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Francesco
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Posted - 11/02/2005 : 13:29:45
Caro Enzino furono bei tempi quelli della radio…e chi se li dimentica! Spero che su questo argomento intervenga pure Alfonso (intanto caro Enzino , se ti può interessare , il buon Alfonso ha già scritto qualcosa su quei tempi …che trovi qui : http://www.irpino.it/radiodelta.htm …nei prossimi giorni metterò in linea alcuni “stacchetti” delle trasmissioni di Radio Delta, spero che il tuo computer sia fornito di casse acustiche per riascoltare la voce di “Minimo Troisi”…) che è stato, indubbiamente , uno dei protagonisti dell’emittenza radiofonica locale. In fatto di mito anche tu non scherzi…mi ricordo che , ai tempi del PUB, alcuni gruppi di amici, facevano a gara per avere la tua compagnia a cena ….pur sapendo che, il conto , con la tua presenza, lievitava sensibilmente… Le tue impareggiabili imitazioni se le ricordano tutti ( mi sembra di ricordare che questa tua passione ti ha creato pure qualche problema…). Ciao Francesco
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Balldino
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Posted - 12/02/2005 : 07:54:10
X Sonia: Avevo pensato bene su di te! Per la sfiga non ti preoccupare, non me la son fatta mai mancare; qualche volta che mi sono dimenticato di lei, è stata lei che si è ricordata di me! X Franco: Carissimo, hai perso qualche cosa per la radio. Anche se io non facevo parte intervenivo qualche volta con l'imitazione del Papa e di Beppe Cicala! Per il PUB l'ho sò, ho notevolmente contribuito all'accresimento della tua ricchezza. E non è vero che ho avuto dei problemi con le imitazioni: sono stato fortunato perchè i soggetti delle mie imitazioni erano tutte persone intelligenti! X Alfonso: un carissimo saluto, ricordo quella tua 850 con il contachilometri americano: Scusami se non ti ho ancora risposto. X gli altri (Maria, l'avvocato, Mario, ecc..) spero tutto bene; o siete rimasti sotto la neve??Enzino |
amsorr
Moderatore
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Posted - 12/02/2005 : 20:33:30
Caro Enzo, Francesco "et alii", leggo i fatti buffi e mi contento. Non sempre si può scivere al Forum. Ma a proposito di fatti buffi mi viene in mente che a Montecalvo si facevano una volta - e spero che si continui anche in questi bui tempi cinici - delle burle colossali, o, per dirla alla montecalvese, delle prese per il c. a spese di qualcuno o, addirittura di una categoria intera, organizzate in tutta regola. Pensate che quando io ero infante e innocente, i giovani di Montecalvo che si erano sentiti scaricati dalle donne perché in paese erano presenti soldati italiani raccogliticci del Nord rimasti intrappolati dall'armistizio del settembre '43, fecero "buttare" un bando dal banditore ufficiale del comune alle "signore" e signorine che "volessene spusarse cu li suldate partuti pe' Cassinu, se presentassunu dumane a le ddiece da lu Sindacu ca lu spusalizzii se putevenu fa' pi prucura." Burla vera, di cui pagò le spese soltanto il banditore e le disperate innamorate, signorine o signore che fossero, piangenti a calde e sincere lacrime sui gradini del Municipio. Altre burle colossali venivano fatte spesso a spese dei mariti gelosi o di persone che si vantavano di avere relazioni o parentele prestigiose. Arrivavano certi strani pacchi dall'America! Ciao, Mario. P.S. Sono però una persona seria e suggerirei a qualcuno di voi residenti di pubblicare una tabellina con i dati degli emigrati recenti e delle località dove sono andati a finire. Qui a Bologna c'è una zona di Granarolo che viene chiamata "Montecalvo" anche dagli indigeni. Quanti saranno? Perché non si pensa a un gemellaggio?
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avvbell
Utente
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Posted - 13/02/2005 : 10:46:43
A Montecalvo si sta verificando una preoccupante recrudescenza di piccoli episodi criminali. E' di qualche giorno fa il furto di valori e sigarette presso la tabaccheria di Via Nicola Pappano pepetrata mentre all'interno vi era il titolare.... C'è aria di paura anche perchè il paese lo vedo sempre più relegato al ruolo di un dormitorio dismesso. A me personalmente manca qualche allegra chiacchierata con amici che non si vedono più. Si parlava di cose futili (per lo più si approdava oralmente al gentil sesso) ma bastava a condividere qualcosa. Mancano proprio quei centri di aggregazione che in passato hanno costituito il fulcro per una proficua comunanza di interessi (radio, pub, squadra pallavolo, etc.). Sembrerà paradossale ma penso che una rinascita del paese debba necessariamente transitare attraverso la rivalutazione del passato, magari parzialmente adeguato ai nuovi strumenti di comunicazione.Invece di aprire un nuovo bar qualcuno potrebbe pensare ad un internet caffè (l'equivalente del vecchio pub di Franco). Una scuola di basket (l'equivalente della squadra di pallavolo del caro Pompilio Albanese) , una piccola compagnia teatrale (l'equivalente del nostro vecchio gruppo GIFRA), un centro sociale dove si proiettano film gratuiti qui ad Ariano (dove io vivo per comodità di lavoro) servono a riunire un sacco di ragazzi che con quella motivazione poi rimangono insieme fino a tardi a parlare, a progettare e discutere (così come facevamo noi in piazzetta sino alle due di notte). Anche se per natura non sono votato al pessimismo, purtroppo non riesco a percepire nessun segnale che possa fare anche lontanamente pensare ad una inversione di marcia nel nostro paese. E continuo a rammaricarmi del fatto che le menti migliori e gli spiriti più aperti abbiano fatto fortuna altrove, senza alcuna voglia di tornare in un ambiente dove probabilmente si sentirebbero estranei. La mia non vuole essere una patetica commemorazione dei "bei tempi andati" (quando si arriva a rievocare vuol dire che si è alla frutta...) ma non posso tenere per me queste considerazioni quando leggo gli aneddoti simpatici dell'amico Enzino del quale ripiango le facezie. Peccato sia passato a miglior vita. Era un bravo ragazzo.Giuseppe Bellaroba. |
Balldino
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31 Messaggi post. |
Posted - 13/02/2005 : 12:23:02
Carissimo avvcato, il tuo messaggio mi ha fatto cambiare umore più volte. Quando hai descritto i fatti che stanno accadendo nel nostro caro paesino sono rabbrividito. Certo potrebbe essere semplice e conveniente attribuire interamente la responsabilità alla amministrazione ma forse un pò di colpa va ai tanti genitori che non si preoccupano più di tanto del futuro dei figli, non creando quei punti di aggregazione di cui parlavi. Credo che la GiFra ed il gruppo degli araldini, è stata la salvezza, almeno nel periodo della mia adolescenza, di tanti ragazzi come me. Ricordo le recite che si preparavano e Alfonso può dire qualche cosa su questo. Altro momento di aggregazione era la polisportiva epoi, ancora, il mito e la passione della radio. I ragazzi più piccoli si divertivano in piazzetta, a giocare a palline (vi ricordate le cinesi, le sfuse, ecc.), con i "ciaquini", a "acchiappa, acchiapparella" (nulla a che vedere con le chiappe), a "acchiappa salvà", a "scarica varrile" (tutti mi volevano nella propria squadra), a "la luna, la luna" e, infine a "mosca ceca" (io spesso facevo la mosca: non ero cieco, ma la forte miopia mi avvicinava molto ad essa). Le ragazze giocavano al "campanaro" e a "uno, due, tre stelle". Oggi di tutto questo è rimasto poco o nulla: i ragazzini restano sempre di più a caqsa a guardare i cartoni e a giocare con la play station, quelli più grandi, sentendosi ancora più grandi, sono già frequentatori assidui di bar e locali. Caro Giuseppe noi non avevamo tanti soldini e la macchina a disposizione come i ragazzi di oggi, e se la sera andavamo a casa tardi per vedere la televisione lo dovevamo fare di nascosto altrimenti i nostri genitori ci sgridavano e cimandavano a letto (ancora lloche staie, cammina vatt'adduorme ca duman'ammatina taja azà priesto c'aya ì a la scola! muoviti ca lloche ti finisci di 'ncicalì - testuali parole di mia madre - scusate ma non sò scrivere il montecalvese e Giuseppe, conoscendolo, farà la battuta: "ma neanche l'italiano"). Quanto a me, Giuseppe, anche io ho dei bellissimi ricordi che mi legano (nel senso buono) a te. Chi si potrà mai dimenticare quella "botta di vita" che ci siamo concessi nell'andare a, niente poco di meno, Benevento con la "moto"! Quasi dimenticavo, non sono passato a miglior vita ma, forse, a vita migliore: tu hai il diritto di anzianità! Ciao a tutti!Enzino |
michele
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Posted - 13/02/2005 : 14:31:40
Cari amici dopo un po di tempo eccomi di nuovo a scrivere in questo forum. Chi sono? Michele Aucelli. ho letto il post di Giuseppe circa gli ultimi fatti accaduti nel nostro piccolo paese: roba da far accapponare la pelle. Caro Giuseppe, sono d'accordo che mancano i punti di aggregazione tali da creare fermento, voglia di crescere etc.etc. MA ti chiedo: quanto potranno durare a Montecalvo dove ogni attività diversa è sempre vista con sospetto? E' vero che bisogna ripartire dalle esperienze del passato ma non credo che oggi possano riscuotere lo stesso successo per due motivi: i modi: il tutto era nato in modo spontaneo (pallavolo) i soggetti: fu il naturale sbocco di un percorso crescita iniziato sui banchi di scuola. Oggi mi sembra di vedere gente che corre dietro delle mode senza sapere davvero cosa volere dalla vita, ed è questo il male peggiore. comunque devo lodare l'impegno del nostro caro amico Franco con cui spesso mi trovo a discutere sulla connotazione che deve avere il sito e su gli ampliamenti e corretivi che andrebbero apportati per farsi che noi che viviamo fuori possiamo sentirci meno lontani. E poi come non salutare con un caloroso abbraccio il mitico Enzino che con la sua sagace ironia ci ha fatto passare intere serate seduti sugli scalini della piazzetta a raccontare tanti piccoli aneddoti. cia a tutti.
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Balldino
Utente
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31 Messaggi post. |
Posted - 13/02/2005 : 15:32:18
Ciao Michele, ricambio l'abbraccio. mi fa piacere vederti quà su! Sei sempre bravo a fare i nodi alla cravatta?Enzino |
alfonso
Utente
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61 Messaggi post. |
Posted - 13/02/2005 : 16:04:28
Cari amici, vi ringrazio del fatto che in questi vostri ultimi post mi avete chiamato in causa e spesso. Vi dico che mi ha fatto molto piacere. Ma voglio riprendere una frase detta dall'avv.Bellaroba, che io continuo a considerare un fratello minore,quando dice "una patetica commemorazione dei "bei tempi andati" (quando si arriva a rievocare vuol dire che si è alla frutta...)",sono e non sono d'accordo.D'accordo perchè tutti noi abbiamo perso gli stimoli per essere propositivi e sciagurati come lo eravamo in tempo non sospetti.In disaccordo perchè quando si fà ricorso alla memoria per rintracciare sintomatologie positive, vuol dire che la corsa fatta per approdare a qualcosa alla fine è approdata a niente, tranne forse ad una agiatezza economica ma non và oltre.Il disimpegno nel sociale, caro amico Giuseppe, ha portato inevitabilmente a quello che viviamo oggi nel paese dove i mediocri,senza arte e nè parte, sono riusciti a ritagliarsi degli spazi di effimero potere.Il discorso potrebbe essere lungo, ma a me fa piacere sentirvi ricordare dei tempi della radio, della Gi.Fra. e quant'altro.Con questo voglio dire che l'educazione alla fine alla lunga paga. Vi ricordo una cosa, radio Delta, era sempre aperta a tutti, ci son passati proprio tutti, buoni e cattivi, ma tranne quache furbetto che registrava le audio cassette per rivenderle in proprio, non ho mai subito un furto eppure alcuni di quei ragazzi poi si sono segnalati come delinquentelli, ma io non li ho mai condannati.La Gi.Fra. Quando con Padre Lorenzo organizzavano gli spettacoli teatrali si lavorava e divertiva duramente sempre per dare senso di accoglienza a quelli che vivavamo reltà difficili.Ad esempio abbiamo fatto non sò quante collette per comprare, televisori, sedie a rotelle, scarpe ortopediche e quanto altro per aiutare il prossimo ma alla fine.......per non parlare dei primi anni della Pubblica Assistenza, che 20 anni fà contava circa 100 soci ma finì nel momento in cui l'allora presidente venne eletto consigliere comunale e di lì a poco assessore al punto che l'amministrazione di allora ci tolse la sede costringendoci a sciogliere l'associazione.Questo lo ricordo perchè in quel modo, deludemmo Enzino e tanti altri che tanto ci tenevano e si impegnavano nella solidarietà.Oggi di quelle esperienza non a fine di lucro è rimasto solamente il "lucro" e nessuno osa ribellarsi. Allora cosa fare? rassegnarsi è d'obbligo.... ma mai dire mai.
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amsorr
Moderatore
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Posted - 14/02/2005 : 13:07:43
Caro Avv, è una buona cosa che si riparta dall'analisi della realtà. Conoscere vuol dire già cominciare. Ma occorre però proseguire. In un famoso dibattito dell'anno passato (quello lanciato da Maria, che inviterei a tornare sul Foruma) erano state esposte tante belle idee. Però,però... Perciò ricomonciamo a fare proposte. Io ci sto. Anche Michele Cristino forse ci starebbe,ed anche molti di voi residenti. Ma bisogna fare dei programmi, e poi giungere a dei progetti. Altrinenti si rischia di tornar al "Partiam,partiam" della lirica. M. Sorrentino
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Francesco
Moderatore
306 Messaggi post. |
Posted - 14/02/2005 : 14:44:00
Caro Mario , anch’io, constatando l’ottimo riscontro di questa discussione avviata da Enzino, ho pensato alla discussione di Maria “ E' in grado Montecalvo di riscattarsi dal passato?” (oltre 100 repliche) che ha avuto il merito di avviare , per la prima volta “in rete” , temi che trattano delle problematiche del nostro amato paese. Non solo, infatti , attraverso quella discussione ci siano conosciuti; per la prima volta noi del sito Irpino.it abbiamo potuto constatare chi ci legge. La discussione di Maria è avvenuta sul vecchio forum di Irpino.it (al momento chiuso). Ho riunito in sintesi gli interventi di quella discussione (probabilmente i più significativi) in una pagina (per chi fosse interessato) che troverete al link che segue. http://www.irpino.it/forum2.htm Caro Michele A., ho apprezzato i tuoi consigli, d’ora in poi ne terrò conto. Le direttive del sito non sono una mia esclusiva ma , al contrario, di tutta la comunità che si sta costruendo intorno ad esso. Il sito è nato con questo spirito. Franco - Saluti a tutti…e buon San Valentino. Ps: qui, a Montecalvo, nevica di nuovo!
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amsorr
Moderatore
154 Messaggi post. |
Posted - 14/02/2005 : 20:50:27
Caro Avv., Francesco e tutti voi, apprezzo molto l'andamento della discussione. Promette bene, caro Francesco. Devo però dar seguito alla mia comunicazione precedente. Parlavo di "fare", ma badate che anche il "conoscere" non è che si possa esaurire con qualche rapida analisi della "triste" realtà. Anche se quella dell'Avv. è egregia, fatta com'è per scorci veloci. Allora, per conoscere bene chi siamo. In una lettera precedente a quella che richiamo sopra, avevo lanciato "un ballon d'essai", per dirla in francese: il racconto di una burla crudelissima a spese delle compaesane che si erano innamorate dei soldati italiani partiti poi per Cassino (per la Storia, quasi tutti morti in divisa inglese per conquistare posizioni tedesche da quelle parti). Mi sono molto meravigliato che nessuno abbia raccolto la provocazione che vi era nascosta. Troppo nascosta? Ma speravo nella perspicacia e nel fiuto storico dei compaesani. Dunque, che cosa ci fa capire di noi quel fatto veramente accaduto? Perché è emblematico della nostra psicologia sociale, della nostra particolare mentalità antropologicamente fissata. Allora, commento me stesso. Quel folto gruppo di giovani, tra i quali quelli non in età di leva erano l'esigua minoranza, giovani quindi rimasti fuori della guerra in forza di raccomandazioni e varie benemerenze verso il regime, si vendicano di donne rimaste affascinate, anche per motivi tanto futili come quello dell'uso dell'italiano, affascinate da italiani che vivevano veramente nella Storia, sia pure oppressi dalla dittatura, Loro, invece, i paesani, cioè, specie di vitelloni avanti lettera, borghesi del tipo descritto da Carlo Levi nel "Cristo si è fermato a Eboli", anziché difendersi a viso aperto, dileggiano con una crudele burla il povero banditore comprato con un litro di vino e le donne, che - possiamo dirlo? - erano oppresse dal conformismo falsamente eroico dei loro maschi. Una storia (una storiella) emblematica. secondo me. Da noi le aggregazioni si sono sempre fatte tra privilegiati. A spese di contadini, che scapperanno appena possibile all'estero, di donne e anche di altri gruppi privilegiati da estromettere dal potere, Allora e oggi. Forse la situazione del '43 è ancora attuale. Perché? Il peccato originale per me è in un passato che non passa: la nascita relativamente recente della nostra comunità e il mancato amalgama dei diversi gruppi (forse rifugiati da varie direzioni per varie disgrazie e calamità) che la costituirono, al punto che non vollero o non riuscirono a dare un nome proprio alla montagna su cui si insediarono. Intanto, la realtà del paese evolveva ed evolve, ma nessuno ne studia né la storia, né la composizione sociologica, né le tendenze. Quadro troppo fosco? Be' c'è qualcosa di positivo o c'è stato: qualche iniziativa di individui della società civile. Ma mi sembra che sia stato poco. O no? Spero di sbagliarmi. Ciao, Mario
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maria
Utente
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59 Messaggi post. |
Posted - 15/02/2005 : 16:30:18
Sono d'accordo con te Mario....Non è abbastanza volere, si deve anche fare !!!! Qui tendiamo a dire sempre le stesse cose e ho notato che si rimpiange troppo il passato, sicuramente bei tempi, ma non dobbiamo dimenticare che anche allora c'erano tanti problemi. Oggi i problemi non sono di meno lo so, ma le notizie viaggiano anche più velocemente grazie alla tecnologia, internet, cellulari, tv, giornali ecc ecc.. e quante esagerazioni e speculazioni !!!! Non so, ma a volte quando guardo il telegiornale ho l'impressione che i nostri leader mondiali vogliono che il mondo sia depresso oggi, vogliano iniettare ansia e paura in ogni uno di noi. E quante volte sentiamo dire le stesse cose in giro tipo i giovani di oggi sono annoiati.... sfiduciati della scuola, dei nostri politici, non leggono abbastanza...... non vogliono fare la gavetta.... oggi hanno tutto..... ecc ecc. E di chi è la colpa ? Allora cari amici basta chiacchiere incominciamo a fare qualcosa con più concretezza e determinazione e soprattutto con la mente aperta al nuovo, altrimenti tra 10, 20 anni a questo passo, saremo di nuovo punto a capo a ripetere sempre le stesse cose e a rimpiangere sempre di piu il passato !!!! Pertanto, cari Montecalvesi sparsi nel mondo avanti le vostre idee per salvare il nostro piccolo paese del cuore visto che c'è lo stanno facendo diventare un piccolo bronx interveniamo tutti......e perchè no ???????!!!!!! Ciao, un caloroso saluto.
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DonnieBrasco
Utente
Italy
172 Messaggi post. |
Posted - 15/02/2005 : 19:05:45
Un salutone a tutti...in particolare all'Avv. Giuseppe e a Enzino...A proposito caro Enzo visto ca stai ad Ancona perchè nun mi vieni mai a trovare.. ma se vieni vieni "magnato" non come hai fatto tempo fa a Laceno da Santino..ti ricordi? Un caloroso abbraccio a Franco Pub che di tanto in tanto vedo al ristorante quando scendo... e vi lascio con una frasettina : Anche se da Montecalvo siamo lontani abbiamo un cuore che ci rende umani è il cuore del nostro piccolo paese che rende unico il montecalvese... Siamo vivi siamo galanti di tutti, noi siamo i più brillanti ovunque andiamo sorrisi portiamo e tutto ciò che si beve noi lo scoliamo per la gioia di pub disco e ristoranti...scusate ma bevo un vinello alla salute di tutti quanti... Ciao a tutti e a presto...un slautone al mio compagneros Carletto Cukiz Mastantuono
Il Vasco della Romagna |
DonnieBrasco
Utente
Italy
172 Messaggi post. |
Posted - 15/02/2005 : 19:22:34
Passato o presente non cambia nulla...siamo tutti bravi a parlare a montecalvo..per cambiare le cose bisogna cambiare i montecalvesi...non si vive solo leggendo la storia o libri non è necessario conoscerla perchè si trasforma in angoscia e malinconia di un tempo che non c'è più...LA STORIA CE LA SCRIVIAMO NOI...dobbiamo scriverla noi e fare in modo che gli altri la leggano. Per fare ciò bisogna darsi da fare e non solo stare a guardare e giudicare ...il problema è sempre lo stesso: ai Montecalvesi il paese piace così se vuoi fare qualcosa te la distruggono...e allora di cosa vi lamentate l'abbiamo voluto noi. I ricordi di quei tempi sono bellissimi ma rimangono tali,sono dei salvagenti ai quali ogni tanto aggrapparsi quando si va in malinconoia...si perchè anche se io adesso vivo a Rimini e fortunatamente faccio una vita da pascià....gestisco dei locali che sono miei e quant'altro...ogni tanto ci penso a quel ridente paesino delle colline irpine che è la mia casa e lo sarà per sempre. Il Vasco della Romagna
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Francesco
Moderatore
306 Messaggi post. |
Posted - 15/02/2005 : 22:49:40
Caro DonnieBrasco, ti ringrazio per aver accolto il mio invito a scrivere su questo forum, intanto ti do il più caloroso benvenuto. Non sono daccordo con te quando dici "non si vive solo leggendo la storia o libri non è necessario conoscerla perchè si trasforma in angoscia e malinconia di un tempo che non c'è più..." , al contrario, penso io, è necessario conoscere la nostra storia per costruire il nostro presente. E' vero invece, quando affermi:"ai Montecalvesi il paese piace così ", una sorta di "tira a campare" .... Saluti Francesco
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