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 Viabilità di Montecalvo e del Centro Sud
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Scrivi Un Messaggio Privato michele
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65 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  09:05:11  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Carissimo Avvocato hai messo l'accento sul punto dolente. Anche io credo che l'intervento del settore pubblico e quindi della politica deve essere vista come estrema ratio. Invece proporrei la nascita di un'associazione o di una comitato, la forma la si può discutere, che faccia da una parte la sintesi delle richieste e delle idee, elabori un progetto e si faccia promotore della raccolta dei fondi anche attraverso il ricorso ai finanziamenti pubblici ed europei che esistono ma non vengono mai utilizzati.

E' chiatro che questa associazione o comitato deve una on-lus, altrimenti addio, ma più di tutto non deve avere colorazione politica. In questo caso diventa strumento di propaganda e di arma politica ed allora saltano tutti i buoni propositi.

saluti michele Aucelli

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Scrivi Un Messaggio Privato 1953
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Italy
271 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  09:17:36  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Tutto vero quello che dici,caro Angelo,dal punto di vista filologico e dei ruoli pubblico \privato.
Però la risposta ai tuoi interrogativi,la si può trarre direttamente tra le tue stesse righe.Proprio perchè oggi si ragiona in termini di impatti internazionali è necessario l'unione di intelligenze e di ingenti capitali per poter competere e portare a termini grandi ambizioni e progetti.Però,attenzione,non è vero che per la realizzazione di grandi progetti o anche di modesta entità,i ruoli pubblico\privato devono essere distinti;Le pubbliche Istituzioni oggi tendono a coinvolgere i privati in tutte le iniziative di pubblico interesse,non solo perchè è giusto la condivisione ,ma anche per reperire fondi preziosi.I grandi capitali privati oggi si muovono solo se vedono prospettive di guadagno certo e,in virtù di questo, è utopico pensare a investimenti avventati da parte di soli privati;ecco perchè è fondamntale la sinergia pubblico\privato,ognuno degli attori si preoccuperà di raggiungere i propri fini:il privato la rendita e il pubblico il bene comune.Può sembrare paradossale ma è esattamente ciò che oggi avviene.Nelle grandi città,oggi sorgono mega centri commerciali,poli di forte attrazione di consumatori,i cui soggetti realizzatori sono un "associazione" di piccoli e grandi imprenditori con l'intervento pubblico per quanto concerne agevolazioni,finanziamenti e concorso nella realizzazione della mega struttura immobiliare.Ecco perchè non è vero che il pubblico si deve occupare sole delle infrastrutture viarie e di comunicazione, ma c'è un vero e proprio protagonismo e investimento pubblico,che non è il welfare tradizionale dove lo stato avocava a se tutto,ma una forma mista dove ognuno persegue fini e scopi anche diversi,ma dai quali tutti traggono benefici.
saluti,

1953Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato amsorr
Moderatore



154 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  11:32:36  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di amsorr  Rispondi con commento
Pochi riferimenti storici e preistorici alla eventuale costruzione della bretella che collegherebbe l'attuale 90 bis e, presumo, andando oltre le Cesine, San Vito e giù verso la valle dell'Ufita, Apice e Benevento. Molti storceranno la bocca sentendo parlare di storia del nostro territorio, i paesani per primi. Però occorre sapere che gli uomini scelgono e ritornano a scegliere vie di collegamento per ragioni che, se si indagano soltanto le ragioni dell'attualità, sfuggono. In periodo pre-romanizzazione del nostro territorio, iniziato con Cornelio Silla, , il collegamento importante su questa linea immaginaria da costruire, avveniva con un rapporto importante tra Aequum Tuticum, una delle tanti capitali federative dei Sanniti in territorio irpino, e Eclanum, che segnava uno dei passi per mezzo di un tratturello, tra il grande tratturo Pescasseroli Candela e la pianura pugliese. Forse a San Vito in un incrocio del tratturello, c'era un'edicola che riprendeva il culto alla Mefite della Malvizza. I Romani coprirono molti itinerari già diventati millenari per la necessità della transumanza quando crearono la loro rete viaria. La vecchia Appia da Benevento saliva ad Eclano e poi scendeva in Puglia, per un paio di secoli era questa la via per andare in Puglia, ma non trascurarono di collegarsi localmente con un tratturello che dall'Ufita andava alla Malvizza - una stazione importantissima del grande tratturo. Dell'importanza economica, sociale, religiosa, culturale del trattuto e delle sue stazioni di riposo e scambio di prodotti tra gli allevatori e i contadini non occorre avere molto fantasia per capirne l'ampiezza, in un periodo storico in cui l'allevamento di grandi mandrie era il nerbo di tutta la dorsale appenninica che attraversava il territorio sannita.E anche prima dell'arrivo dei sanniti, visto che Aequum Tuticum ha nei paraggi testimonianza della civiltà Appenninica. Ma il tratturello diventato evidentemente strada romana, ai cui lati furono erette tombe romane, come attestano i resti rinvenuti a San Vito- Tressanti, presto fu abbandonata quando Traiano costruì la variante all'Appia dopo il 117 D.C.,che da Benevento portava in Puglia, facendola passare più o meno parallelamente all'attuale tracciato della Novanta Bis, nella valle del Miscano. E il nostro territorio fu tagliato fuori dai collegamenti importanti e dalla storia, si può dire, e per secoli sconterà questo isolamento.
Per chi volesse saperne di più, dovrebbe leggere un libricino, anzi due librettini, che immodestamente Alfonso Caccese ed io abbiamo scritto e pubblicati a nostre spese, che trattano non solo di Tressanti e una comunità romana di quelle parti ignorata, ma anche della Malvizza e sul tratturo.
Ciao,
Mario S.

Modificato da - amsorr il 14/02/2007 11:37:23

Modificato da - amsorr il 14/02/2007 11:41:09Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato michele
Utente



65 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  11:32:39  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Volevo porre l'attenzione su questo articolo, vista che parla di viabilita'

http://www.corriereirpinia.it/sezioni/ufita/ufita1.php.

Ancora una volta manca la nostra partecipazione.

Angelo sai dirmi come mai? Qualcuno a Montecalvo conosce questa possibilità?

Michele Aucelli

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Scrivi Un Messaggio Privato angelo corvino
Utente



103 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  16:11:01  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro Michele,
cerco di dare una risposta al tuo quesito, visto che l'articolo che citi è opera mia. Il Comune di Montecalvo in realtà non è assente, infatti è abbastanza interessato, alla conferenza dei servizi, infatti, c'era pure Giancarlo Di Rubbo. Il responsabile dell'ufficio tecnico di Casalbore, coordinatore del progetto, è il nostro assessore ai lavori pubblici.

Volevo anche ritornare sui concetti espressi nei precedenti post da alcuni partecipanti alla discussione.

Beh! per quanto mi riguarda l'impresa si può fare ed anche senza approvigionamenti con finanziamenti pubblici. Nel 1999 mi decisi a fare da solo e lasciai il mio incarico nella redazione di Canale 58, dove ero responsabile del coordinamento tecnico - giornalistico, ed ho investito in un'azienda privata, puntando decisamente su un settore che all'epoca non era nemmeno nuovo, semplicemente non esisteva. Nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo sull'informazione multimediale, mentre io l'ho fatto. Comunque i soldi, per rispondere a Giuseppe, se ci sono idee imprenditoriali, si trovano. Pensa che quando ero alla Mediainvest SPA, la società editrice di Canale 58, chiesi il 10% delle azioni perché era mia intenzione introdurre capitali che venissero direttamente da una parte del management di una delle più grosse banche mondiali che poi ha lasciato il mercato italiano. Loro erano pronti ad intraprendere un discorso su un canale TV satellitare vista la struttura semidigitale di canale 58, realizzata in quel modo grazie all'intervento diretto della Sony. All'epoca non esistevano ancora le piattaforme satellitari che ci sono oggi. Avevamo visto giusto, solo che chi non ci vedeva prorpio era il management della Mediainvest Spa che pensava a fare televisone di quartire, neanche provinciale.
Questo solo per dire che se ci sono le idee e le risorse umane il denaro si trova, state tranquilli. In ogni caso, mi resta cara l'idea di investimenti con azionariato diffuso limitato ad un massimo del 2% per ogni singolo investitore. In tal modo credo che sia abbastanza semplice reperire il circolante. Non sto qui a fare ipotesi su prestiti obbligazionari che sarebbero più complessi da mettere in campo.

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Scrivi Un Messaggio Privato 1953
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Italy
271 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  16:35:22  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Bene,allora se nulla osta,ovvero le idee sembrano soverchianti le risorse umane sono disponibili,i fondi non costituiscono un problema...pronti via!!
saluti,

1953Vai in cima alla pagina


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103 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  16:51:00  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Bisogna elaborare un progetto di gestione, realizzare un business plain, costituire uno zoccolo duro manageriale che si occupi della gestione e che trovi i finanziatori. In pratica ci vuole gente che abbia voglia di scommettere su una sfida. E non pensiate che sia cosa semplice. Spero che le cose siano cambiate rispetto a 8 anni fa, ma dubito. Quando ho deciso di fare impresa, sottolineo in un settore innovativo dove non c'era nessun tipo di referenza sul piano degli operatori di settore, ho cercato in mille modi persone giovani che fossero interessate a costituire una società, una cooperativa o che fossero solo disposti ad imparare qualcosa di nuovo. Beh non ne ho trovate tantissime. Posso solo dirvi che qualcuno si divertiva a chiamarmi "Angelo satellite" perché nei bar, anziché parlargli di ipotetiche conquiste femminili o di "pallone", continuavo a ripetere che c'erano spazi lavorativi in settori abbastanza innovativi. Non sarei così certo che ci siano persone disponibili a mettersi in gioco. Intanto vi posso dire che chi ci ha creduto qualcosa in mano ce l'ha, non fosse altro che per avere in tasca un'iscrizione all'ordine dei giornalisti e sopratutto essere avviato nel settore dell'informazione con un'agenda che conta Ministri italiani ed esteri, parlamentari e personalità di primo piano in svariati settori. Questo per dire che anche a Montecalvo si possono fare le cose, basta volerlo. Dimenticavo, allo stato attuale le nostre partership produttive, purtroppo, non sono con imprese montecalvesi, semplicemente perché non ce ne sono. a proposito tra una settimana, al massimo due, inizieremo a produrre contenuti giornalsitici in alta definizione televisiva.

Modificato da - angelo corvino il 14/02/2007 16:55:42Vai in cima alla pagina


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Italy
66 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  17:31:28  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Bene, Angelo. Condivido. E’ un fatto che a Montecalvo chi ha avuto idee valide e la tenacia per tradurle in fatti concreti ha avuto ragione. Penso, ad esempio, al Salumificio montecalvese, alla CRISEF, alle serre orticole, alle fabbriche di infissi (mi risulta che abbiano lavorato anche qui a Firenze), alla POLISUD, a Radio UFITA, al mobilificio di Corsano, alla piscina di Franco. E a tante altre oneste realtà che hanno evitato la partenza di intere famiglie da Montecalvo. Probabilmente questa è gente a cui il pesce piace pescarselo!
Cordialmente, Mario CORCETTO


Modificato da - MC il 14/02/2007 17:33:20Vai in cima alla pagina


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103 Messaggi post.
Posted - 14/02/2007 :  18:07:17  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Giusto! caro Mario,
è un dato di fatto che a Montecalvo la maggior parte delle attività imprenditoriali avviate siano sopravvissute. Anzi, direi che la mortalità d'impresa sia decisamente inferiore alla media nazionale, questo vuol dire che non è colpa delle avversità ambientali se non c'è tanta impresa. Le ragioni, probabilmente, vanno ricercate in altri ambiti, magari culturali. Perché non è nemmeno vero che mancano le risorse finanziarie, manca la volontà di mettersi in gioco, di rischiare anche di non riuscire. Questo differenzia le nostre culture da quelle di altri posti. A Sylicon Valley l mortalità d'impresa è spaventosa, ogni giorno nascono e muoiono migliai di imprese. Lì è normale che un'attività possa andare male. Pensa, però, che in America chi ha avuto esperienze imprenditoriali fallimentari, non è interdetto a meno che non sia dimostrata la dolosità del fallimento. A Montecalvo, come in tutto il sud per altro, invece la cultura è un'altra: meglio non far nulla se mangiamo lo stesso. Qualcuno conosce quel detto: "Cu la fatia campi, fa ca nu magni". Beh la dice lunga su alcuni aspetti della nostra cultura, meglio mangiare a sbafo senza rischiare nulla. Che dire poi del cattivo esempio che alcune volte si dà a chi fa il servizio civile? bene! uno strumento che dovrebbe servire a dare un'esperienza lavorativa ai giovani, alcune volte viene trasformato in un esempio di "furbizia di periferia", per dirla alla Ricucci, o da "imbroglioncelli di paese" per dirla alla paesana maniera. Infatti ho saputo di come alcuni referenti abbiano consentito ai ragazzi di un servizio civile di non recarsi al lavoro, a patto di non farsi vedere in giro. Questo è un cattivo esempio che si è dato ai ragazzi. Gli si è detto di fare i furbi nella vita e non puntare ad essere BRAVI, IN GAMBA. Su questo bisognerebbe interrogarsi. Perché poi questi ragazzi pretenderebbero di fare la stessa cosa con i datori di lavoro privati. Che dire poi, di politici che dovrebbero dare l'esempio, che al lavoro non ci vanno mai? I "Furbetti" non vanno lontano, a mio parere, perché quando si ritrovano a dover fare i conti con il mercato, questo li taglia inesorabilmente fuori.
Scusate lo sfogo ma a volte ci vuole!

Cordiali saluti

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Utente


Italy
66 Messaggi post.
Posted - 25/02/2007 :  12:49:05  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
- Antò, ti vuoi iscrivere a lotta Continua?
- Sì, molto volentieri! Perché è giusto che ci si dia da fare tutti. Che ognuno contribuisca alla riscossa delle coscienze…
- Bravo Antonio, vedo che ha compreso. Sono fiero di te!
- Però, Pasquà, dev’essere proprio continua questa lotta? Non è che qualche volta ci si può pure riposare?

Cordialmente, Mario CORCETTO

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Utente



103 Messaggi post.
Posted - 26/02/2007 :  12:41:29  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Ahahahah, sì caro Mario il riposo sembra essere la prima cosa, altro che qualche volta!!


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271 Messaggi post.
Posted - 26/02/2007 :  14:28:42  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Il riposo è sacrosanto...serve per ricaricare le batterie!!

Le iniziative prese, grazie anche a Corvino, sulle problematiche che affliggono storicamente montecalvo,sembrava fossero giunte al capolinea;sembrava quasi che si potesse rovesciare la situazione :dal nord si emigrasse al sud per cercare lavoro a.... montecalvo.
Un po di ironia...,Angelo non prendertela,le cose purtroppo sono sempre più complesse e complicate di quello che immaginiamo.
cari saluti,


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Scrivi Un Messaggio Privato DonnieBrasco
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172 Messaggi post.
Posted - 26/02/2007 :  19:08:44  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Ciao a tutti, condivido ciò che avete espresso..ma mi faccio e vi faccio una domanda:

Ma siamo sicuri che ci sia qualcuno che abbia voglia di fare qualcosa o di rischiare in proprio ?

Vi abbraccio e vi saluto con tanto affetto.....a presto

aNTONIO

Il Vasco della Romagna

Modificato da - donniebrasco il 27/02/2007 00:07:49Vai in cima alla pagina


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103 Messaggi post.
Posted - 27/02/2007 :  09:11:06  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro 1953,
non capisco per cosa dovrei prendermela? Il mio umile ruolo è quello di creare dibattito, di alimentarlo e cercare piccole soluzioni. Ho abbastanza esperienza di vita pubblica per sapere che non bastano quattro buoni propositi di qualche persona che si atteggi ad intellettuale per cambiare le cose. Dare l'esempio credo che sia uno dei modi per cambiare. Filosofare e dibattere in un forum, oltre ad essere un modo per passare il tempo, non credo abbia altre grosse pretese. Per quanto mi riguarda non ho l'ardire di tentare di cambiare gli altri, ma continuamente lavoro per cambiare me stesso, il mio modo di pensare e quello di fare. Vivo di acquisizione continua di nuove conoscenze anche perché, spesse volte, ho il compito di cercare di capire per poi spiegare agli altri attraverso un mass media. D'altra parte la "questione meridionale" è storia antica e la cultura meridionale ha le sue peculiarità che certo non si evolvono con pochi caratteri alfabetici messi in sequenza in uno scritto fugace. Questo lo sanno bene quelli che sono emigrati.
Comunque in questi giorni sono stato dalle tue parti per la BIT, a volte mi capita di fare l'inviato, avrei voluto contattarti ma purtroppo non ho nessun tuo riferimento.

Cordiali saluti


Modificato da - angelo corvino il 27/02/2007 09:13:25Vai in cima alla pagina


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Utente


Italy
271 Messaggi post.
Posted - 27/02/2007 :  09:33:22  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro Angelo,
ho premesso che la mia era una provocazione per sminuire i problemi che invece sono tanti e molto seri.
Tu invece l'hai raccolta appieno e hai sentito il dovere di argomentare.Condivido tutto ciò che hai sostenuto sulle motivazioni che animano la nostra partecipazione a questo Forum che non sono e potrebbero essere i presupposti per la soluzione delle questioni sottese.Magari fosse così semplice!!Però tu mi insegni che la circolazione delle idee è fondamentale per stimolare le azioni umane.
Mi avrebbe fatto piacere incontrarti....,la prossima volta preannuncia il viaggio che cercheremo di organizzare l'incontro,se ti fa piacere.
cari saluti,

1953Vai in cima alla pagina

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