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R I V I S U A L I Z Z A     A R G O M E N T O
paolop Innanzi tutto condoglianze alla famiglia del povero Carluccio Stellina : ricordo quando ero bambino che mi recavo al mercato e quando vedevo la sua bancarella piena di giocattoli colorati, mi brillavano gli occhi. C'è chi è più fortunato e nasce con una buona famiglia alle spalle e chi meno, costretto a vedersela da solo in un mondo che non lascia scampo...

In secondo luogo mi fanno ridere tra me e me quelle persone, e ce ne sono tante in questo forum, che non fanno altro che piangersi addosso, non fanno altro che dire questo non và, questo è fatto male, qui non c'è niente, non c'è lavoro, nessuno fa niente...e intanto loro che fanno? Parlar male dell'operato altrui è facilissimo, banale ed inutile se non si dimostra con i FATTI qualcosa di diverso.

Siamo nell'eopca in cui le distanze non esistono più, grazie a cellulari, satelliti e Internet. Dire "qui a Montecalvo non c'è nulla" significa dire che "nel mondo non c'è nulla".

Se uno ha voglia di lavorare lavora sia a Milano, sia a Montecalvo sia in mezzo all'oceano.

Se uno ha voglia di lavorare....

I mezzi ci sono, sveglia! Con internet sono nati centinaia di lavori che chiunque, se vuole, può svolgere da casa, da Montecalvo o su una barca (è una battuta!) nel mare....basta che ha una connessione al web.

Chi non ama il computer, può svolgere altre attività nel nostro paese...lo dimostrano le centinaia se non migliaia di lavoratori che vivono alla grande a Montecalvo e le loro piccole o grandi imprese.

Si spara a zero contro chi lavora per organizzare feste o iniziative nel nostro paese, senza portare alcun contributo reale a migliorare le cose.

Parole, parole, parole ... dice una stupenda canzone di Mina...ma i fatti?
I fatti NON li devono fare gli altri per me, ma li devo fare IO in prima persona.

Chi non risica non rosica...chi non investe tempo o danaro, rischiando, difficilmente va avanti.

Oggi tutti i giovani vogliono la pappa pronta, il lavoro, i diritti, lo stipendio alto, ma quando si tratta di doveri...
Come nei centri sociali delle grandi città, dove centinai di giovani si fanno canne e altro dalla mattina alla sera e pretendono tutto dallo Stato, depredando centri commerciali (no global) e attaccando le forze dell'ordine in nome solo della violenza.

Io sono zero o poco più, ma vorrei solo dire ai giovani del nostro paese di non piangersi addosso e di non sputare nel piatto dove mangiano.

Per divertirsi non occorre tanto
come anche per lavorare
o essere felici in un paesaggio paradisiaco come quello di Montecalvo.

Giuseppe, Francesco (di questo forum) e tanti altri hanno realizzato ottimi risultati nelle loro iniziative di lavoro.

Cosa credete che ci sia nelle "grandi citta" ?
Credete che tutti vi aspettino a braccia aperte?
Troverete una vita che costa 10 volte tanto (basti solo pensare al prezzo degli affitti e delle case), traffico disumano, delinquenza da coprifuoco, file in ogni cosa, ore passate in auto o in code varie, ritmi di vita febbrili, frodi e truffe dietro ogni angolo, e tante altre cose pessime che sono ignote al nostro paese.

Chi ha il pane non ha i denti...

Quando mi trovo, raramente nella campagna di mio padre, che appena può scappa da Roma per il suo Paese, mi sembra di trovarmi in un grembo materno.
Mio padre passa giornate intere e spende soldi, a volte rimettendoci, per stare nella campagna di Montecalvo: ha circa settanta anni, e fatica, sta male e ci rimette SOLO per stare lì nella campagna del suo paese...
Secondo la mentalità di tanti di questo forum sarebbe un pazzo...

Ho vissuto quaranta anni in una delle più grandi città d'europa e devo dire che offre più cose positive Montecalvo che lei.Soprattutto in questi ultimi anni in cui stare a Montecalvo significa allo stesso tempo trovarsi, tramite Internet a new York o a Sydney.


Tanto, anche queste, rimarranno solo parole....
...le cose si devono capire da soli.

avvbell Caro Paolo, come già detto, esprimi più attaccamento tu (che sei lontano e vieni raramente) al paese di quanti ci vivono, proprio perchè nel confronto con le grandi città ne hai apprezzato i lati positivi. Le tue lettere appassionate suonano come un atto di accusa verso un immobilismo che sta distruggendo l'oasi felice che abbiamo conosciuto noi tutti. In effetti a Montecalvo si continua a sperare in un nuovo modo di fare politica (e probabilmente è anche da qui che bisogna partire) ma si tralasciano i piccoli "impegni" assunti con gioia e vera passione dai quali normalmente nascono le gradi cose. Hai toccato un tasto fondamentale quando hai accennato al rischio di impresa: spesso penso che avrei piacere di invitare qualche economista di peso per farmi spiegare come sarebbe possibile sviluppare nella popolazione propensione all'investimento piuttosto che al risparmio. Deve esserci qualche molla che scatta nella mente umana allorchè si decide di "rischiare" il proprio denaro piuttosto che metterlo in Posta e quella molla a Montecalvo non scatta (o scatta raramente). Apprezzo sempre molto i tuoi interventi sempre più simili a vere e proprie poesie, anche nello stile. Grazie.

Giuseppe Bellaroba.

michele Caro Paolo, prima di tutto un caro saluto.

Ho letto molto attentamente il tuo post. Un vero è proprio manifesto contro la superficialità. Chi si lamenta non sa davvero cosa significa vivere lontano da casa. Provate a vivere a 1000 km. senza nessuno che ti possa aiutare o che ti voglia aiutare, dove tutto ha un prezzo (e che prezzo!!). Il vero problema è la voglia di lavorare ma anche e sopratutto l'umiltà di mettersi in gioco.

Manca il divertimento? Ma ti ricordi come ci divertivamo noi? Interi pomeriggi a giocare a carte, ah quei mitici tresette, oppure a far chiccchiare anche inutili sulle scale del monumento. Bastava poco. Il solo stare insieme era per noi un sano divertimento. La relatà e che nemmeno loro che dicono che non c'è divertimento sanno cosa vogliono o cosa intendono per divertimento. Quanto danno ha fatto la Tv!!!!!

Ho dato per un paio di anni il mio modesto contributo alla Pro-Loco. Ebbene, in prima persona ho affisso manifestini che invitavano tutti a partecipare, risultato: nessuno che si fosse presentato. Ma allora cosa criticano, come al solito come dice un vecchio detto: tieninu la vocca sulu pe parla'.
Perchè non si propongono?

Ti aspetto ad Agosto per passare un pò di tempo insieme anche con il caro Avvocato.

Con affetto.

Michele Aucelli

Modificato da - michele il 24/07/2007 21:56:21

angelo corvino Ciao Paolo.

il tuo post è davvero interessante e lo condivido a pieno, peccato che di certe "risorse" se ne accorgano solo poche persone, per lo più residenti fuori. D'altra parte è comprensibile, tu parli di paesaggio, quello lo possono apprezzare solo quelli che nella vita quotidianamente si scontrano con altre realtà visive ed ambientali. Da anni ci battiamo perché i sentieri vengano recuperati e forse adesso qualche spiraglio inizia a vedersi. La UISP (che ha al suo interno la lega della Montagna) ha scoperto i fantastici calanchi di Montecalvo ed un sentiero riaperto da alcuni volontari sta diventando un vero e proprio "cult" nel mondo degli appassionati di trekking. Sembrerà strano ma arrampicarsi lungo le scarpate di Montecalvo, attraversando piccoli ponticelli di fortuna, ed entrare sotto la fitta vegetazione della "ripa di la conca", piace. Piace sopratutto a chi vive nelle grandi città. Da anni ritengo che siano anche queste le forme di un turismo alternativo che può creare una forma di economia per i nostri luoghi. Invece il ritornello quando si parlava di turismo era: "ma non abbiamo il mare, non abbiamo la neve che turismo vogliamo fare?". Anche in questo, però, ho l'impressione che l'impegno di chi ha la responsabilità dell'amministrazione pubblica non ci sia, basti guardare (solo a titolo di esempio) a come sono gestiti gli spazi verdi pubblici ed alle linee di indirizzo per quelli privati. Poi c'è il capitolo bellissimo da te descritto che potremmo iscrivere nel filone della società dell'informazione: le reti telematiche. Bene anche su questo la situazione è critica. Le reti telematiche sono ancora un miraggio e, tranne qualche caso di amministratore più lungimirante, mi pare che le responsabilità siano pesanti da parte di chi è chiamato a decidere le sorti di un'intera collettività, almeno dal punto di vista pubblico. E' vero che Montecalvo, Roma o New York è come se fossero nello stesso luogo nel "non luogo fisico" della rete, a patto che Montecalvo sia servito ed abbia i collegamenti a quella rete. Quelli vanno costruiti, in un sistema economico misto (ad investimento privato e statale) com'è quello di Montecalvo ma anche quello di tutta l'Italia, con interventi pubblici. Questo non perché io sia favorevole all'intervento pubblico sempre e ad ogni costo (per intenderci come avveniva nell'interpretazione socialista dell'economia capitalistica) ma solo perché è l'unico modo, allo stato attuale, per risollevare le sorti di piccole comunità, altrimenti destinate a sparire come quelle delle aree interne del sud ma anche delle aree montane del ricco nord. (per intenderci tutte quelle aree a basso indice demografico). Il cablaggio, infatti, non ce lo possiamo aspettare dalle società private che perseguono l'utile, che non spenderebbero mai ingenti quantità di denaro per servire un'utenza di poche centinaia di contratti. L'investimento diventerebbe remunerativo in tempi biblici!. Ritengo che sarebbe quello il campo d'intervento dei fondi pubblici, nell'ottica di una gestione del denaro pubblico finalizzata non all'utile economico immediato ma a quello sociale, che nel medio periodo si concretizza anche in utile economico (basti pensare ai maggiori gettiti fiscali se aumentassero le imprese sul territorio o anche agli aumenti di gettito dell'ICI e della TARSU se aumentassero i residenti). Beh, nella programmazione dei fondi europei non mi pare che ci siano investimenti in tal senso: continuiamo a parlare di piazze, castelli, case, fogne, acquedotti ecc. Tutte cose giustissime ma che da sole, purtroppo, non bastano. Certo dire che alcune cose non vanno non è cosa bella ma restano i dati di fatto che si possono cambiare partendo proprio dal parlarne. E non è neanche vero che non ci sono inizitive. A Montecalvo ci sono aziende che producono software, ci sono aziende che producono multimedialità e ci sono anche tanti ragazzi che, ad esempio, sono appassionati di musica (campo che ha vastissime applicazioni nel campo della multimedialità). In valle del Miscano, a pochi chilometri da noi se ci fosse un benedetto ponte che collegasse sulla 90 bis (lì sì ci vuole una strada come il pane, ma in 40 anni non si è fatta!), ci sono centri di ricerca biogenetica, aziende che producono microprocessori e componenti elettronici. Insomma un microsistema che promette di essere competitivo ed un potenziale humus per il passaggio diretto dalla civiltà contadina a quella dell'informazione. Ma quelle aziende fanno i conti con l'arretratezza infrastrutturale informatica di un'area dove appena, appena si vede la televisione, ovviamente quella analogica. Ci sarà in questo la responsabilità politica di una classe dirigente che non è più capace di reggere il passo con i tempi?


Modificato da - angelo corvino il 24/07/2007 23:14:56

paolop Angelo, mi piace il tuo modo diretto e preciso di fare notizia, basato su fatti concreti (un pò meno mi piace il tuo uso dei pragrafi che rende un po difficile la lettura

I progetti concreti in genere nascono da idee astratte.

Ci sono dei sistemi di telecomunicazione wireless che possono fare a meno dei cavi telefonici per l'adsl (collegameto web tramite satellite o cellulare, i cui prezzi stanno scendendo)

Parliamo di possibili lavori che si possono svolgere a Montecalvo.

Un ragazzo di 20 anni appena diplomato e che non vuole, non può o non riesce a fare l'università, può, per esempio, rimanendo a Montecalvo, occuparsi di costruzione di siti web. (Imparare richiede solo un po di aaplicazione anche da autodidatta, dato che Internet stesso fornisce tutta la documentazione, i tutorial e gli aiuti necessari per l'attività)

Un ragazzo che conosce il tedesco, il francese o l'inglese può effettuare traduzioni online.

Altri possono realizzare dei siti e-commerce per la vendita diretta in tutto il mondo dei prodotti della terra della sua famiglia o di amici o parenti.
(Ad esempio potrebbe gestire un sito che vende in tutto il globo il vino, il prosciutto, i ciatielli... scusate se ripeto spesso questo)

Un musicista o gruppi di musicisti possono realizzare musica (basta un microfono decente ed un computer) e venderla su internet (Itunes)

Anche semplicemente avere un Blog personale, se gestito bene, può fruttare introiti.

Altri possono realizzare dei video o documentari della nostra zona, molto semplici e anche di pochi minuti, che una volta caricati sul web rendono grazie alle relative pubblicità ad essi attaccate.

Si può realizzare un agriturismo, un ristorante con prodotti tipici di qualità e pubblicizzarlo fortemente nel web, nei cataloghi turistici,alla radio..

Si può aprire un Internet cafè o internet point.

Uno che ama scrivere poesie, romanzi può scrivere libri e venderli nel web.

Insomma i lavori che il web 2.0 offre oggi sono tanti.
Non dico che sono facili e che dopo un mese si guadagna 1000 euro, ma sicuramente col tempo danno grosse soddisfazioni.
E comunque possono integrare altre attività svolte dal ragazzo nel territorio.

Il lavoro ed il divertimento si "inventa" con un pò di fantasia a cui però deve seguire sacrificio, passione e forte impegno.

Ricordo, poi, che guadagnare 1000 euro a Montecalvo significa gudagnarne 3000 a Milano o Roma...

-------------

Sicuramente il modo per divertirsi 20 o 30 anni fa era molto più semplice di adesso, come dice Michele.
Noi da bambini giocavamo a nascondino, a correre e con le macchinine o palline.
Ora si gioca con playstation, cellulari e compagnia bella.

Credo che il divertimento sia qualcosa che si ha dentro...
Basta avere lo spirito giusto e qualche amico e non ci sono limiti allo spasso. Senza bisogno di alcool, fumo e robaccia del genere.
A montecalvo ci sono parecchi ragazzi e ragazze (non è un paese molto piccolo) quindi le persone con cui divertirsi ci sono.

ciao

1953 Giusto fare riflessioni!!
Ma devono essere coerenti altrimenti si cade nella retorica e si finisce con dire parole, parole..sembra quasi di parlare a se stessi come a volersi convincere del contrario di quello che è;
Per coerenza intendo prima di tutto valutare la propria situazione concreta cioè che cosa è successo nella proria vita.
Come è possibile pontificare per gli altri quando noi stessi non siamo stati in grado di attuare quelle stesse indicazioni!!??
Come è possibile ostentare tanta passione per un luogo e nello stesso tempo stare lontano da quel luogo? Come è possibile "vivere" in luogo e straziarsi per un'altro luogo!!??( un po di nostalgia è nell'ordine naturale delle cose,anche perchè ci rivolgiamo ad un periodo della nostra vita bello quale è quello della giovinezza,ma diamo il giusto peso alle cose!!)
Non so se appare evidente la contraddizione e incoerenza in cert'uni atteggiamenti e riflessione espresse nelle righe che precedono??
Si è parlato di coraggio di rischiare di osare nelle attività imprenditoriale ect, ma chi è andato via dal paesello non sembra che questi consigli li abbia in prima persona attuati!!?? allora perchè salire in cattedra e pontificare sugli altri quando noi stessi non abbiamo osato,non è forse una contraddizione in termini questo modo di fare!!??
Si è portato l'esempio del genitore, apprezzandolo, dicendo che ha tenuto duro pur di continuare a vivere nella propria realtà, ma allora perchè non si è continuata quella tradizione scegliendo cose diverse!!??
Quindi come appare evidente le riflessioni espresse hanno il sapore di un inno a qualcosa che non esiste e che non si è stati in grado di perseguire e,tuttavia, si pontifica sugli atteggiamenti altrui.
Il sottoscritto appartiene a quella schiera di compaesani che non ha avuto il coraggio di osare e continuare le tradizioni dei padri,"scegliendo",o per costrizione oggettiva, di andarsene per cercare qualcosa di nuovo e diverso dalla realtà locale che non era per niente affascinante e forse non prometteva niente di buono, a meno che non ti accontentavi delle briciole.
Ma c'è un'altra considerazione da fare e cioè che non c'era spazio per tutti quindi la scelta,per chi arrancava,era obbligata;
Grazie a questo fatto chi è rimasto ha avuto sicuramente più possibilità:
Provate a fare quattro conti,montecalvo appena prima degli anni dell'imigrazione contava 6 o 7 mila abitanti contro gli attuali che penso non superano 3.3,5 mila abitanti;perciò stiamo parlando quasi del doppio,lascio a voi le considerazioni sugli effetti di tale differenza!!
Quindi mi perdonerà l'Amico Paolo, ma non comprendo le ragioni per le quali scegli di stare lontano dal tuo paese,pur continuando a decantarlo come luogo paradisiego!!??Anche in questo trovo incoerenza rispetto alle tue riflessioni e desideri!!??
Dal canto mio non ho rimpianti ne rancori, ma non potrei vivere dove vivo pensando di vivere dove non vivo;

Qualche volta mi capita di parlare con qualche conoscente del sud: conduce una vita in condizioni di precariato perpetuo al nord con l'idea fissa del ritorno al paese d'origine; mi chiedo com'è possibile consumare la maggior parte della propria esistenza in un luogo dove non si ci riconosce.
saluti,

1953

paolop
quote:

Come è possibile pontificare per gli altri quando noi stessi non siamo stati in grado di attuare quelle stesse indicazioni!!??

Falso.
Almeno quattro o cinque delle cose che ho scritte le ho realizzate in prima persona.

quote:
Come è possibile ostentare tanta passione per un luogo e nello stesso tempo stare lontano da quel luogo?

Possibilissimo.

quote:
Come è possibile "vivere" in luogo e straziarsi per un'altro luogo!!??

Se una persona ignora delle cose di un'altra, non sapendo nulla o quasi di questa persona,dovrebbe aver il buon senso di non dire cose di cui non sa nulla.

quote:

Si è parlato di coraggio di rischiare di osare nelle attività imprenditoriale ect, ma chi è andato via dal paesello non sembra che questi consigli li abbia in prima persona attuati!!?? allora perchè salire in cattedra e pontificare sugli altri quando noi stessi non abbiamo osato,non è forse una contraddizione in termini questo modo di fare!!??

E' un processo alla mia persona?
Rabbia? Polemica?

Io non sono nato a Montecalvo.
Io non ho deciso di non vivere a Montecalvo.
Io non posso ora, per legami affettivi e situazioni che vanno oltre la mia persona ritornare a Montecalvo (non per il lavoro o situazioni economiche)

I mali di una persona sono l'egoismo e l'ignoranza.

quote:

Si è portato l'esempio del genitore, apprezzandolo, dicendo che ha tenuto duro pur di continuare a vivere nella propria realtà, ma allora perchè non si è continuata quella tradizione scegliendo cose diverse!!??

Falso anche questo che stai dicendo, non sapendo nulla o quasi di cosa sto parlndo, di chi è mio padre e dove vive....

... però, si accusa, si polemizza, bene, bene...

quote:

Quindi come appare evidente le riflessioni espresse hanno il sapore di un inno a qualcosa che non esiste e che non si è stati in grado di perseguire e,tuttavia, si pontifica sugli atteggiamenti altrui.

Falso. dato che molte cose sono state da me realizzate e soprattutto non sai di chi e cosa stai parlando.

Solo polemica, tanto per polemizzare...e si PONTIFICA su persone di cui non si sa nulla.

------------

La peggior punizione per Uno ignorante è la sua stessa ignoranza...

-------------

Buona giornata.

Modificato da - paolop il 25/07/2007 10:51:53

amsorr Bell'argomento questo aperto da Paolo perché getta luce su Montecalvo da un angolo visuale nuovo: quello di un discendente di un nostro compaesano ritornato per rimanere al paese(fortunato lui! Ciao, Gino!). Anch'io avrei voluto far affezzionare i miei familiari cittadini a Montecalvo. Ci son riuscito soltanto in parte e, vi dirò, a volte il loro scarso entusiasmo delle volte mi fa dubitare della fondatezza del mio attaccamento al luogo natio.
Tutto bene in quello che dice Paolo, ma vogliamo proprio concentrarci soltanto sugli aspetti positivi del nostro paese? Scriveremmo purtroppo soltanto dei "dépliants" turistici e sapete che quelli li leggono in pochi prendendoli sul serio.
Bisognerebbe secondo me partire sempre da analisi che mettano in luce le potenzialità positive, fare delle ipotesi su come svilupparle e poi, nagari, accapigliarsi sui modi in cui costruire progetti facilmente realizzabili.
Le potenzialità del nostro paese appaiono chiare, purtroppo, soltanto a chi vive fuori e deve sempre vedere che altri, in altri posti, partendo da basi addirittura inferiori alle nostre realizzano cose che tornano poi in pro di tutta la comunità. (Per esempio, cari Avv. e Corvino, sui calanchi intorno a Bologna, perfettamente uguali a quelli di Montecalvo, stanno realizzando bellissimi e frequentatissimi agriturismo e uno di questi posti si chiama proprio Montecalvo!).
Questo è ciò che in sintesi cercano di dire coloro che criticano gli aspetti negativi di Montecalvo. Perché di aspetti negativi ve ne sono, o no?
Io comunque sto per sbarcare per un mese con la famiglia a Montecalvo. Sarebbe bello che alcuni partecipanti raccogliticci del Forum si incontrassero da qualche parte. Per una pizza e chiacchire a ruota libera. Gli americani usano un'espressione una volta tanto utile tra le tante che usiamo soltanto per scimmiottrali: il "brain storming" ("tempesta di cervelli"). Facciamo una cosa così e magari dal turbinio delle nostre chiacchiere potrebbe saltar fuori qualche idea buona per il paese nostro che ora io chiamo il "posto dei bei tramonti".
Ciao e buona estate a tutti,
Mario Sorrentino

paolop Ciao amsorr.
Sarei molto felice che durante la settimana di ferragosto ci incontrassimo, per chi vuole e può, davanti ad un piatto di cicatielli o una pizza per gettare sul tavolo delle idee che si potrebbero portare avanti, ognuno mettendo in tavola le carte che dispone.
Idee per cercare di avviare qualche progetto che porti un pò di notorietà e movimento al paese o quantomeno a far sentire più vicini i paesani sparsi nel mondo.
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Le cose che a Montecalvo e nel mondo non vanno sono tante...ma piangersi addosso o imprecare o accusare non è affatto sufficiente a modificare le cose.

E nemmeno aspettare che altri ci risolvino i nostri problemi.
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Montecalvo non è Roma (meno male!) nè Ariano ma sicuramente non si trova nell'età della caverna!

Le strade rotte stanno ovunque, non solo tra Montecalvo ed Ariano, gli scandali idem, la droga pure. Però il nostro paese, e qui insisto, ha qualcosa che pochi altri posti al mondo hanno...

...questo qualcosa và valorizzato, il più possibile. Ovviamente anche cercando finanziamenti della Regione o della provincia o del Comune.

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Come è possibile non desiderare di tornare nei posti dove uno è nato, è stato da bambino o da adolescente?

Colui che rinnega o non desidera tornare alle proprie radici è colui che rinnega se stesso.

Il ritorno di Ulisse a Itaca dopo la battaglia di Troia è un chiaro esempio di desiderio di ritorno alle proprie origini di cui si parla già da migliaia di anni.

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Tornando al mio esempio, vorrei dire che qui dove vivo, sto bene, ha amici, anche parenti, tutto e più di tutto.

La nostalgia di Montecalvo o Saudade come dicono i Brasiliani non credo sia solo un mio sentimento...


il giusto Paolo. P pur comprendendo il tuo entusiasmo e la tua affezione a Montecalvo, sarei più cauto nel sostienere che "chi vuole lavorare può farlo qui e non necessariamente deve spostarsi altrove".
Ebbene caro P. o tu sai di risorse nascoste che noi non conosciamo e che potrebbero essere facilmente utilizzate fino a farne vere e proprie occupazioni o tu consideri coloro i quali si allontanano per cercare lavoro persone insensate accomunate da un senso di repulsione nei confronti della propria terra e della propria famiglia.
Poichè sono certo che non è quest'ultimo il tuo pensiero prevalente mi auguro che tu possa quanto prima elencarci, seppur sinteticamente, quali attività meriterebbero una maggior considerazione.
Vedi caro P., parlare di satelliti, cavi,internet, commercio on line non certamente risolve il problema!!
Forse siamo degli sprovveduti o forse non riusciamo a cogliere quello che tu, con grandi approfondimenti, riesci a leggere.
Ebbene aiutaci tu!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao e grazie


avvbell Rilancio l'idea proposta da Mario per un conciliabolo estivo in vista di eventuali progetti da realizzare. Do la mia disponibilità dal 18 Agosto in poi (sarebbe il caso di sentire anche Angelo, Francesco, Michele, Antonio Pappano, Michele Cristino e chiunque altro si dica interessato). Propongo anche di prendere in considerazione l'idea di investire del nostro per la realizzazione di una concertanda iniziativa. Vuoi vedere che parlando parlando ne nasce qualcosa di buono!?
Per il Giusto: le iniziative che Paolo indicava nel suo post non mi sembravano tanto strampalate, visto che altrove hanno fatto la fortuna di molti giovani. E poi vanno viste quantomeno nell'ottica di dare una sferzata all'immobilismo diffuso che attanaglia il nostro piccolo ambiente. Sempre meglio che rimanere ad aspettare la sovvenzione di turno.
Un abbraccio.


Giuseppe Bellaroba.

Modificato da - avvbell il 25/07/2007 15:45:14

glassa Ho scoperto questo forum solo da qualche giorno e non vi nascondo che ho fatto una full immersion per aggiornarmi su Montecalvo.
Anch’io sono un montecalvese nel mondo che vive in una città del nord, da oltre venti anni, e da oltre un decennio mi sono eclissato da Montecalvo.

Cercando delle notizie stampa su internet, mi sono imbattuto su Irpinianews e leggendo delle notizie su Montecalvo mi è affiorata un po’ di nostalgia.

Ho effettuato un po’ di ricerche su Montecalvo e mi sono imbattuto in questo forum.

Non vi nascondo che mi sono commosso nel leggere le vostre opinioni su alcuni argomenti “di sempre”, quelli di cui si parlava già quando ero ragazzo.

Devo desumere che tutto è immutato? Non ci credo; il solo parlarne è già qualcosa.

Ciao a tutti, grazie a chi ha concretizzato questo forum e a tutti voi che lo avete mantenuto attivo.


avvbell Grazie a te. Certo che se tutte queste menti e queste potenzialità fossero rimaste indigene oggi saremmo una potenza! Un vero rammarico.

Giuseppe Bellaroba.

1953 Forse,per onestà intellettuale, andrebbe detto anche che la gente non si fida più di fare affari sul WEB:è cronaca quotidiana sulle bufalate che si porta a casa la gente ordinando materiale su Internet, e va già bene se ti porti a casa solo la bufalata, quando non addirittura, se osi pagare con carta di credito, rischi che ti svuotano il Conto corrente o ti clonano la carta!!
E' questo il problema altro che risorsa da sfrutttare commercialmente : Internet va bene se devi fare ricerche finalizzate all'informazione che ad ogni modo va presa per quella che è:insicura!! ma per fare affari è sconsigliato,gli unici che fanno affari sono gli imbroglioni!!
Perciò una cosa è fantasticare altra cosa è la realtà;
Però non vorrei ripetermi invano,non capisco come mai coloro i quali hanno tutte queste belle idee, che qui propongono come la panacea alla disoccupazione, sono andati fuori dal paese a cercare lavoro? se qualcuno è in grado di dare una risposta sensata e ragionevole è gradita.
Anche il tavolo di lavoro propositivo avanzato pocanzi sembra di capire che gli invitati sono tutti emigrati dal paesello per cercare lavoro;
c'è qialcosa che mi sfugge o state giocando con la vostra intelligenza.
saluti,


1953

gerry Ciao ragazzi, chi scrive non ha la pretesa di insegnare niente a nessuno ma vuole dare soltanto il suo modesto contributo di vita vissuta… “dal paese natio ad una città del nord”, o riflessioni come li chiama l’amico paolop che non ricordo ma che certamente conosco.
Sono quasi sessantenne e dopo il terremoto del ’62 non c’era veramente niente a Montecalvo ma ci piaceva il calcio, abbiamo sistemato il campo alle Fontanelle portando sulle spalle pali e traverse che abbiamo trovato sul Castello, una grande società professionistica mi ha spedito personalmente le magliette, non avevamo una sede e le riunioni le facevamo in Pineta, poi abbiamo trovato un locale alla Casalonga e abbiamo fondato un Club, anche se per pagare l’affitto i soldi qualche mese me li tirati fuori i miei, contadini… non ricchi. La storia se qualcuno un giorno la scriverà, racconterà di quel modo quasi pionieristico di fare aggregazione e l’evoluzione che poi il calcio ha avuto in paese. Credo che tanti miei coetanei ricorderanno volentieri quei momenti ma soprattutto l’esperienza, la palestra di vita e l’insegnamento dell’arte di arrangiarsi… e siamo venuti su tutti bene anche se fumavamo una sigaretta in due o tre. Negli anni ’70 decisi anche di prendermi cura dei bambini e organizzai una scuola calcio… adesso tutti lo fanno. Volete sapere come l’ambiente ha saputo dirmi grazie quando ho deciso di provare a fare l’allenatore in un paese vicino? La sera che ho comunicato la notizia ricordo che c’è stato un momento di sbigottimento ad un certo punto prende la parola una persona e dice: “che problema c’è l’allenatore a Montecalvo lo faccio io”. Ragazziiiii??? Questo è Montecalvo!!!
Da 32 anni vivo al nord in una bellissima e carissima città, scelta di vita? No necessità di dare un senso alla propria esistenza, dignità di vivere senza più pesare sulla famiglia e senza aspettare la nonna che prende la pensione! Saudade? I primi momenti sono stati terribili eravamo i terroni e come tali trattati, per fortuna che dopo sono arrivati gli extracomunitari e allora si è alleggerita la tensione su di noi! Sapete quante volte sono stato tentato di fare la valigia e tornare indietro? Sarebbe stata la peggiore delle sconfitte. Mio padre ha fatto l’emigrante per 14 anni per farmi studiare e quando lui è tornato io sono partito. Nel ’73 mi viene data una supplenza da un Istituto di Avellino con regolare graduatoria, sapete cosa mi ha detto un cretino una sera al bar giù al piano? “il partito ha sistemato anche te”! Ragazziiiii??? Questo è Montecalvo!!!
Con tanti anni passati sui banchi di scuola uno deve sentirsi dire che è stato sistemato dal partito… sarà successo, succede, succederà… ma ci possono essere anche persone che hanno dignità da vendere e che non barattano niente con la politica!
32 anni al nord di cui 25 da allenatore fino al campionato di Promozione da 7 anni Direttore Sportivo di una Società Sportiva che va per la maggiore… questo per hobby e per gli sfizi! Per vivere lavoro, lavoro al quale ho sottratto un’oretta di tempo per portare il mio contributo spero senza peccare di presunzione.
Ragazzi sveglia, la vita al paese è comoda, ma se aspettate il “panariello” dovete sapere che ormai è vuoto! Un caro e affettuoso saluto a tutti… Gerry


avvbell Cosa dovremmo desumere da questa sorta di "apologia dell'emigrazione"? Forse che per trovare una realizzazione umana e professionale dovremmo andare tutti via da Montecalvo? Eppure chi lavora ed opera fattivamente in paese (piccoli professionisti, impiegati etc.) sta di lusso, anche perchè come diceva Paolo, 1.000 euro qui valgono 3.000 e, aggiungo io, 5.000 valgono 20.000!).
In realtà stiamo semplicemente spremendoci le meningi per trovare una chiave d'arresto all'emorragia di menti di cui voi siete la prova lampante.

P.S.: Gli invitati al conciliabolo non sono affatto tutti emigrati da Montecalvo (Francesco, Angelo, Michele Aucelli ed il sottoscritto, ad esempio, operano in paese, in ogni caso l'invito era esteso a tutti, come si può leggere) e lo scopo della iniziativa è quello di estendere agli altri la fortuna di rimanere a casa fattivamente, senza attendere "il panariello" , come dice Gerry.
A presto.

Giuseppe Bellaroba.

paolop
quote:

Ebbene caro P. o tu sai di risorse nascoste che noi non conosciamo e che potrebbero essere facilmente utilizzate fino a farne vere e proprie occupazioni


Nessuna risorsa nascosta. Solo quello che ho detto sopra. Prego di rileggere con più calma.
quote:

o tu consideri coloro i quali si allontanano per cercare lavoro persone insensate accomunate da un senso di repulsione nei confronti della propria terra e della propria famiglia.

Non ho assolutamente detto questo.

Ho solo presentato delle idee e punti di vista per chi vuole o è costretto a rimanere a Montecalvo.

quote:

Poichè sono certo che non è quest'ultimo il tuo pensiero prevalente mi auguro che tu possa quanto prima elencarci, seppur sinteticamente, quali attività meriterebbero una maggior considerazione.

Le ho elencate sopra...basta leggere...

quote:

Ebbene aiutaci tu!!!!!!!!!!!!!!!!

Come battuta la accetto...come polemica no.

mari85 Effettivamente i lavori con il web non risolvono affatto il problema...A me ad esempio capita,quando serve, di iniviare traduzioni online,ma se avessi una famiglia,per quello che percepisco,non riuscirei a camparla nemmeno per una settimana!Non è molto corretto parlare di superficialità,non spariamo a zero sulle nuove generazioni,a volte si parla di loro con stereotipi.conosco giovani riflessivi e volenterosi che veramente non riescono a trovare nulla,manco un lavoro nero o precario(su questo problema si dovrebbe aprire un'altra discussione)e che sono costretti a chiedere la pagnotta ancora ai genitori!Montecalvo offirà pure qualcosa,ma non sarà mai parte del triangolo industriale(cè una differenza abissale!). Quanto agli affitti nelle grandi città,sono dell'idea che non necessariamente bisogna trasferirsi a Roma o Milano,tante cittadine a misura d'uomo offrono lavoro e vita economicamente conducibile; e poi il mestiere dove lo si trova lì ci si stabilisce,fosse anche la Punta delle Formiche giù a Ragusa.Sono però anche dell'idea che se uno ha un sogno e immagina il suo futuro in un certo modo,deve pur fare di tutto per inseguirlo, e per sentirsi finalmente realizzato.

MaRi

paolop
quote:
Forse,per onestà intellettuale, andrebbe detto anche che la gente non si fida più di fare affari sul WEB:

Completamente falso. Gli aquisti sul web crescono sempre più.
I più famosi e usati siti al mondo sono ebay, amazon, itunes e simili, che hanno dei fatturati da paura.
Google sta iniziando a far paura all'uomo più ricco del mondo...internet sta diventando sempre più una rete commerciale.

quote:

è cronaca quotidiana sulle bufalate che si porta a casa la gente ordinando materiale su Internet,

le bufalate ci sono nella vita reale come su quella virtuale.

quote:

e va già bene se ti porti a casa solo la bufalata, quando non addirittura, se osi pagare con carta di credito, rischi che ti svuotano il Conto corrente o ti clonano la carta!!

Sono circa due anni che uso carta di credito, conto online e acquisto su internet.
Mai nessuna sola, almeno finora. Ho acquistato decine e decine di prodotti,anche dall'estero. Tutto ok.

Certo se uno è ignaro e sprovveduto nel cadere in trappole di phishing, la colpa è della sua ignoranza.

Cosa vuol dire clonare una carta? si parla senza neanche sapere di cosa si parla, solo per sentito dire o vece di popolo.

Ripeto, come nella vita reale bisogna sapere a chi si sta dando gli estremi della propria carta di credito.

Inoltre, ormai c'è il boom delle carte prepagate che pongono in un eventuale rischio (nullo se si usa un minimo di accortezza) somme minime (quelle ricaricate). Inoltre spesso si può pagare via bonifico online o in contrassegno o in altri modi ormai ultra sicuri.

Anche io tre anni fa avevo paura ad aquistare. Ora cerco prima un prodotto su internet (certo non il pane o il latte) e poi nei negozi.

Internet offre la possibilità di risparmiare su prodotti nuovi ed usati parcchio...Offre la possibilità di poter comprare e scegliere con calma tutti i prodotti a qualunque ora. E' un argomento lungo....

quote:

E' questo il problema altro che risorsa da sfrutttare commercialmente : Internet va bene se devi fare ricerche finalizzate all'informazione che ad ogni modo va presa per quella che è:insicura!! ma per fare affari è sconsigliato,gli unici che fanno affari sono gli imbroglioni!!

Mah! Queste sono affermazioni di chi non conosce nulla di Internet.

Ci sono migliaia di aziende oneste (che potrebbero querelare la persona che ha affermato questo) che operano su internet in Italia e credo milioni nel mondo.

Praticamente ogni azienda ha un sito internet con funzionalità commerciali.

Ah,Ah,Ah.... secondo questa persona sono tutti imbroglioni. Ogni azienda: microsoft,google,apple,fiat,benetton,rai,mediaset,lavazza,e cosi via all'infinito o quasi...

Ah,ah,ah...

quote:

Perciò una cosa è fantasticare altra cosa è la realtà;

Il peggior errore che Uno possa fare è credere che la propria realtà sia la Realtà...

quote:

Però non vorrei ripetermi invano,non capisco come mai coloro i quali hanno tutte queste belle idee, che qui propongono come la panacea alla disoccupazione,

Nessuna panacea.
Nessuna pontificatura (ah,ah,ah...)
Solo riflessioni di una realtà ignorata da molti.

C'è chi sale su un treno alla stazione, chi quando sta per partire e chi ahimè lo perde...


Modificato da - paolop il 25/07/2007 19:16:10

RESET fa piacere sentire parlare persone che son andate via e che ce l'hanno fatta a "dare un senso " alla propria vita.Credo che per il forum sia utile queste riflessioni per due motivi soprattutto:
1)permette a tutti noi che siamo ancora nel paese di avere la possibilita' di scambiare opinioni con persone che vivono altre realta',se vogliamo "piu' moderne" e quindi aggiornarci di conseguenza;
2)sempre a noi che siamo in paese permette di scambiare opinioni pur nn avendo un luogo adatto in paese e pur magari avendo orari di lavoro diversi l'uno dall'altro.

Nn voglio entrare in polemica con nessuno,pero' credo di poter dire che la vera grande sfida per noi paesani e' lavorare tutti nel paese,farlo crescere e sviluppare.Certo molti diranno che e' quasi impossibile lavorare in paese per la scarsita' che esso offre come infrastrutture e altro,pero' e' anche vero che finora questa situazione si e' protratta sia per miopia in politiche di sviluppo delle varie amministrazioni sia(e lo ritengo piu' importante)perche' nn c'e' mai stato una unita' di intenti da parte della intera comunita' per trovare una soluzione a un problema difficile.Tanto e' vero che quelle persone volenterose e piene di idee,messe in minoranza,nn hanno fatto altro che andarsene....
Nn voglio star qui a far politica:son un ragazzo che studia Ing.informatica,forse se Dio vuole a fine anno mi laureo,ma vorrei anche io cercare di dare un contributo alla comunita'....
Io dico che se vogliamo far qualcosa,prima ne dobbiamo parlare,confrontarci,buttare giu' qualche idea e poi per nn far rimanere tutto UN FUMO,dobbiamo convincere anche gli altri a partecipare:solo cosi',con l'unione di tutti,si fara' qualcosa,indipendentemente dalle amministrazioni di turno.
E' la cultura che deve cambiare in paese,quella per la quale se uno ce la fa lo si guarda con invidia e a volte con diprezzo e nn come una persona da cui prendere esempio.Utopia?Se si vuole cambiare l'andazzo si deve essere un po' pazzi e un po' sognatori

Filippo

paolop
quote:
Io dico che se vogliamo far qualcosa,prima ne dobbiamo parlare,confrontarci,buttare giu' qualche idea e poi per nn far rimanere tutto UN FUMO,dobbiamo convincere anche gli altri a partecipare:solo cosi',con l'unione di tutti,si fara' qualcosa,indipendentemente dalle amministrazioni di turno.

Ci sono innumerevoli casi nella storia contemporanea di ragazzi armati di PASSIONE che hanno fatto sfracelli nel mondo.
Nel campo della musica, del commercio, dell'informatica, della politica...

Persone, spesso ragazzi, che inseguono sogni e passioni, che lottano, e che non aspettano il "posto fisso" dall'alto.

Bill Gates ha cominciato a fare software insieme ad un amico in uno sperduto e sfigato garage negli anni settanta...
Se si cura ogni particolare in una attività, qualunque essa sia, il successo è scontato.

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Radio Ufita è stata ed è, una delle più importanti emittenti dell'irpinia.
(La prima a trasmettere una diretta radiofonica dell'Avellino e la prima in Italia a mandare in diretta una riunione di un consiglio comunale)

L'Oasi di Montecalvo è famosa in tutta Italia.

Avere un santo nato nel proprio paese non è da tutte le comunità.

Sono solo degli esempi di realtà montecalvesi di successo di cui si può emulare il coraggio.
Per non parlare dell' MCM e di molte altre aziende di successo, realizzate da gente mosse da passione e voglia di emergere.
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Montecalvo, secondo me, non deve diventare una comunità che si Auto-mantiene in vita, statica, chiusa nelle sue attività di sopravvivenza primarie.

Dovrebbe "aprirsi" verso l'Italia e l'Europa. Invogliare persone a recarvisi o fisicamente o anche virtualmente.

Questa dinamicità genera commercio, crescita, benessere e valorizzazione del suo patrimonio, di cui molti abitanti sono ignari e di cui molti, fuori dal paese hanno dimenticato le qualità.

Non basta asfaltare le strade che portano al paese e non basta fare arrivare l'adsl per creare sviluppo commerciale.

Come dice RESET, a cui faccio gli auguri per la prossima laurea, occorre creare nel paese, non solo tra i giovani, una coscienza di movimento e apertura verso quello che il mondo attuale può offrire al paese.
Coscienza delle possibilità nuove di lavoro e di comunicazione.

angelo corvino Quello che dice Reset è interessante, a tal proposito vorrei raccontarvi un episodio. Era il 1999, avevo appena lasciato Canale 58 e cercavo di riorganizzarmi le idee sul da farsi. Fu allora che ebbi un incontro con un responsabile della deutsche-bank. Una persona che conoscevo e con la quale, aldilà del ruolo che ricopriva nella banca, mi piaceva confrontarmi sui progetti e sulle idee. Fu lui a farmi capire una cosa fondamentale nell'universo economico attuale: chi ha un'idea deve portarla avanti andando dritto per la sua strada. Nel salotto di casa sua, pieno di opere d'arte di pregio, mi diede un consiglio per il quale lo ringrazierò sempre. "Non commettete lo stesso errore che commettemmo noi da giovani - mi disse - cioè quello di avere delle idee e cercare di farle condividere a tutti, fu il motivo del nostro fallimento".
Ragazzi!, per quanto mi riguarda il tempo delle chiacchierate amene è trascorso da tempo. Sono ormai quasi otto anni che lavoro nel campo dell'informazione e della produzioni multimediali con una partita iva registrata. E vi assicuro che tutto è, tranne che facile, sopratutto in un contesto che non era recettivo quando ho iniziato. Adesso forse qualcuno ha l'idea di a che cosa serva un sito web ma nel '99 si contavano sulle dita di una mano. Oggi per noi si aprono prospettive produttive anche all'estero, e questo ci fa guardare al futuro in modo speranzoso, ma non è finita e non è detto che sia fatta. Dopo 8 anni di lotte, forse siamo arrivati al dunque. Si Paolo è vero che esistono altri tipi di tecnologia di connessione ma noi non siamo utenti "normali". Secondo i nostri progetti operativi, il traffico a banda larga che offre un contratto 3G (per altro scarsamente coperto a Montecalvo) in un mese lo esauriremmo forse in un giorno. Noi avremo la necessità di "spostare" migliaia di megabyte al giorno. Le connessioni satellitari hanno condizioni economiche simili a quelle del 3G, a meno che non ci si sposti su contratti full che però hanno dei costi esorbitanti. Utilizando uno di quei cotratti hanno realizzato la rete wireless a Casalbore: affittando ad alcune migliaia di euro al mese una banda satellitare di 2 megabit al secondo e ripartendola tra le utenze cittadine tramite una rete locale estesa realizzata con antenne wireless di bassa portata. Così hanno ottenuto una mediocre ADSL, quando funziona, che è oro per un posto dove le informazioni viaggiano, per chi è fortunato, a 64 kilobit al secondo.
Vorrei dare l'idea di quanto siamo arretrati a Montecalvo su questo piano. Un utente medio italiano ha a disposizione una linea ADSL da 6 mega bit al secondo che rapportati in kilobit sono 6144. Chi, invece, ha tecnologie con tutto il percorso in fibra ottica ha a disposizione anche 20 megabit di banda che sono 20480 kilobit. Siamo su un rapporto di 64 a 20480, pari a 1 a 320. Per fare il paragone con le automobili è come se una Ferrari da Formula 1 su un rettilineo al massimo della velocità fosse in gara con un pedone che cammina a passo lento. Purtroppo, allo stato attuale, la soluzione a fibra ottica è ancora quella più conveniente. Un'altra cosa di cui Montecalvo necessita è quella di abbandonare l'idea che l'imprendoitoria sia una frangia della politica. Non credo che Bill Gates si sia preoccupato di convincere tutti i suoi paesani che i computer sarebbero stati il futuro dell'economia prima di fondare la Microsoft. Allora dico: chi ha voglia di fare ed ha idee che faccia!
Chi ha idee, e voglia di fare si presenti, crei partnership e collaborazioni. Ad esempio, io cerco da tempo qualcuno che abbia voglia di impegnarsi nel mondo del web design, dell'editing video, della grafica. Purtroppo in alcuni anni a Montecalvo non mi si è mai presentato uno che abbia voglia di imparare. A 14 anni mi presentai da uno che realizzava filmati di matrimoni perché mi interessava imparare ad usare una telecamera professionale e le apparecchiature di editing. Questo per dire: dove sono i ragazzi che hanno voglia di usare le tecnologie del web?

Modificato da - angelo corvino il 25/07/2007 20:15:46

paolop
quote:
Ad esempio, io cerco da tempo qualcuno che abbia voglia di impegnarsi nel mondo del web design, dell'editing video, della grafica. Purtroppo in alcuni anni a Montecalvo non mi si è mai presentato uno che abbia voglia di imparare. A 14 anni mi presentai da uno che realizzava filmati di matrimoni perché mi interessava imparare ad usare una telecamera professionale e le apparecchiature di editing. Questo per dire: dove sono i ragazzi che hanno voglia di usare le tecnologie del web?

E' proprio quello che dico pure io.
La passione sposta le montagne.

Per qunto riguarda l'adsl occorre fare delle precisazioni. Si credo, così superficialmente, che anche se stanno lentamente scendendo i prezzi delle connessioni wireless sono ancora alti e non popolari.

Tuttavia, caro Angelo, i 4 o 6 meagabit dichiarati dai grossi provider italiani sono solo degli specchi per le allodole. Almeno per la mia esperienza.
Pensa, per esempio che nonostante pago una connessione a 4,5 Mbit da circa un mese e mezzo, a causa di problemi tecnici della mia centralina di zona, la velocità è di circa 56K, cioè praticamete analogica.

Anche io la penso come te: se uno vede che un qualcosa funziona, si deve gettare a capofitto in quella cosa, anche se comporta anni di sacrificio.

Permettimi di dirti però che per lavorare nel web non occorrono, sempre,a mega e mega di banda a disposizione.
Una pagina web è di pochi kb. (Basterebbe un bel Megabit ma effettivo per fare tutto)

Ovviamente se si vuole fare un upload o download di un video, beh le cose cambiano...e devo dire che i video sono il presente e soprattutto il futuro del web, come anche i sistemi wireless soprattutto cellulari (smartphone, pda e notebook).


angelo corvino Ecco, diciamo che siamo nel nostro campo di applicazione. La mia azienda è in grado di produrre contenuti digitali televisivi dal '99. Non avevamo le sedie in ufficio ma avevamo attrezzature che fossero in grado di produrre i contenuti. Faccio una precisazione, decidere di investire sulla tecnologia è stata una scelta precisa. Sapevamo benissimo del gap infrastrutturale ma era necessario avere a disposizione gli strumenti per acquisire le necessarie conoscenze teniche. Da allora ci battiamo per essere messi nelle condizioni di poter competere. E poi si dice che i cittadini italiani sono tutti uguali!

angelo corvino Pensa che siamo pure pronti per il full HD.

paolop Tanto per andare un po più al concreto ecco quale potrebbe essere un piccolo progetto che una coppia di ragazzi o non di Montecalvo potrebbero avviare:

1) Apertura Partita Iva e iscrizione camera di commercio

2) Ricerca fornitori e prodotti tipici alimentari e non di Montecalvo.

3) Realizzazione sito e-commerce per la vendita in Italia e nel mondo (prodotti che non scadono in fretta)

4) Promozione del sito in modo da trovare clienti, tramite annunci, cmapagne sui motori di ricerca, seo, pubblicità, parole chiave...

5) Una persona si occupa della fornitura logistica (magazzino, fornitori,spedizioni,contabilità)

6) Un'altra che si dedica quasi esclusivamente alla promozione e manutenzione del sito, ovviamente realizzato in italiano ed inglese almeno.

Il punto cruciale del diagramma sono i clienti.
Ci sono modi quasi matematici di trovarli su Internet (conversione delle visualizzazioni di una determinta pubblicità)

Il costo per la pubblicità su Internet è esiguo...
Molta promozione è completamente gratuita, richiede solo tempo...

Non occorrono grossi investimenti, solo tempo, pazienza e soprattutto passione.

1953 Sembra che si stiano creando schieramenti contrapposti naturali anche di natura emotiva,(non è la prima volta che succede in questo forum)e movimenti di pensiero avversi.
Bene ,non è una novità questa anzi è stimolante ed giusto che sia così:le idee diverse stimolano altre idee e così via sino a convergere, si spera ,in un'idea condivisa che concretizzi qualcosa, altrimenti si teorizza e disquisisce per il solo gusto di farlo.

Si parlava di schieramenti e ciò è sotto gli acchi di tutti:ci sono i soliti "ragazzi del muretto" che formano "muro" rispetto alle idee del gruppetto medesimo,e guai chi osa contraddirli...auspichiamo siano coloro i quali risolveranno gli annosi problemi del paesello;Poi ci sono gli schieramenti tra indigeni ed emigrati i quali invece di far tesoro delle informazioni ed esperienze reciproche si affannano ad ostentare ognuno le proprie cose perdendo di vista l'obbiettivo comune:un arrichimento reciproco finalizzato alla soluzione,per quanto possibile,dei problemi.
E' proprio questa purtroppo la realtà che trapela tra i partecipanti di questo forum.
Detto questo,per ricondurmi al chiacchiericcio dei post precedenti,quant'anche ci fosse lo strumento(Internet)sarebbe interessante capire che cosa potrebbe vendere montecalvo attraverso questo mezzo,e se ci fosse questa merce,perchè coloro i quali stanno dimostrando di essere degli ingegnieri di Internet,non approfittano di tale opportunità?
saluti,


1953

Modificato da - 1953 il 26/07/2007 09:19:12

avvbell Io l'unica contrapposizione che riesco a vedere è quella tra chi si affanna di trovare un progetto realizzabile (e che possa costituire un punto di partenza per il rilancio del paese) e chi tenta di raffreddare gli incipienti entusiasmi di chi ancora crede in una rinascita.
Caro Paolo, avrai sicuramente letto nei mesi scorsi che l'idea del sito web di vendita dei prodotti locali è già stata esaminata e valutata. Abbiamo avuto anche qualche incontro al mio studio in cui se ne è discusso: il progetto si è arenato sui punti 5 e 6 da te indicati, vale a dire allorquando si è trattato di individuare "lo zoccolo duro" di giovani del posto (che dovrebbero poi essere i maggiori interessati dalla operazione), atteso che noi tutti al di la della disponibilità alla organizzazione (ed al finanziamento) della iniziativa non possiamo andare per comprensibili impegni professionali e lavorativi. Personalmente sono sempre disponibile a riprendere il discorso, ma serve sempre qualcuno capace sul posto che voglia interessarsi a tempo pieno delle attività materiali (confezionamento della merce,spedizione dei pacchi,etc.), mentre quelle relative ai contatti ed all'approvvigionamento delle materie prime potrebbero anche essere gestite da noi. Rivediamoci e parliamone.
Un saluto a tutti i ragazzi del muretto, e pure a chi si trova al di la del muretto, con espresso invito a scavalcarlo.

P.S.: Di queste iniziative se ne discusse anche con persone che vivono stabilmente fuori (cd.emigranti) come Mario Sorrentino e Michele Cristino, senza che si sia mai creata alcuna contrapposizione tra "stanziali" e "migratori", così come paventato nel precedente post.

Giuseppe Bellaroba.

Modificato da - avvbell il 26/07/2007 09:52:23

paolop
quote:
auspichiamo siano coloro i quali risolveranno gli annosi problemi del paesello;

I problemi del "paesello" sicuramente Non le risolveranno persone negative, che parlano tanto per parlare e soprattutto mostrano un disinteresse per Montecalvo.
Palesano invece interesse solo a distruggere ed ad ostentare una fittizia e pseudo-cultura acquisita in maniera frammentaria,superficiale ed in molti casi per sentito dire, cercando di convincere se stessi ed altri che il proprio pensiero, a volte scollegato dal raziocinio e soprattutto dal buon senso di non salire in cattedra su argomenti a Lui ignoti, sia la Realtà.

quote:

Poi ci sono gli schieramenti tra indigeni ed emigrati i quali invece di far tesoro delle informazioni ed esperienze reciproche si affannano ad ostentare ognuno le proprie cose perdendo di vista l'obbiettivo comune:un arrichimento reciproco finalizzato alla soluzione,per quanto possibile,dei problemi.

Vdi sopra.

quote:

Detto questo,per ricondurmi al chiacchiericcio dei post precedenti,quant'anche ci fosse lo strumento(Internet)sarebbe interessante capire che cosa potrebbe vendere montecalvo attraverso questo mezzo,

Basta SOLO pensare all' OLIO d'oliva per cui Montecalvo non deve invidiare Nessun altro posto al Mondo.

Per non parlare del vino,

per non parlare di prodotti che si conservano facilmente quali pasta fatta in casa, taralli, dolci vari, biscotti.

Per non parlare del prosciutto

e di tanti prodotti alimentari che fanno del nostro paese un tesoro.

Inoltre credo che vi siano anche altri prodotti non alimentari che possano essere venduti nel globo. Adesso non mi viene in mente nulla ma credo che ce ne siano tanti. Comunque i pacchi,ormai, arrivano in altri continenti in pochi giorni. (A volte arrivano prima a Los Angeles che a Milano!)


Ovviamente si potrebbe avviare una attività ecommerce anche solo vendendo Un prodotto (olio per esempio)

quote:

e se ci fosse questa merce,perchè coloro i quali stanno dimostrando di essere degli ingegnieri di Internet,non approfittano di tale opportunità?
saluti,

Ingegnere è RESET ed il fratello di Angelo, Michele che saluto, non chi propone delle idee.

Io personalmente ci penso ogni tanto. Probabilmente tra qualche annno potrei farlo.
Per ora sono molto occupato in altre attività, per cui ho studiato da ragazzo.

paolop
quote:
serve sempre qualcuno capace sul posto che voglia interessarsi a tempo pieno delle attività materiali

Il problema appunto palesato da Angelo e RESET.

Il punto è :

1) Dare delle idee nuove di lavoro?

2) Cercare di pubblicizzare Montecalvo?


Al secondo punto non ci vuole poi tanto (solo la buona volontà, magari anche mia, e del tempo che ora per motivi familiari non ho)

Però credo che il problema sia il primo punto che si porterebbe dietro anche il secondo.

avvbell Per la gestione amministrativa e per il reperimento dei fornitori non penso possano sorgere complicazioni eccessive. Tra di noi ci sono professionisti in grado di risolvere facilmente problematiche di tipo legale-commercialistico, ed i fornitori disponibili ad accettare convenzioni a prezzi calmierati ce ne sono in abbondanza (naturalmente vanno contattati, ma anche questo possiamo fare noi): ultimamente sono stati aperti, anche con i contribut statali, pastifici, panifici, agriturismi etc...
Ma poi chi sta tutto il giorno vicino al pc a gestire il sito e le commesse? Chi impacchetta il materiale? Chi lo consegna al corriere? Ci vuole del personale che fa solo quello. Naturalmente adeguatamente remunerato.

Giuseppe Bellaroba.

1953 Bene,ciò non può che rallegrarmi...approfitterò anch'io per ordinare(su Internet) e rigustare il pane montecalvese e il buon olio di oliva.
Fate saper quando parte l'iniziativa.

PS: voglio ringraziare l'amico Paolop per la delicatezza proverbiale che lo contraddistingue nell'attribuire titoli e qualifiche ad onorem.
E' strano che non abbia ancora proposto la censura e la cancellazione del sottoscritto da quasto Forum.....ma diamo tempo al tempo..
saluti,

1953

paolop
quote:
Ma poi chi sta tutto il giorno vicino al pc a gestire il sito e le commesse? Chi impacchetta il materiale? Chi lo consegna al corriere? Ci vuole del personale che fa solo quello. Naturalmente adeguatamente remunerato.

Ma scusa Giuseppe, perchè il Comune non lancia un piccolo concorso per 4 o cinque persone massimo a cui si fa fare un corso su queste cose (ecommerce, sitiweb, promozione web, nozioni e tecniche dirette alla vendita specifica dei prodotti...) e poi si lanci il tutto?

Che diamine mica occorrono milioni di euro...

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Andando ancora più nel particolare e per dimostrare che quello che dico non sono nè fantasie, nè fumo, ne cazzate:

date una occhiata a questo sito:

E' realizzato da uno dei più grandi esperti di seo e web marketing italiani.
E si occupa proprio di prodotti tipici:

http://www.inari.it/

Fatemi sapere

ciao

Modificato da - paolop il 26/07/2007 10:27:20

avvbell Lascia perdere il Comune. Queste cose se vogliamo realizzarle le dobbiamo fare da noi. Vediamoci, lanciamo le basi per costituire una persona giuridica, autofinanziamoci costituendo un fondo adeguato e con esso remuneriamo inizialmente la manovalanza (sperando che successivamente l'iniziativa si autofinanzi).. Facciamo un passo alla volta.
Chi vuol gustare il pane montecalvese potrebbe pure contribuire a realizzare l'iniziativa invece di aspettare il link sul quale cliccare...Certo bisogna crederci, ma al pù cosa può succedere? Che ci giochiamo qualche migliaio di Euro a testa ed una fetta di credibilità? Io sono disposto a rischiare: contiamoci e vediamoci.

Giuseppe Bellaroba.

P.S.: Il sito da te indicato è ottimo. Ben fatto ed accattivante. Noi, ad esempio, potremmo proporre i nostri prodotti sia con un sito tutto nostro sia per il tramite di mediatori come questi. Rimarrebero da valutare gli aspetti economici.

Modificato da - avvbell il 26/07/2007 10:33:07

paolop O si fa un sito indipendente che gestisce le vendite direttamente,

o per esempio, come dici tu, su può aprire un negozio virtuale o più negozi su siti commercialmete potenti come

www.ebay.it o .com

credo ce ne siano anche altri come www.amazon.com

Diciamo che la vendita effettiva può avvenire o sul proprio sito o appoggiandosi su questi colossi.

La promozione che è l'aspetto cruciale del tutto può avvenire o con pubblicità diretta su google (Adwords) pagando un tot a click per una determinata parola chiave (pay per click ) o con campagne di seo, vale a dire search engine optimization (ottimizzazione del sito per arrivare sui primi posti sui motori di ricerca con una determinata parola chiave : ad esempio "comprare olio d'oliva" o "buy italian wine")
Poi vi sono altre tecniche di promozione di un sito o prodotto attraverso blog,video e social community.

Se si apre un negozio su ebay, ad esempio, gli investimenti non sono tanti (come credo anche le vendite all'inizio)

Certo occorre gestire la PIVA con relativi contributi inps (minimali di impresa).
Per il resto si pagano le tasse sul guadagno.

Occorre solo uno che prenda il prodotto (magari all'inizio lo va a comprare direttamente dal fornitore già allertato, senza tenere nessun magazzino) lo impacchetti, vada alla posta e stop.


Gestire un sito su ebay non è complicato credo.

Molto più complesso e lungo è il processo di un sito come quello di inari che gestisce transazioni, ordini, carte di credito e via discorrendo)
Però, appunto lo si può saltare questo processo, avendo si un sito indipendente, ma che mandi a copmprare su un altro sito come ebay, già predisposto in default a gestire quei processi.

PS. Il sito di inari.it è fatto da un ragazzo che ha un negozio di prodotti alimentari e che è un grande esperto di web-marketing.


Modificato da - paolop il 26/07/2007 11:22:36

angelo corvino Paolo sei grande!!!
Dico sul serio, però credo che la tua lontanza da Montecalvo ti abbia fatto perdere il senso dell'arretratezza culturale di questo luogo. Quello che dici è verissimo, condivisibile, sottoscrivibile e quant'altro tu ci voglia mettere, ma il problema vero è la sottocultura di Montecalvo. Esistono anche qui esempi di ragazzi che hanno ottenuto dei risultati. C'è chi ha fatto di un hobby il proprio lavoro commerciando pezzi di ricambio per moto, magari anche pezzi rari. Altri due ragazzi si sono inventati un altro lavoro, acquistano scooter incidentati, li smontano, se non sono recuperabili, e li vendono a pezzi. Altrimenti li aggiustano e li rivendono: Il primo mese hanno guadagnato 70/80 euro al giorno a testa. Adesso hanno già un bel parco veicoli da vendere che sono stati interamente pagati. E veniamo alla vendita di prodotti tipici. Pensa che i produttori sono i primi che non ci credono. Con la mia azienda produco anche siti web attrezzati per l'e.commerce, a Montecalvo non abbiamo ancora un cliente che abbia deciso di vendere on-line, ce li abbiamo in Svizzera, però. Ritornando ai ragazzi che si sono inventati il lavoro con il web, si ritrovano a scontrarsi con una mentalità da uomini primitivi. Si scontrano con i genitori nelle cui abitazioni vivono ancora che gli dicono di cercarsi il posto fisso e di non credere alle attività in proprio che oggi vanno bene ma domani non si sa. Cosa vuol dire questo? che se quei ragazzi per potenziare la loro piccola impresa dovessero aver bisogno di un finanziamento, anche di modesta entità, non potranno contare sui famigliari. Resterebbero le banche che, però, non investono su idee ma solo in presenza di garanzie concrete, possibilmente immobiliari.

paolop Angelo,
quando molti piccoli imprenditori o ragazzi disoccupati vedranno i risultati di uno o due persone del paese che hanno avuto successo in questo campo (è comunque solo questione di tempo, è inevitabile) vedrai come ci sarà la corsa a salire sul treno.

Ora come ora è comprensibile la paura e l'ignoranza vesro ciò che non si vede, non si tocca e non si conosce blocca qualsiasi iniziativa.

Per non parlare poi di altri settori come la musica,l'intrattenimento, e l'informatica più stretta.

Quanto occorrerà affinchè parecchie aziende di Montecalvo e soprattutto giovani iniziaranno a lavorare dal paese stesso tramite internet? 5 anni? 10 anni?

Per ora, mi sembra, tu sei un portabandiera, insieme a luppino ed irpino.it

angelo corvino Paolo,
quello che dici è fuori di dubbio. Alrimenti non avremmo investito denaro e sopratutto tempo prezioso, i migliori anni della nostra vita, per inseguire quell'obiettivo. In quello che si fa, aldilà del necessario denaro, bisogna pur crederci! D'altra parte è importante che ci sia un gruppo di aziende capaci di fornire servizi di ottima qualità nel momento in cui si aprirà il mercato. Credo che questo non dovrebbe mancare, abbiamo ottime partnership con gruppi di giovani davvero bravi, pochissimi montecalvesi e molti di fuori, che migliorano continuamente. Qualcuno si è anche perso per strada, grazie al tipico comportamento di paese legato alla "furbizia" spicciola che spesso denota l'incapacità del furbetto di guardare al di là del proprio naso. Altre invece si sono diversificate, uno di noi si è trasferito a Milano per ragioni personali e anche lì stiamo lavorando per mettere su una struttura produttiva e commerciale legata ad un campo specifico. D'altra parte Milano è ancora uno dei centri nevralgici nel settore della comunicazione ed in questo momento dovrebbe essere ancora conveniente averci un punto di rappresentanza.

Modificato da - angelo corvino il 26/07/2007 14:46:40

angelo corvino E' importantisssimo che esistano Luppino.it ed Irpino.it. D'altra parte, per certi versi, loro rappresentano la continuazione e l'evoluzione di un percorso che all'inizio tracciammo noi. Nel 2000 siamo stati i primi a fare informazione locale sul web quando lanciammo l'esperimento con il sito www.samniumprojects.com che poi è diventato il nostro sito aziendale, ora in rifacimento. Fu con quel sito che trovammo le collaborazioni con i primi quotidiani con i quali abbiamo ancora partnership e contratti di fornitura. Anche lì si è trattato di una scommessa. Seguimmo, praticamente in tempo reale, la vita di una piccola comunità raccontandola con i criteri del giornalismo. Spero che quella sia stata per chi l'ha vissuta una buona scuola di giornalismo in un segmento decisamente innovativo dove, di fatto, non c'era una "esprienza pregressa". Siamo stati tra quelli che hanno contribuito alla nascita dell'informazione sul web, sostenendo fin dal principio la tesi del nuovo mass media. Nel 2001 abbiamo seguito la campagna elettorale per le amministrative con contenuti alfabetici ma anche con la messa in rete dei comizi e delle interviste. Caso, forse primo in Italia se non in Europa, comunque sicuramente tra i primi. Anche quella era una sfida. Nello stesso periodo abbiamo pubblicato i primi contenuti sperimentali audiovisivi. Il concetto rimaneva sempre lo stesso: la TV da sfogliare. Non più il media sequenziale della Televisone ne quello squisitamente alfabetico del giornale cartaceo, ma una sorta di fusione o, se vogliamo, evoluzione. Si leggono i titoli come sul quotidiano o in una rivista, si clicca e si vede il contenuto audiovisivo o si sente quello sonoro. Cose che oggi sembrano ormai scontate ma che allora non lo erano affatto, sopratutto se a farlo erano un gruppetto di giovani che vivono sul cocuzzolo di un arretrato paesino del sud d'Italia. Restava ancora il problema dell'assenza di interattività che è l'altra grande opportunità d'innovazione offerta dalle tecnologie di internet. Infatti uno dei "limiti" dell'informazione tradizionale è quella di essere per forza di cose "centralizzata". Questo per via delle strutture produttive dei TG e dei giornali nazionali e locali. Franco lavorò e mise su il forum. Questo forum a volte è uno dei miei strumenti di lavoro. C'è chi usa solo il telefono per le interviste e chi sta sempre per strada a sentire le "voci del popolo". Io amo anche conversare sui forum, più che per fare interviste, a scambiare opinioni e sviluppere idee.


Modificato da - angelo corvino il 26/07/2007 15:13:55

DonnieBrasco Io sarò a montecalvo intorno al 7/8 settembre, e sono d'accordissimo su una idea splendida...io ho usato sempre per i miei locali il pane montecalvese da un pò non mi viene consegnato più per problemi logistici ma se si potesse realizzare un commercio del genere sarebbe moltom proficuo secondo me...io faccio sempre degustare le nostre specialità nel mio ristorante e la gente ne va pazza...organizziamoci io ci sono ad essere parte integrante di un progetto del genere...

Vi abbraccio tutti...Giuseppe il caro paolo francesco e tutti quanti, il sig. Mario(che saluto con affetto)...e poi venitemi a trovare una volta insieme qua a rimini ne sarei onoroato..è bello rivedere gli amici quandio di è fuori davanti ad un bel bicchiere di vino...

Baci a tutti..adesso vado ad aprire il locale queesti sono giorni di fuoco..

Antonio Pappano

Il Vasco della Romagna

avvbell Mi arrivano anche via telefono ed sms dichiarazioni di disponibilità a portare avanti il discorso imprenditoriale cennato. Troviamo una data che possa andare bene a tutti e vediamoci. Per me può essere anche l'otto settembre. Potremmo vederci nel pomeriggio al mio studio e poi la sera proseguire davanti ad una buona pizza, magari al Ristorante Le Rose dove lavora Francesco. Teniamo i contatti.

Un saluto al caro Antonio Pappano ed un in bocca al lupo per la stagione (anche se non ne ha bisogno).
Giuseppe Bellaroba.

Modificato da - avvbell il 26/07/2007 16:43:31

angelo corvino Giuseppe,
anche a me arrivano telefonate in tal senso. D'accordo per la mangiata e la rimpatriata, ma ritengo che il luogo migliore per continuare a parlare sia proprio questo. Alcuni mi hanno chiamato e mi hanno detto che trovavano interessante quello che si diceva in questo forum. Sarebbe bello se quelle persone si registrassero nel nostro forum e dicessero qui la loro opinione. Mi piacerebbe aprire una piccola parentesi. Spesso quello che tradisce la nostra cultura è un atavico modo di pensare che porta ed essere diffidenti nei confronti del prossimo (tipico dei ceppi etnici isolati). Da questa diffidenza nasce il detto che le società sono un numero dispari inferiore a tre. Spesso quando un gruppo di persone si mette insieme la prima cosa che si pensa è alla "dietrologia", cioè a cosa ci sia dietro ad una posizione assunta ufficialmente (questo avviene spesso anche i politica).
Questa cosa mi fa un po' sorridere e mi fa tenerezza. Questo modo di fare viene immediatamente isolato in realtà culturali diverse e più evolute e finisce male in realtà dove vigono codici d'onore.
Un gruppo di persone decide di dar vita ad una società perché ha interessi comuni da sviluppare attraverso quella istituzione. Nel caso delle società economiche l'interesse può essere anche l'utile da ripartire ma possono esserci anche esempi diversi. Ad esempo un socio decide di entrare in una nuova azienda perché ha necessità dei semilavorati che questa produce, oppure perché ne vuole diventare fornitore. Tanto per fare un esempio, l'ingrsso di Pirelli con Tronchetti Provera in Telecom era finalizzato anche a procurare grosse commesse di fibre ottiche al Gruppo che le produceva. Tutte cose alla luce del sole.
La grande forza delle società di persone dovrebbero essere le esperienze e le consocenze che ogni socio apporta nella costituenda azienda. Come per dire, io da solo sarò bravo a fare le "castagnole" ma non le so vendere. un altro è bravo a vendere e non sa fare le "castagnole". Da soli facciamo la fame entrambi, insieme io costruisco tante "castagnole" e lui le vende tutte, così lavoriamo e viviamo entrambi.
Poi c'è il discorso delle società di capitali basate sul concetto finanziario. Mettiamo insieme i nostri capitali e costruiamo una struttura produttiva che singolarmente non saremmo mai riusciti a costruire e ci mettiamo sul mercato in una posizione dominante, o quanto meno più avanzata, e così otteniamo degli utili maggiori che ci suddividiamo in proporzione agli investimenti.
Bene, qualsiasi discorso si voglia aprire questo deve partire da una base di chiarezza basata sui ruoli che ognuno ha all'interno dell'intrapresa imprenditoriale. Poi per quanto riguarda le idee, quelle ce ne sono da vendere e spero che in questo forum saranno esplicitate tutte, una per una. Tanto per definire le linee di business c'è sempre tempo. In fondo è facile dire cosa si ha intenzione di fare, il difficile è farlo! .

Modificato da - angelo corvino il 26/07/2007 18:27:09

avvbell Perfettamente d'accordo sul fatto che nel forum si debba continuare ad esprimere le proprie idee ma se vogliamo realizzarle dobbiamo vederci di persona, darci delle linee guida, stabilire chi deve fare cosa, raccogliere le adesioni, creare un piccolo fondo comune (alias: mettere mano alla tasca). Queste cose non le possiamo fare sul forum. Possiamo continuare a parlarne (e sono qui per questo) ma ad un certo punto bisogna passare ai fatti. Ed io penso che i tempi siano maturi. Chiunque è interessato all'iniziativa, potrebbe, ad esempio, indicare il periodo nel quale preferirebbe fissare l'incontro. Altrimenti tutto rimarrà nell'alveo di un bel progetto, ma nulla di più.
Un abbraccio.

Giuseppe Bellaroba.

paolop Dovrei essere a Montecalvo nella settimana di ferragosto
(10-22 agosto, sperando che la Varicella alla mia bambina passi presto (@#!*?#@acc@mort#*!!!)

Sul progetto posso offrire la disponibilità alla promozione su internet ed all'ottimizzazione dei siti dedicati. Soprattutto da ottobre in poi.

Stendendo un "brain storming" possiamo cominciare a pensare ai seguenti punti o problematiche:

- Adesione al gruppo
- Ruoli dei membri
- Scelta dei prodotti
- Partita IVA
- Posizione IVA
- Preventivo delle spese
- Contributi inps (impresa - minimo 2.500 euro annui)
- Gestione contabile (iva, irpef, inps,)
- Permessi della ASL per eventuale vendita prodotti alimentari
- Idee per i siti e loro realizzazione
- Descrizione esaustiva ed accurata del prodotto con foto, e parecchio testo sia in Italiano che in Inglese (ideale anche in tedesco, francese e spagnolo)
- Promozione tramite pubblicità a pagamento e non
- Spedizione e vendite (corriere)

Se il progetto ha successo può essere un esempio e suggerimento concreto per altri.

L'unico problema che vedo può essere il tempo disponibile. I fondi che occorrono non sono tanti...

ciao

Modificato da - paolop il 26/07/2007 21:08:36

avvbell Potremmo organizzare una prima riunione per il 18 Agosto ed un'altra per l'otto settembre. Sono d'accordo sulla scaletta da seguire. Dovremo da subito preoccuparci di avere punti di riferimento sul posto e distribuirci gli incarichi. Vedrete che le competenze specifiche non mancheranno. A tale proposito e per approfondire l'argomento da questo momento comincio a scrivere anche sulle email private. A presto.

Giuseppe Bellaroba.

michele Eccomi!!!

Finalmente si va nel concreto. Do la mia piena disponibilità.

Dal 2 Agosto torno definitivamente a Montecalvo.

A presto Michele

paolop Dice Michele:

quote:
Dal 2 Agosto torno definitivamente a Montecalvo.

Auguri!

Credo per te sia un giorno da ricordare!
Avevo avuto una mezza notizia a riguardo.
Un pezzo da 90 che ritorna...


Modificato da - paolop il 27/07/2007 10:58:33

amsorr Mi sembra che le cose stiano evolvendo bene 'sta volta.
Io mi offro di stendere i testi in inglese (spero con l'aiuto di Maria, se potrà).
Ascoltiamo anche i "bastian contrari" perché segnalano ostacoli da superare.
Per il luogo dell'appuntamento preparatorio mi sembra che possa andare il Piano, no?
Intanto qulacuno dell'amministrazione veda un po' come aggiustare questa macchinetta che altera gli interventi in modo orribile: tutti quei quadratini che mangiano lettere e altre cosette che non fanno capire niente degli scritti.
Ciao,
Mario S.

Modificato da - amsorr il 27/07/2007 11:30:27

paolop
quote:
Intanto qulacuno dell'amministrazione veda un po' come aggiustare questa macchinetta che altera gli interventi in modo orribile: tutti quei quadratini che mangiano lettere e altre cosette che non fanno capire niente degli scritti.

Credo che dipende dalla codifica del browser:

prova sul Browser (Internet Explorer o Firefox) ad andare sul menu "vista" o "view " ed alla voce "codifica carattere" indica "codifica occidentale" (iso-8859).

Al 99% dipende da quello. Praticamente non vengono riconosciuti alcuni caratteri accentati o apostrofati tipici della lingua occidentale.

Tuttavia i caratteri già sbagliati li devi correggere manualmente.

fammi sapere.

Modificato da - paolop il 27/07/2007 11:55:25

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