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Scrivi Un Messaggio Privato amsorr
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154 Messaggi post.
Posted - 30/10/2006 :  17:13:10  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di amsorr  Rispondi con commento
Si scrive Halloween e significa Festa di Tutti i Santi. In origine si incidevano le zucche con una faccia sorridente per segnalare in quella notte che erano ammessi in casa soltanto gli spiritelli buoni (specie di Scazzamarielli). Le cene tra maschi di Montecalvo erano sopravvivenze di riti di passaggio alla maturità peri giovani che in quella notte dovevano dismostrare di sopportare abbondanti bevute e magari andare al buio a fare visita ai morti chissà di che specie di cimiteri.
Ciao

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Scrivi Un Messaggio Privato MC
Utente


Italy
66 Messaggi post.
Posted - 31/10/2006 :  15:25:18  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Io ricordo anche che, a Montecalvo, la mattina dei morti i bambini giravano per le case del quartiere, con un piatto in mano, a chiedere i cosiddetti "cicciuotti". Si trattava di un misto di legumi lessi, sconditi, che venivano regalati ai piccoli dalle massaie che li avevano cotti apposta. La richiesta veniva avanzata in nome dei defunti dicendo: “Cicciuotti, cicciuotti pi l’anima di li muorti…” Era, infatti, in omaggio ai defunti che essi venivano dati, quasi come elemosina a suffragio delle anime purganti.
Poiché il diniego non era accettato di buon grado, qualche buontempone aggiungeva al detto citato: “e si nun mi li buoi dà, tanti figli muorti puozzi fa…”
Cordialmente, Mario CORCETTO


Modificato da - MC il 06/11/2006 21:12:31Vai in cima alla pagina


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Moderatore



154 Messaggi post.
Posted - 31/10/2006 :  19:05:23  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di amsorr  Rispondi con commento
Aggiungo che la cena tra maschi era molto probabilmente una sopravvivenza del rito di iniziazione dei giovani guerrieri sanniti durante il quale ai giovani venivano comunicate da parte degli anziani informazioni segrete sulla vita e sulla morte e i giovani dovevano affrontare dure prove di virilià e coraggio.
Spero che altri vogliano aggiungere altre informazioni alle mie e a quelle dell'amico che riferisce sulle offerte fatte casa per casa dai bambini di una volta.
Ciao, Mario Sorrentino

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Scrivi Un Messaggio Privato amsorr
Moderatore



154 Messaggi post.
Posted - 07/11/2006 :  10:34:31  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di amsorr  Rispondi con commento
Caro Paolo,
in molte culture precristiane, naturalmente di popoli residenti nella semisfera artica, da tempo immemorabile, si celebravano feste per i defunti proprio quando i giorni più corti facevano pensare alla morte, cioè più o meno all'inizio del nostro mese di novembre. Non si era sicuri che il giorno avrebbe ripreso ad allungarsi, nonostante l'esperienza in contrario degli anni precedenti. In quella fase della civilizzazione si pensava che molti fenomeni naturali dipendessero da meriti o colpe dell'uomo, per cui bisognava ogni anno rendersi propizi gli spiriti dell'oltre mondo, tra i quali c'erano anche i morti della famiglia, in quella brutta faccenda della luce che diminuiva sempre di più . La Chiesa, già nei primi secoli della sua crescita come forza socio-politica egemone in Occidente, cristianizzò questi culti appiccicando alla Festa dei morti quella della Festa di Tutti i Santi (cioè dei fedeli andati in Paradiso), che prima mi pare cadesse in luglio. La cristianizzazone però non cancellò le credenze e le celebrazioni precedenti, come del resto non riuscì a fare se non parzialmente con la Festa del Sole Nascente che essa tentò di coprire con il Santo Natale.
A questo proposito, e per ciò che più importa a noi montecalvesi, non so se lo sapete, ma anche nelle credenze paesane sul Lupo mannaro c'entra il Natale: infatti si pensava che fossero destinati a diventare Lupi mannari proprio i nati quella notte. Immaginatevi perciò le paure delle puerpere i cui giorni cadevano intorno a quella scadenza. Io stesso sono nato il 27 dicembre e in casa mi ricordavano sempre la grande paura che c'era in casa quando io stavo per nascere e nonostante il buon senso di mia madre che a quelle cose non credeva minimamente. Prego gli amici residenti in paese di trovare conferme presso i nostri anziani e prima che essi si portino con loro tante informazioni tradizionali che mai nessuno si è preoccupato di raccogliere con qualche buon criterio per iscritto.
Queste informazioni ho desunto in parte da un grande storico delle religioni rumeno d'origine e vissuto in Francia, Mircea Eliade, che io consiglio a tutti gli amici di leggere.
Ciao,
M.Sorrentino

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Scrivi Un Messaggio Privato Francesco
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306 Messaggi post.
Posted - 10/11/2006 :  01:13:32  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di Francesco  Rispondi con commento
Il mago di Arcella mi è stato sempre simpatico.
Infatti, dei maghi e compagnia bella, penso questo: o si rimane sedotti (al loro operare) oppure ti scoppia da ridere.
Nelle sue stralunate sedute il mago di Arcella fa ridere ( se ne accorse anche Chiambretti che lo chiamo in uno dei suoi programmi) ; chi invece ne è soggiogato a condizione inconscio vuol dire che ha seri problemi.
Mi sono sempre chiesto dove andò a scovare quella geniale formula magica che fa: "alias silias trilias"...probabilmente lesse da qualche parte il sostantivo "alias" e cominciò a fantasticare su tale nome. - francesco


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