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1953
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Italy
271 Posts |
Posted - 12/06/2006 : 09:13:18
saluti, antonio... "montecalvese"
Modificato da - 1953 il 15/06/2006 14:08:25 Modificato da - 1953 il 17/11/2006 09:56:56 |
joe
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Italy
316 Messaggi post. |
Posted - 12/06/2006 : 15:04:23
Ti do pienamente ragione,Paolo,e voglio aggiungere un'altra cosa che probabilmante fara' innervosire parecchia gente......... ci sono lavori che noi italiani non vogliamo piu' fare(vedi le pulizie e la campagna),vi assicuro che in questi due casi,si trovano soprattutto extra comunitari saluti Anto
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Ale
Utente
Switzerland
156 Messaggi post. |
Posted - 12/06/2006 : 17:02:29
Anch'io sono d'accordissimo con voi... Per esempio, la mia famiglia è emigrata da Montecalvo ed è venuta a fare lavori che i Svizzeri non volevano e non volgiono fare. Negli anni 60-70 i Svizzeri parlavano male degli stranieri sopratutto di noi italiani (ne venivano tanti) ma ora a distanza di anni la gente si è resa conto che eravamo venuti qui per cercare lavoro e che eravamo gente onesta... certamente tra la gente onesta c'era anche quella meno onesta ma questo si sà. Ed è la stessa cosa che sta succedendo ora e che esisterà sempre.un salutone a tutti Cuore montecalvese
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lupo Irpino
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3 Messaggi post. |
Posted - 13/06/2006 : 23:23:32
Salve. Personalmente sono favorevole all'immigrazione, ma a patto che lo stato o chi per esso li metta in condizione di lavorare. Negli anni scorsi anche dei nostri concittadini sono emigrati in svizzera, in germania, nazioni dove però si riusciva a garantire un lavoro ad ogni emigrato. La domanda che mi pongo e pongo a voi del forum, siamo in grado di poter ospitare queste persone? siamo in grado di mettere questi "uomini" nella condizione di poter condurre una vita normale? Siamo mica La Svizzera o la Germania? Ciao.
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giov
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Italy
48 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 09:51:40
Gli italiani che erano costretti ad andare via dalla propria terra per motivi economici durante gli anni difficili hanno sempre lavorato duramente non gli è stato regalato niente nella vita! E con i suoi sani principi si è fatto amare da tutto il mondo ovunque andava, a differenza degli extracomunitari che vengono qui per diffondere la mala vita! In Italia li trattiamo pure troppo bene gli extracomunitari!
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1953
Utente
Italy
271 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 10:35:15
saluti, antonio... "montecalvese"
Modificato da - 1953 il 15/06/2006 14:12:18 Modificato da - 1953 il 17/11/2006 09:57:23 |
giov
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Italy
48 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 10:49:23
Non mi pare che gli italiani abbiano dato il peggio di se all'estero !Tutte le razze hanno qualcosa da raccontare e dare... il mondo è bello perche è vario, ma qui in italia danno costantemente il peggio! Modificato da - giov il 14/06/2006 11:43:10 |
joe
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Italy
316 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 12:57:43
é vero,Giov,ci sono persone che vengono nel nostro paese e danno il peggio di se.......ma ti assicuro che non sono loro lo danno,anche noi italiani,nei loro confronti non siamo certo teneri.......vogliamo parlare di quanto vengono sfruttati da noi?facendoli fare magari i lavori piu' degradanti?ci sono pochi italiani che vanno a pulire i "cessi"(scusa la volgarita') oppure che vanno a tirare fuori i sacchi e pulire le pattumiere...............ti assicuro che loro lo fanno e tante persone per questo motivo o per altri motivi li sfruttano.Quanti italiani ce li hanno in casa come badanti a curare i genitori(perchè noi non abbiammo tempo anche se magari non facciamo un cavolo dalla mattina alla sera) in nero?e non vogliamo metterli in regola perchè costa troppo?.............diciamo che anche noi italiani ci mettiano del nostro,in alcuni casi.......ciao Antonella
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Vincenzo
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9 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 14:24:18
Buon pomeriggio!! Penso che gli immigrati quando arrivano in Italia non trovano delle conzioni socio-lavorative eccellenti per il fatto che le ultime statistiche fatte riguardo all'occupazione ci rivelano dei dati che è meglio non leggerli. Pensate che solo i dissoccupati Italiani(rivelati ultimamente da fonti attendibili) senza contare i precari sono circa 2.000.000. Immaginate che offerta lavorativa possono trovare quando arrivano nel nostro paese!!! E' vero che anche in Italia c'è stata l'immigrazione ma i nostri paesani quando sono andati via si sono spostati in posti dove i tassi di disoccupazione erano bassi e potevano sicuramente aspirare ad un lavoro che dava loro una buona etica sociale. A pensare che i politici che governano in questo momento, sentivo un pò di giorni fa al telegiornale, discutevano il fatto che l'Italia poteva accogliere circa 700.000 immigrati!(se non sbaglio)!! Morale delle favola: avete visto qualche settimana fà un servizio di Striscia riguardo una zona industriale della Puglia? Hanno costruito prima un immenso parcheggio per le autovetture con tanto di illuminazione senza fare nemmeno uno stabilimento!!!(il parcheggio è rimasto la senza un' automobile, praticamente vuoto). Questo criterio viene usato anche per l'immigrazione.....prima vengono accolti....poi cercano di trovare un lavoro soddisfacente (cosa difficile), e quando poi si trovano di fronte ad una realtà che non coincide con l'immaginazione che si augurano si trovano di fronte ad una marea di problemi difficili da gestire. Un saluto a tutti! Ciao Lupo!!! Vncenzo.
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MC
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66 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 14:55:45
Sono contento che finalmente si dibatta di questo argomento. Abbiamo la competenza per trattare la materia da veri esperti: molti hanno fatto esperienze altrove, tutti hanno avuto un parente che le abbia fatte. Occorre però fare attenzione a formulare le nostre considerazioni sull'argomento tenendo presente che stiamo parlando di uomini e donne costretti ad allontanarsi. Mi permetto di suggerire, per chi ne avesse voglia, la lettura di un mio scritto sull'argomento disponibile sul sito della Campana. Cordialmente, Mario CORCETTO.
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sonia
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248 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 15:39:33
Ahimè devo concordare con vincenzo . Quando i nostri compaesani sono emigrati si sono diretti verso paesi che offrivano sicurezza e possibilità di lavoro e ancora oggi quando qualcuno decide di andare a lavorare fuori, va dove già ha individuato qualche possibilità di lavoro e di vita migliore. Quando arrivano in italia extra-comunitari e intra-comunitari sono pronti a tutto perchè è più forte la consapevolezza di scappare dal proprio paese dove si trovano in condizioni disperate, da non pensare nemmeno alla possibilità di scegliere un lavoro più o meno adatto a loro, ma sono disponibili ad accettare qualsiasi cosa pur di mandare un pò di soldi a casa. Le condizioni disperate da cui provengono spesso li incattiviscono e vengono a fare danni da noi. Credo che non sia esattamente paragonabile l'immigrazione che stiamo subendo con l'emigrazione dei nostri compaesani se non altro perchè i tempi e le intenzioni sono completamente diversi. Non è comunque un argomento che si può esaurire in un "si, sono d'accordo" oppure "no, non sono d'accordo ad accogliere extracomunitari"...l'argomento va molto oltre...
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1953
Utente
Italy
271 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 16:07:09
Modificato da - 1953 il 15/06/2006 14:18:23Modificato da - 1953 il 17/11/2006 09:57:57 |
sonia
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Italy
248 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 16:26:29
Infatti ho sottolineato il fatto che per loro (extracomunitari) più che una partenza è una vera e propria fuga perchè si trovano in condizioni disperate. Però, vedi antonio, secondo me bisogna fare delle differenze tra extracomunitari che arrivano con le "carrette del mare" e extracomunitari che arrivano dall'est (romania, polonia ecc.) le condizioni di vita tra queste zone di provenienza sono diverse e sono diverse anche le culture. Non si tratta solo di pensarla diversamente, è che sono proprio le condizioni di partenza che sono diverse. Il punto però è sempre lo stesso, non abbiamo le possibilità economiche per dare ospitalità e lavoro a TUTTI quelli che arrivano specie quando sono così tanti. Allora se si potessero evitare questi afflussi incontrollati e sconsiderati sarebbe meglio per noi e per loro, almeno non andrebbero incontro ad una morte probabile e ad una delinquenza certa dettata dalla mancanza di lavoro.
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Vincenzo
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Italy
9 Messaggi post. |
Posted - 14/06/2006 : 18:30:03
Permettetemi una mia osservazione che non ho capito bene di che tipo di "immigrazione" stiamo dibattendo. Se vi riferite ad un immigrazione legata alla "Fame nel Mondo", penso che sia un argomento un pò complesso che merita oggetto di studio in materia da veri esperti, visto che se ne parla da anni e nemmeno le migliori organizzazioni umanitarie a livello mondiale sono riuscite a risolverlo. Se invece stiamo parlando delle varie politiche e strategie adottate dall' Italia per l'accoglienza e gestione degli extracomunitari, credo che la nostra Nazione non è in grado di garantire per tutti gli immigrati presenti una buona condizione socio-lavorativa che mira per la giusta etica sociale. Purtroppo non viviamo in un sistema meritocratico e vi lascio immaginare che cosa gli succede ad un immigrato appena arriva in Italia. Vi racconto un caso: Una volta ero nella stazione di Foggia per una partenza, nell'attesa ho conosciuto un senegallese e gli ho chiesto cosa facesse in Italia!!! Sapete che cosa mi ha risposto? - sono cinque anni che sono in Italia e lavoro in un campo dove raccolgo pomodori per 12 ore al giorno guadagnando 25 E al giorno. Continuando: - riesco a sopravvivere e per di più mando anche soldi a casa ma non è che mi trovo tanto bene in questo Paese (era uno dei pochi lavori nel pieno della legalità e regolarità che aveva trovato). Durante una breve esperienza in Francia ho avuto modo di conoscere altri immigrati molti africani, altri da varie parti del mondo, dove però al contrario dell'Italia riuscivano a trovare un degno lavoro e tra l' altro la cosa sorprendente che qualcuno frequentava anche l' università (Lauree Dott. di Ricerca e Master). Quando poi ho scambiato 4 chicchiere con loro anno affermato che in quel Paese si riuscivano ad integrare con molta facilità. Penso che sia un' argomento molto ampio quello dell' immigrazione legato alle varie politiche sociali che ogni paese adotta. Vincenzo.
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giov
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Italy
48 Messaggi post. |
Posted - 15/06/2006 : 10:23:59
Caro Mario Corcetto, Ho letto con piacere il tuo articolo interessante. Personalmente ho molto rispetto per gli italiani all'estero, ne conosco tantissimi in tutto il mondo, America, Australia, Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera e ti assicuro che vi sono persone hanno sofferto tantissimo dovendo lasciare alle spalle la propria terra e soprattutto i loro cari per trovare fortuna altrove. Sono delle persone straordinarie e hanno tutt'ora un grande amore per l'Italia, sono riusciti a trasmettere la propria cultura anche ai loro figli nati li e addirittura anche ai nipotini, ho visto delle foto simpaticissime dei loro nipotini che indossavano (con orgoglio) vestiti della pacchiana!!! E ' così straordinario vederli integrati nel paese dove si trovano oggi, vedere i loro progressi senza aver mai mai dimenticato le proprie origini. Con il loro modo di fare hanno saputo conquistare stima e rispetto ovunque. Anch'io sono convinto che dietro ogni straniero c'è una rappresentanza di una cultura diversa, ma non riesco proprio a capire come mai gli stranieri qui da noi non riescono a fare altrettanto come hanno fatto i nostri italiani all'estero. Non vorrei sembrare troppo nazionalista, ma sarà perche non ci sanno fare, non sanno tirare fuori il meglio di se, non lo so, addirittura anche la cantante Madonna andava in giro con lo slogan " Italians do it better" !!! Buona giornata a tutti !
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sonia
Utente
Italy
248 Messaggi post. |
Posted - 15/06/2006 : 11:35:50
Mario, mi sono addirittura emozionata nel leggere quanto hai scirtto sulla storia dei nostri emigranti. Soprattutto con la tua descrizione mi sono passate davanti agli occhi le scene che spesso i miei genitori mi hanno raccontato, racconti di esperienze personali e che oggi, noi che non sappiamo nemmeno cosa siano i sacrifici veri, non possiamo nemmeno immaginare. Diamo un'ooportunità a coloro che vengono a montecalvo....sono d'accordo ma esperienze dirette mi insegnano che non sempre è la cosa giusta dare fiducia a questi "sconosciuti" perchè in alcuni casi ti saranno riconoscenti (nella maggior parte dei casi si ricorderanno di te e ti ringrazieranno per l'aiuto che gli hai dato e magari a distanza di anni ti manderanno un bigliettino di auguri per natale ringraziandoti ancora per quello che gli hai dato - come è successo - ), in altri casi invece vogliono solo approfittare della tua bontà e generosità e più gli dai e più ti chiederanno fino a che non sarai costretto a mandarli via anche in malo modo. Per fortuna di questa seconda categoria ce ne sono pochi e per sfortuna un paio sono capitati proprio da queste parti!!!! Sono sicura che i nostri compaesani si sono comportati sempre bene e hanno sempre rispettato tutti..purtroppo i tempi sono cambiati anche per quanto riguarda il significato di rispetto e onestà. Modificato da - sonia il 15/06/2006 11:39:20
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