annuncia lunga e tortuosa.


angelo corvino dal Corriere dell'Irpinia dell'11 luglio 2007

Ariano – Sono stati fissati per giovedì mattina gli interrogatori di garanzia per i quattro uomini arrestati nell’ambito dell’operazione “Terremoto”. I quattro, che sono accusati di una serie di reati inerenti a false certificazioni e all’indebito percepimento di fondi pubblici, risponderanno davanti al Magistrato. Intanto, attraverso i propri legali, sostengono la loro innocenza, anzi la gridano a tutta voce. “Si tratta di una forzatura di stampo tangentopolista – dice Alessio Lazzazzera, il penalista che difende Antonio Durzino, Gaetano Parzanese e Goffredo Caccese – Non riscontro ne una violazione di una norma amministrativa specifica, ne le esigenze cautelari. Dal 30 marzo Parzanese era stato rimosso dell’incarico che era stato affidato all’ingegnere del Comune di Montecalvo quindi era assolutamente impossibilitato a reiterare il reato. Non c’è il rischio della reiterazione del reato, non si capisce perché si sia giunti alla custodia cautelare”. Intanto i tre hanno passato la seconda notte in carcere ed attendono con serenità di poter chiarire le loro posizioni davanti al magistrato. Per tutti si è trattato di una vera e propria sorpresa, infatti nessuno si aspettava un provvedimento del genere. I fatti erano già stati acclarati dalla Procura e si aspettavano un “normalissimo” rinvio a giudizio, invece i fatti sono andati diversamente ed è stata chiesta ed ottenuta una custodia cautelare in carcere. Anche Alfonso Caccese è incredulo ed attende di poter tornare sulla breccia politica a difendere le proprie posizioni, anzi per attaccare.

angelo corvino dal Corriere dell'Irpinia dell'11 luglio 2007

Montecalvo – L’opposizione incalza e grida al voto di scambio. “Più di una volta il sindaco è stato formalmente ed informalmente informato sulle presunte irregolarità – dice Giuseppe De Cillis – In consiglio ho esposto la questione e posto all’attenzione del sindaco tre pratiche palesemente illegittime. Oggi Di Rubbo è responsabile politicamente perché a conoscenza di tutto ed aveva il potere – dovere di vigilare, controllare e reprimere. Di Rubbo – continua De Cillis – ha vinto le elezioni grazie a dei contributi post-sismici, circa 80, irregolari come confermato dall’ordinanza di custodia cautelare. Ipotizziamo il voto di scambio. Si tratta di una strada che non finisce mai – sostiene De Cillis che lancia ancora accuse – abbiamo accertato da qualche giorno che mancherebbero alcune centinaia di migliaia di euro dei fondi della 219”. Di Rubbo para il colpo e rilancia. “La giunta è completamente estranea ai fatti – dice – eventuali addebiti sono in capo a singole persone. Ho avuto modo di leggere il provvedimento e mi è sembrato piuttosto eccessivo. Siccome sono un uomo delle istituzioni e le rispetto confido nell’operato della magistratura e spero che il tutto si chiuda nel più breve tempo possibile, anche per evitare speculazioni politiche”. Di Rubbo, che già nella giornata di lunedì ha provveduto a sospendere Gaetano Parzanese dal servizio, entra anche nel merito della vicenda giudiziaria che riguarda Alfonso Caccese. “Tengo a precisare che Alfonso Caccese non c’entra nulla nella questione dei rimborsi iva – continua Di Rubbo – la sua vicenda riguarda due pratiche del terremoto una con un decreto senza copertura finanziaria e l’altra solo per una comunicazione di un parere”.

angelo corvino Scusate i post lunghi che potrebbero sembrare autoreferenziali, ma credo che sia doveroso informare chi frequenta il forum e non vive a Montecalvo del dibattito che. nonostante sia ripreso dai giornali di tutta Italia, qualcuno vorrebbe rimanesse sotterraneo. La trovo una posizione che fa tenerezza. Ne parla tutta l'Italia, l'hanno battuta tutte le agenzie di stampa nazionali per due giorni, e qualcuno preferirebbe che non se ne parlasse. Invece io dico: parliamone! parliamone! parliamone.
Montecalvo agonizza, come il sud in generale. ed è davanti ad un bivio: morire nel silenzio oppure aprirsi ad una nuova stagione culturale, intellettuale, economica e politica. Chi crede di poter essere protaginista di questa nuova stagione parli! altrimenti soffocheremo nel silenzio.

Modificato da - angelo corvino il 11/07/2007 13:17:51

Modificato da - angelo corvino il 11/07/2007 13:54:26

avvbell La notizia fine a se stessa è neutra e come tale è pur giusto che venga data. Ciò che aborro è il giudizio sui fatti e sulle persone, spesso dato a cuor leggero e solo per sterile chiacchiericcio. Ribadisco che le "nuove stagioni" non nascono dagli arresti e quando ciò è accaduto ha comportato un fatale sbilanciamento dei poteri dello Stato di cui probabilmente stiamo ancora pagando le conseguenze. Il rinnovamento politico a Montecalvo già da qualche anno si muove su altri fronti e non penso si giovi di questi recenti risvolti.
Quanto al post di 1953, credo che lo stesso faccia offesa alla intelligenza degli utenti del forum allorquando si legge che la paternità di un post possa influenzarne l'interpretazione e la conseguenziale valutazione in termini di giudizio. Ritengo piuttosto che a fare la differenza, come in ogni aspetto della vita, siano i contenuti e l'equilibrio che deve sovraordinarli. Per quanto mi riguarda ringrazio Carofaniello dei gradi che mi ha conferito (mi riferisco alle maiuscole nel nik) che spero di essermi guadagnato sul campo. Per contro i miei interventi sono sempre stati siglati in calce col solo nome e cognome, senza alcun titolo, ed il nik (che risale all'epoca delle prime iscrizioni ad irpino.it, Franco me ne è testimone) è solo la fedele riproduzione della mia casella di posta elettronica. Se, però, la sigla nel nik che lascia trapelare la mia professione può essere di ostacolo ad una libera critica dei miei scritti (e ciò non mi pare che sino ad oggi sia accaduto) sono anche disposto a rinunziarvi purchè venga sostituita con altro idoneo titolo,conferito ad hoc e possibilmente di carattere nobiliare! Un abbraccio.

Giuseppe Bellaroba.

1953 Caro Bellaroba tu stesso lasci intendere che quello che conta sono i contenuti e l'equilibrio ergo non capisco allora tanta polemica su una questione che non esiste.
Quanto all'intelligenza degli utenti non ci sono problemi: chi lo è non si offende per un non nulla.

E poi detto internos, visto che nessuno ci ascolta, pensi davvero, in cuor tuo, che l'autorevolezza,il blasone ect.. del personaggio,dell'autore non influenzi in nessum modo l'interlocutore?
Io ritengo di si!! siamo pronti ad inchinarci come ribellarci a secondo chi abbiamo di fronte:questa è la regola generale...poi esiste l'eccezzione!!
saluti,

1953

il giusto COMPLIMENTI A CHI CI INFORMA: ANGELO CORVINO.
SI VERGOGNI CHI SI CACA SOTTO DI SCRIVERE SU IRPINO.IT LA CRONACA MONTECALVESE: .............
SVEGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
CHE GLI ONESTI MANGINO I CICATIELLI!
CHE I DISONESTI STIANO A PANE E ACQUA IN GALERA!

angelo corvino Sono d'accordo con Giuseppe quando dice che non è con gli atti giudiziari che si innescano meccanismi di cambiamento. E sono anche d'accordo con lui quando dice che commenti sulle singole persone non portano da nessuna parte. Ma credo che una riflessione sul modo di operare di una classe dirigente vada aperta, altrimenti corriamo il rischio di non caparci e gireremmo intorno al problema così come si è fatto per Tangentopoli. E' vero che quel fenomeno era riferito ad un contesto metropolitano e nazionale poco controllabile dall'opinione pubblica ma è anche vero che la riflessione, quella vera, sul fenomeno non è mai stata aperta. Ci provò Bettino Craxi quando in parlamento disse sostanzialmente che lui era stato scoperto ma che tutti facevano la stessa cosa. Sappiamo bene come è finita quella vicenda. Bene, nessuno, dico nessuno, ha affrontato il problema. C'è stato un ricambio della classe dirigente ma, ahimé, in Italia l'andazzo non è cambiato perché non c'è stata la riflessione sull'errore commesso e sulle origini dell'errore. Sappiamo bene che il malcostume e la corruzione non sono fenomeni recenti ma rappresentano una delle eredità lasciateci dal ventennio fascista. Allora il meccanismo della corruzione faceva in modo che si potesse sopravvivere. E torno a Montecalvo. Nel ventennio c'erano i gerachi legati al partito che avevano il ruolo, ad esempio, di controllare che gli agricoltori consegnassero tutto il loro raccolto perché questo era destinato, attraverso il meccanismo delle tessere, al sostentamento dell'intera nazione che stava sostenendo una guerra inutile. Molti gerarchi si lasciavano corrompere e chiudevano gli occhi quando si trovavamo davanti a qualche "massaro" che annacquava parte del raccolto effettuato nei suoi campi ed il tutto passava per umanità. La corruzione era legata al sostentamento perché, ci piaccia o no, erano tutti nella stessa barca. Bastava un pranzo lauto a base di salumi, cicatielli e "cavaiuoli" annaffiati da un buon vinello per far dimenticare ai gerarchi il "dovere" a cui il partito li aveva chiamati. In altri casi, invece, i gerarchi avevano trovato il modo per guadagnare da questa situazione portandosi a casa "qualcosina". Bene questo modo di fare, in qualche modo, è antrato nella cultura della gente e, in alcuni casi, tramandato di padre in figlio, ha fatto il salto di qualità. Oggi non si parla più di pranzetti ma in Italia si parla di circolazione monetaria. Ieri sul Corriere della Sera c'era un bel fondo di Giovanni Sartori che ha messo a nudo il mal costume della classe dirigente politica italiana che dice una cosa, si mostra in un altro modo e poi agisce diversamente. E' possibile mettere fine al regno dei furbetti? E' possibile aprire una riflessione su questo o è un peccato capitale?. Oppure ci vogliamo affannare a cambiare la classe dirigente, a rinnovarla senza rinnovare il suo modo di pensare e di fare?. Attenzione che il terremoto è cosa passata ed i suoi effetti anche. Ora la Provincia di Avellino deve rimboccarsi le maniche se vuole sopravvivere e credo che debba modernizzarsi soprattutto nel modo di pensare e nell'agire politico se vuole prendersi il ruolo che potrebbe avere nel futuro dell'Europa e dell'Italia. Oggi in Irpinia ci sono potenzialità, anche legate al patrimonio urbanistico costruito con la ricostruzione dal terremoto, ma queste vanno individuate, coltivate e potenziate. E non credo che l'andazzo che tutti conoscono sia adatto a farlo. Allora, prima che ci siano le valanghe giudiziarie che per altro credo siano legittime quando ci sono reati commessi (Giuseppe da buon avvocato concorderà con me su questo), riterrei che sia opportuno aprire una riflessione serena e di tipo culturale. Prima di tutto in un contesto come questo forum che rappresenta in sé uno degli elementi di novità della comunicazione, cosa inesistente finora, che è proprio la fotografia di ciò di cui potrebbe vivere l'Irpinia nei prossimi anni. Beh, la domanda è: vogliamo una società bigotta ed ipocrita che agisce in un modo e appare in un altro, salvo poi essere smascherata miseramente in un contesto dove la comunciazione dilaga (controlli elettronici, controlli incrociati, telecamere ovunque, intercettazioni telefoniche, mass media che si moltiplicano ed informano tutti su tutto) oppure vogliamo una società civile fatta di onestà intellettuale e etica?


Modificato da - angelo corvino il 11/07/2007 21:25:43

Modificato da - angelo corvino il 12/07/2007 16:32:39

Modificato da - angelo corvino il 12/07/2007 16:36:30

franco davvero bravo, angelo. complimenti. il senso era esattamente quello che tu con precisione hai argomentato.

vorrei solo ribadire che nei miei post non vi era anche il solo minimo accenno alla vicenda personale degli arrestati. nessun commento. nessun giudizio.

le informazioni che posseggo non me lo consentono ed anche se ne avessi molte ed approfondite, mi asterrei da qualsiasi considerazione. non avendo competenza a farlo e non riguardandomi il problema. nelle sedi competenti quelle persone faranno valere i loro argomenti e le loro difese. per me, sino a quando non interverrà una condanna, sono innocenti. punto e basta.

a quando una riflessione seria e non moralistica sullo stato delle cose?

con o senza nick autentici, quando sarà il momento di valutare con freddezza l'imbarbarimento della partecipazione democratrica e della gestione della cosa pubblica?

quando sarà il momento di dire che l'abbassamento sempre più netto dell'asticella della moralità non poteva che determinare fenomeni riprovevoli (altro è vedere se penalmente rilevanti)?

quando si potrà dire basta ai mille conflitti d'interesse che soffocano l'attuale amministrazione nella totale indifferenza (non si può fare il produttore di servizi materiali o professionali il pomeriggio e la mattina l'amministratore che decide in quegli ambiti)?

quando sarà lecito dire che di tutto questo - e non mi riferisco alle indagini in corso - una persona più di altre è politicamente responsabile, nulla avendo fatto per arrestare la deriva?

Francesco Concordo con il post di Angelo, soprattutto laddove afferma che a determinare l'attuale situazione è un modo di fare che esiste da sempre.
Quindi , il tutto , fa parte del nostro modo di agire in determinate circostanze ...soprattutto quando si tratta di un posto di lavoro o l'erogazione di un contributo che potrebbe dare una svolta alla nostra vita come la costruzione di una casa.
Questo per dire: quanti di noi trovandoci nella condizione di chi ha avuto favori , supponendo la tesi dell'accusa, avrebbe detto no al compromesso?
E' questa la domanda che dovremmo farci prima di giudicare : perchè , non c'e' dubbio, noi non siamo meno colpevoli degli accusati.

..." anche se vi credete assolti siete lo stesso coinvolti" :F. De Andre

Francesco


DonnieBrasco Credo non ci sia da discutere su questa cosa...c'è già chi lo dovrà fare...i giudici...bisogna solo avere un pò di rispetto per chi è coinvolto....
Montecalvo non cambierà mai...fin quando c'è gente che fanno i filosofi sulle disgrazie altrui...chi vuol capire lo capisca ...

dispiace per queste cose...che possono succedere ,come ha detto giuseppe, che saluto, è meglio tacere...

Il Vasco della Romagna

Modificato da - donniebrasco il 12/07/2007 03:22:51

Modificato da - donniebrasco il 12/07/2007 03:26:48

michele Se si vuole aprire un'analisi del degrado della politica ed in particolare quella Montecalvese va bene. Ma se questo voglia essere solo il pretesto per poi sfociare nella valutazione dei fatti e quindi delle persone implicate nella vicenda io sto fuori.

Voglio solo ricordare che più volte abbiamo provato a fare a quest'analisi, ricordo gli interventi di MArio Corcetto.

Ritengo che questa situazione di indicenza in cui è caduta la politica, o meglio il suo esercizio, sia il frutto di una mancanza di coscienza civica della popolazione. Mi spiego. Perchè mai per veder riconosciuto un diritto legittimo ci si debba prostare ai piedi del "politico" di turno? Iniziamo noi stessi a far valere i nostri diritti e non a voler a tutti i costi cose che non ci spettano.
Perchè mai nessuno si indegna per la profanazione delle tombe ma ci si indegna per il fatto eclatante scoppiato in questi giorni? Forse perchè da domani si dovrà iniziare da soli per i propri diritti. Svegliamoci gente, questa è realtà.
Sarà anche sbagliato dover combattere per vedersi riconosciuto qulacosa che spetta di diritto, ma se lo fanno gli altri perchè non lo dovrei fare anche io?
Ritengo che quello di questi giorni, non mi riferisco alle persone sia chiaro, ma al fatto in se' altro non è che il risultato del modo di vivere la politica montecalvese. Se tutto questo lo dimentichiamo al momento di entrare in cabina elettorale allora davvero per la nostra comunità non c'è più speranza.

Angelo condivido in tutto e per tutto il tuo post. Sottolineo un aspetto che per me è ridicolo: sono stato a Montecalvo per 15 gioni a maggio. Ebbene l'unica cosa di cui si parlava e ci si interessava animatamente: RIONE SERRA.
Ma ci vogliamo rendere conto che a Montecalvo ci sono più case che abitanti?
Nessuno dico nessuno che si sia alzato per sottolineare come i problemi di Montecalvo siano altri. Invece tutti a rincorrere un diritto che forse non spetta loro. Ma allora mi spiegate perchè poi ci si dovrebbe indignare dinanzi a tali situazioni? Questa è la conseguenza naturale di vedere la politica.

Michele Aucelli

Modificato da - michele il 12/07/2007 09:39:24

1953 E' naturale che fatti del genere in un piccolo paese come il nostro creino stupore e incredulità.
Ma questi fatti succedono quotidianamente in tutta la cosidetta società evoluta e industrializzata, sino al punto che è divenuto costume normale, del quale in qualche caso, neanche i media se ne occupano più come se fosse accettata come conseguenza fisiologica della nostra società industrializzata che rincorre prevalentemente il profitto e quindi ogni mezzo per raggiungerlo è divenuto "lecito".
Il modello di società o di classe dirigente che propone o si immagina Angelo in relatà non esiste e non potrà mai esistere sin tanto che non cambiano i valori di fondo della nostra società: non vorrei apparire pessimista ma è così che stanno le cose;il punto in cui siamo arrivati è quello di non ritorno, si continuerà su questa strada sino a quando non toccheremo il fondo e forse poi si potrà ricominciare;la storia ci ha insegnato questo bisogna distruggere per poi ricominciare.
Forse una società non gestita dagli Uomini potrebbe realizzare quel modello a cui si ispira il caro Angelo;allo stato delle cose non sappiamo però chi potrebbe sostituire l'Uomo nella gestione di se stesso e quindi è inevitabile continuare su questa strada sino alla "rinascita".
Si potrebbe immaginare una società gestita dai filosofi - proprio quelli avversati da qualche amico di questo forum - della elevatura di Platone che immaginava per l'appunto un modello di Repubblica/democrazia gestita dai filosofi;
A questo proposito dovrebbe far riflettere, nel contesto di cui ci stiamo occupando, la rinuncia ad entrare in politica di un nostro grande filosofo contemporaneo: Norberto Bobbio il quale in una delle tante interviste affermò, tra le righe, che non possedeva le "qualità" per entrare in politica.
Comprenderai quindi caro Angelo che se una persona di tale elevatura intellettuale aveva analizzato il fonomeno politica/affari/coruzzione qualificaldolo come poco etico e immorale e senza via d'uscita aveva le sue buone ragioni.
saluti,

1953

Modificato da - 1953 il 12/07/2007 10:22:35

Modificato da - 1953 il 12/07/2007 10:44:03

amsorr Sarebbe una bella occasione per tacere, ma...
Ripeto soltanto cose già dette da me e da altri; quella enorme manna caduta sui paesi terremotati (e no) doveva essere spesa quasi tutta per ricostruire abitazioni private? So che in molte case nuove non abita nessuno! E si tratta spesso di vasti condomini e di molte case a schiera che in città sono fuori della portata di una normale famiglia anche abbiente. Eppure sarebbe bastato un venti per cento di quei fondi per far saltare in alto la produzione di prodotti tipici e far zampillare ideee di sviluppo nelle teste dei giovani tenuti a sbadigliare davanti ai bar. Dove sono i nostri Grechi di Tufo, i nostri Fiano, le nostre cooperative (quelle vere con partecipazioni paritarie dei produttori -tutti i produttori? Dove sono i gruppi di studio?
Eppure a Montecalco, dove ho incontrato di recente circa cento persone, si parlava liberamente dei veri problemi montecalvesi ma di cui sul Forum non trapela mai niente A chiacchere tutti erano assatanati sulle questioni che stanno a cuore laggiù ma a cui nessuno accenna neanche per sbaglio in questo nostro spazio. Ma già, i corrispondenti risiedono quasi tutti fuori e salvo a pochi meritevoli residenti agli altri non gliene frega quasi niente del vero riscatto della nostra comunità. Riscatto dal terremoto e da altri malanni forse peggiori, tra i quali domina la vecchia e consolante rassegnazione.
Anch'io conservo del mio dialetto, come intercalare continuo che dà molto fastiduio a mia moglie: "E cche bbuo' fa?"
Vedete, amici, che nella faccenda su cui Corvino ha dato la giusta imformazione appare soltanto la punta emersa dell'iceberg...
Cordialmente,
Mario Sorrentino

pasquale
quote:
C'è stato un ricambio della classe dirigente ma, ahimé, in Italia l'andazzo non è cambiato perché non c'è stata la riflessione sull'errore commesso e sulle origini dell'errore. Sappiamo bene che il malcostume e la corruzione non sono fenomeni recenti ma rappresentano una delle eredità lasciateci dal ventennio fascista.

Caro Corvino, non sono affatto daccordo che la corruzione di cui si parla è riconducibile al periodo fascista.
Anzi credo tutto derivi dalle malefatte della vecchia DC.
Ti saluto, vieni a trovarmi in piscina così ne parliamo a voce.
Pasquale

sonia Concordo con Angelo e in sintesi dico che non mi sono affatto stupita di questa notizia di questa "Montecalvopoli" e il racconto di Angelo sui gerarchi ne è il motivo! In fondo gli anni passano e la storia si ripete...


nico Quando è nata la corruzione? 10, 20, 100 anni fa, o forse da quando esiste l'uomo? io credo solo (nel mio pessimismo) che questo mondo di corrotti o di finti onesti non cambierà mai. E' una ruota, ci sarà sempre chi per ottenere più facilmente un qualcosa sarà disposto a scendere a compromessi. Tutte le persone sono diverse tra loro ed è questo che rende bella la vita. Ritengo che l'unica via di uscita sia essere a posto con la propria coscienza sapendo che in ogni caso ci sarà sempre qualcuno più "furbo" di noi.

angelo corvino Angelo Corvino

Ariano – Per ora restano agli arresti i quattro indagati nell’ambito dell’operazione “Terremoto”. I quattro sono comparsi ieri mattina davanti al GIP per l’interrogatorio di Garanzia ed hanno risposto alle domande del magistrato. Adesso sono in attesa che l’accusa, assente ieri mattina in aula, si esprima sulle loro dichiarazioni per decidere un’eventuale scarcerazione o riduzione della misura cautelare. Ma la Procura sembra aver adottato la linea durissima. Nessuno sconto. Questo si legge tra le righe del comportamento assunto, e l’assenza di ieri in aula ne sarebbe una dimostrazione. Il PM ha 48 ore di tempo per esprimersi e sembra avere l’intenzione di prendersele tutte. Intanto gli indagati restano in carcere e non gli è concesso ricevere visite nonostante nel provvedimento non siano contemplate misure restrittive in tal senso. Addirittura per i famigliari è stato difficile fargli avere un cambio di biancheria. “Sono stati trattati come dei criminali – dice la moglie di uno degli indagati davanti all’aula penale mentre è in attesa di poter vedere il marito, almeno di passaggio – sono venuti e lo hanno portato via con dei modi incredibili”. Ore di angoscia per le famiglie che attendono di poter rivedere i propri cari. Qualcuno spia dalla porta per rubare un’immagine dei propri cari in aula durante gli interrogatori. Nemmeno la possibilità di vederli nell’atrio del Tribunale. I detenuti sono stati fatti entrare ed uscire da un ingresso secondario che dà direttamente nell’aula penale. Erano le 9 e 30 quando per primo è entrato Alfonso Caccese, l’unico agli arresti domiciliari, accompagnato dal suo avvocato Pasquale Giovannelli. Poi è stata la volta di Gaetano Parzanese, Goffredo Caccese e Antonio Durzino. Alle 10 e 30 si è visto in Tribunale anche il grande accusatore, l’uomo dalla cui denuncia è partita l’indagine, l’avvocato Giuseppe De Cillis e per un attimo c’è stato il gelo.
Al termine dell’interrogatorio la Procura, ritenuta dagli avvocati difensori responsabile di aver adottato una linea troppo dura, non ha commentato. Secondo gli avvocati, infatti, non ci sarebbero gli estremi per la custodia cautelare e si parla di un atteggiamento che sarebbe persecutorio “quasi da sentenza già espressa” nei confronti degli indagati in regime di custodia cautelare. La linea dura sarebbe anche un atteggiamento intimidatorio nei confronti degli indagati a piede libero. Intanto si apprende che parte dell’istruttoria è ancora coperta dal segreto. Gli avvocati difensori infatti non avrebbero avuto accesso a tutti gli incartamenti. Nonostante questo, al temine degli interrogatori si intravede qualche spiraglio. “Inizio a nutrire un filo di ottimismo – dice l’avvocato Lazzazera all’uscita dell’aula – Il GIP è stato molto corretto dando la possibilità alla difesa di illustrare le modalità della legge”. Dunque non si è discusso solo della custodia cautelare ma si è entrati nel merito della vicenda e dell’interpretazione della legge di finanziamento con cui sono stati erogati i contributi. “Abbiamo spiegato che alcuni presupposti non trovano rispondenza – continua Lazazzera – gli indagati hanno chiarito in modo completo gli addebiti”. Secondo il legale, Goffredo Caccese e Antonio Durzino avrebbero sostenuto di aver avuto rapporti professionali con i loro accusatori. L’indagine, infatti, ha preso corpo dalle dichiarazioni di alcuni beneficiari del contributo che hanno riferito di aver dato del denaro ai due che dalla Procura sono visti come degli “intermediari”. “Solo tre persone hanno detto di aver dato soldi ai professionisti, nessuno ha mai parlato di soldi dati al funzionario – continua Lazzazzera – Dai conti correnti non emergono riscontri. Ci sono le fatture delle attività professionali. E’ un macroscopico equivoco. Resta il problema dell’adeguatezza della misura cautelare. Sono incensurati e non c’è il rischio di reiterazione del reato. Ci ha sorpreso l’assenza del Pubblico Ministero”. Intanto sia l’avvocato Giovannelli per Alfonso Caccese che Lazzazera per gli altri tre hanno già fatto istanza al Tribunale del Riesame per ottenere la scarcerazione dei loro assistiti nel caso in cui il GIP decida di confermare le custodie cautelari.


angelo corvino “E’ un momento difficile per la nostra comunità alla ribalta, negli ultimi giorni, non per le tante capacità e qualità che possiede ma per incresciosi fatti di cronaca che non vorremmo mai commentare e non vorremmo che accadessero a nessuno. Questi fatti dovrebbero indurre tutti, o almeno tanti, ad una sana ed attenta riflessione, una riflessione serena, spoglia delle eventuali rivalità personali e/o politiche, che tralasci soprattutto i facili e sempre presenti moralismi dell’ultima ora. Fiduciosi nell’operato della Magistratura e nella certezza che i nostri concittadini possano chiarire presto le proprie posizioni per un ritorno alla normalità, si manifesta affetto e vicinanza alle famiglie in questo difficile momento. Il circolo della Margherita conferma inoltre piena fiducia ad Alfonso Caccese, ex sindaco, capogruppo consigliare e massimo esponente politico di questo circolo, che nel corso della sua lunga attività politica ed amministrativa, anche con incarichi sovracomunali, ha sempre agito con onestà e trasparenza nell’interesse dell’intera collettività. Si rinnova piena ed incondizionata fiducia all’intera amministrazione comunale”.

Il circolo della Margherita di Montecalvo Irpino


angelo corvino Ariano – Restano ancora agli arresti i quattro indagati nell’ambito dell’operazione “Terremoto” a Montecalvo. Ieri mattina il GIP Floriana Consolante ha ricevuto il parere del Pubblico Ministero che riterrebbe ci siano ancora gli estremi della reiterazione del reato e dell’inquinamento delle prove, per questo si ravviserebbero ancora gli estremi della detenzione preventiva. Il parere del PM non è vincolante ma certo rappresenta una battuta d’arresto sul percorso che porta alla riconquista della libertà. Il GIP ora ha cinque giorni per prendere una decisione che dovrebbe arrivare entro martedì. A questo punto sembrano allontanarsi le speranze di una scarcerazione decisa ad Ariano e si punta tutto sul Tribunale del Riesame al quale i difensori hanno già fatto istanza lo scorso mercoledì. Entro dieci giorni dalla richiesta il Tribunale dovrà fissare l’udienza. Intanto circola voce che le indagini stiano continuando e che le autorità inquirenti stiano continuando ad ascoltare le persone coinvolte nella vicenda ed i beneficiari dei contributi.

angelo corvino dal Corriere del 17 luglio 2007

Angelo Corvino

Montecalvo – Il GIP Floriana Consolante non torna sui suoi passi e conferma il provvedimento di custodia cautelare per i quattro indagati nell’ambito dell’inchiesta “Terremoto”. Ieri mattina con un provvedimento di poche righe il GIP ha dato parere sfavorevole per la scarcerazione degli indagati attualmente agli arresti. Si tratta di Gaetano Parzanese, Goffredo Caccese, Antonio Durzino, agli arresti in carcere. Stessa decisione anche per l’ex sindaco di Montecalvo Alfonso Caccese che si trova agli arresti domiciliari. L’attesa schiarita dopo l’interrogatorio di garanzia non c’è stata ed il Tribunale ha confermato la linea dura. Secondo il GIP la custodia cautelare in carcere è l’unica misura per impedire che gli imputati reiterino il reato, questo si legge nell’ordinanza. Secondo la Consolante negli interrogatori di garanzia gli imputati avrebbero reso una versione dei fatti che contrasta con quella degli altri indagati e per questo motivo restano agli arresti. Ed è polemica con i difensori. Infatti la difesa sostiene che il GIP sia già entrato nel merito del processo dando per scontato che le dichiarazioni degli altri imputati sono veritiere e quelle degli arrestati invece sarebbero false. La decisione comunque è una durissima battuta di arresto che allunga ancora i tempi di detenzione. Adesso si attende l’udienza in sede del riesame a Napoli che, secondo le previsioni della difesa, dovrebbe arrivare entro quindici giorni. L’istanza è stata prodotta mercoledì scorso, entro 10 giorni da quella data il Tribunale del Riesame dovrà comunicare la data dell’udienza che dovrebbe arrivare entro la fine di luglio dato che si tratta di una decisione che interessa imputati ai quali è applicata la misura cautelare in carcere. “Sono deluso perché ancora una volta nel provvedimento c’è una motivazione solo apparente – dice Alessio Lazzazzera, l’avvocato penalista che difende Durzino, Parzanese e Caccese – non si affronta in pieno la vicenda”. I tre indagati attualmente in prigione sono accusati di aver falsificato in concorso tra loro alcune pratiche relative ai finanziamenti per l’adeguamento antisismico ai sensi di una legge del 1997 emanata per il terremoto in Umbria e Marche e poi estesa alle zone sismiche di primo grado. Secondo l’impianto accusatorio i tre, che durante l’interrogatorio di garanzia si sono detti completamente estranei ai fatti loro contestati, percepivano dai beneficiari somme di denaro in cambio di contributi gonfiati o non spettanti. Intanto emergono ulteriori indiscrezioni sul filone delle indagini. Nella vicenda potrebbe essere coinvolto anche un funzionario della Protezione Civile di Roma che sarebbe stato intercettato dagli inquirenti in fase di indagine, si parla di un’avvenente trentenne dipendente del Dipartimento dalla quale un imputato si sarebbe recato anche nei giorni precedenti gli arresti. Anche lei figurerebbe tra gli indagati a piede libero. Sul fronte delle prove raccolte dagli inquirenti ci sarebbero tabulati telefonici e tracce bancarie di versamenti sospetti.


Modificato da - angelo corvino il 17/07/2007 12:57:36

diesirae ...un fatto che non possa e non debba essere commentato... ma allora parliamo di censura... che penso sia molto peggio, necessariamente peggio, di commenti malevoli e di cattiverie sparse a piene mani... la libertà di opinione, indipendentemente dal fatto che l'opinione sia condivisibile o meno, è il fulcro su cui si basa ogni sistema democratico...

"Io non condivido la tua opinione, ma sono
pronto a dare la vita perchè tu possa esprimerla..."

probabilmente voltaire scusate l'ignoranza

diesirae ...io penso che al di là di qualsiasi altra considerazione qualcosa è successo... e sta continuando a succedere... ed è qualcosa che nel vostro paese succede da 45 anni... e di fronte alla quale non si possono chiudere gli occhi e cucirsi la bocca... il che non significa armarsi di torce e di forconi per fare sommari processi di piazza... significa armasi di coraggio e di umiltà per incominciare una profonda autocritica e operare un profondo cambiamento... perchè le cose accadono lì e ora... non nella terra del fuoco 200 anni fa...

diesirae ...niente uccide in maniera più dolorosa del silenzio... e il vostro paese subisce questa sorte da un tempo immemorabile... il tacere, il far finta di nulla, il girare la testa dall'altra parte... tutto fatto troppe volte... anche quando questo ha significato la morte di persone con cui si è cresciuti gomito a gomito... una fatale indifferenza... consumata davanti ai banconi di un bar... sui marciapiedi del corso... nelle domeniche di festa... far finta di nulla regola prima...

diesirae ...non chiedete cosa il paese può fare per voi... ma cosa cosa potete fare per il vostro paese...

xx32 Apocalyps now!

xx32

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