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angelo corvino
Utente
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Posted - 10/02/2007 : 21:15:02
Comunque, non è ufficiale ma lo sarà a breve, la Regione Campania, attraverso la premialità del PIT Regio Tratturo, concederà al Comune di Montecalvo un finanziamento di più di 5 milioni di euro per realizzare una bretella di collegamento dalle Cesine fino alla 90 bis. Da quanto mi dice il Project Manager della Provincia di Avellino che segue i PIT (Piani Integrati Territoriali) il finanziamento è imminente e, soprattutto, ha un vincolo temporale. Entro 18-24 mesi dalla concessione del finanziamento l'opera deve essere ultimata, in linea con le direttive europee in materia di finanziamenti POR. Le strutture comunitarie, infatti, hanno capito benissimo la tecnica usata dagli amministratori locali per mantenere in cassa i soldi il più possibile ed hanno posto dei correttivi tentando di limitare al minimo le speculazioni dei politici locali. Ma vi rendete conto a che punto siamo arrivati? Comunque questo vuol dire che entro due anni, o giù di lì, la bretella dovrebbe essere operativa. Modificato da - angelo corvino il 10/02/2007 21:19:17
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Francesco
Moderatore
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Posted - 11/02/2007 : 01:20:41
Dispiace vedere , in una discussione cosi interessante , poche persone che scrivono. Infatti , Angelo C. ha ragione quando afferma : (piu’ o meno) dalle statistiche del forum risulta che i post vengono letti. Al momento , la discussione , conta 462 volte letto. Siamo in cinque o sei a scrivere ( la maggior parte come si è fatto notare è non residente)…mettiamo che noi che scriviamo abbiamo cliccato 20 volte a testa…rimangono oltre 350 clik! Perché?...i nostri compaesani (soprattutto i residenti) non commentano? Saluti - francesco
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michele
Utente
65 Messaggi post. |
Posted - 11/02/2007 : 16:35:38
Caro Franco capisco il tuo disappunto. Ma non c'è da meravigliarsi. A dire vero rientra tutto nella normalità della nostra comunità. Ho 38 anni, anzi 39, è vero che da dieci ormai vivo fuori, ma a memoria io non ricordo una levata di scudi per nessun motivo. Tu ne ricordi qualcuna? Quanto ad internet e alla partecipazione al forum: torni a ripetermi. Io scrivo perchè ci tengo a confrontarmi con il pensiero altrui e grazie al quale posso crescere. Il problema che non tutti la pensano così, o meglio, si interessano di cose strettamente legate al proprio "orticello". Posso anche sbagliarmi però questa è la situazione oggettiva che colgo. E' mai possibile che il problema più grande a Montecalvo sia la casa? Ma ci si rende conto che se non ci occupiamo dell'economia e dello sviluppo del nostro Paese fra qualche anno si conteranno più case che Montecalvesi? Penso a volte che i miei compaesani vivano su Marte. Come già ebbi modo di dire ad Angelo: speriamo che l'adsl possa essere considerato come un opprtunità per molte realta del nostro territorio, piuttosto che solo ed esclusivamnte come attività ludica. Ad Angelo dico che ha ragione quando dice: Volete una cittadina moderna, ammodernate le usanze dei suoi abitanti, ma visto che pochi intervongono in questo forum faccamoci conoscere, chissà che in questo modo solletichiamo l'interesse di altre persone. La cosa che potrebbe risultare importante alla discussione è quella di girare il forum al Sindaco o chi per esso, in modo da poter sentire l'altra campana e far conoscere a chi ci comanda che la realta delle cose è ben diversa da come la vedono dal Municipio. Non voglio criticare l'operato di nessuno, ma mi piacerebbe che ogni tanto chi Amministra renda conto di cosa sta facendo, in concreto, per il Paese. Non mi interessa il colore politico: se guardiamo a quello allora è una battaglia persa in partenza. E' impensabile che di un problema così importante il cittadino non conosca nulla o quasi di come intende muoversi l'Amministrazione. Informare i cittadini è basilare in una democrazia moderna. Che ne dite?
Buona Domenica a tutti. Michele Aucelli Modificato da - michele il 11/02/2007 17:13:51 |
angelo corvino
Utente
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Posted - 11/02/2007 : 17:43:51
Condivido le opinioni di Michele, d'altra parte l'importanza di fare informazione ai cittadini da parte degli Enti Pubblici è riconosciuta da una legge del 2000 che istituì, tra l'altro, gli uffici stampa. In realtà la legge, rimasta inattuata, poneva al centro dell'attività amministrativa la comunicazione. E' quella legge che istituì gli URP (Uffici Relazioni con il Pubblico) che dovrebbero avere la funzione di orientare i cittadini ed ascoltare gli utenti. dovrebbero essere un punto di ascolto per capire le esigenze e per porre in atto strategie finalizzate al soddisfacimento del bisogno. Gli uffici stampa, invece, dovrebbero avere la funzione di divulgare il più possibile le opportunità offerte dalle pubbliche amministrazioni. Il tutto si gioca sul concetto di "trasparenza", cioè tutti i cittadini hanno diritto a sapere. Nelle realtà centro-meridionali, invece, sul concetto d'informazione si è giocata buona parte dell'attività politico-elettorale di chi ha detenuto il potere. Le "informazioni", infatti, erano riservate solo agli amici degli amici. Attenzione! in questo, per certi versi, si legge anche la colpevole disattenzione delle opposizioni. In effetti le sedi dei partiti sono stati a lungo luoghi in cui si recepivano informazioni utili e dove si aveva modo di conoscere le opportunità offerte ai cittadini. E' ovvio che i partiti facessero informazione agli iscritti ed ai simpatizzanti. In questo l'assenza dei partiti di opposizione ha determinato l'esclusione dai benefici di una larga parte di cittadini. Comunque non c'è dubbio che c'è necessità di maggiore informazione. Ma anche questo è un campo delicato perché informare non è facile se non ci sono cittadini disposti ad essere informati. Vi faccio un esempio. I fondi del PIT Regio Tratturo sono tornati indietro perché ci sono state poche domande da parte dei cittadini. Io, dopo aver scritto delle opportunità di finanziamento offerte ai provati dai PIT un giorno sì ed uno no per due anni, ancora oggi mi sento dire dai cittadini: fondi dei PIT? a me nessuno ha detto nulla. Questo per dire che possiamo scrivere i giornali, emanare bollettini, fare TG locali, realizzare siti web ma se questi non sono seguiti dai cittadini, resteranno sempre lettera morta. Bisogna educare i cittadini ad informarsi.
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michele
Utente
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Posted - 11/02/2007 : 19:38:38
Caro Angelo quello che dici non fa che suffragare quello che vado sostenendo da tempo nei miei post. Ma il problema non è solo nella mancanza, che peraltro è gravissima. Ma la cosa che più mi rende nervoso, per usare un eufemismo, è che nessuno ha compreso l'importanza di poter sfruttare queste risorse come opportunità di crescita econimica. Montecalvo vista la sua posizione geografica ai margini delle più importanti vie di comunicazione, non può permettersi di perdere nessuna occasione. Ma cosa vogliamo dare alla future generzioni? Miseria? Bene accomadatevi. Io da Montecalvese non ci sto. Per gli stessi motivi che oggi discutiamo, la mia generazione è stata costretta in massa a lasciare il Paese. Ma con una differenza rispetto ad oggi, anzi aggravante, allora c'erano le risorse ma non sono state utilizzate nella maniera giusta. E ripeto a me non interessa che le cose siano fatte dalla destra o dalla sinistra: l'imprtante che siano fatte. O meglio che sia data l'opportunità a chiunque di poterle sfruttare. Il resto sta alle capacità delle singole persone di saperle sfruttare nella maniera migliore.Mi piacerebbe sapere dalle forze politiche del nostro paese, maggioranza e opposizione, quali garanzie potranno mai offrire alle nuove generazioni se questo è il modo di amministrare la cosa pubblica? Caro Angelo, mi sai spiegare come mai leggo una vitalità politica ed per certi economica dei paesi limitrofi o della baronia, mentre da noi le uniche notizie sono solo e sempre di cronaca giudiziaria? Si sono mai posti il problema dell'alta diffusione di droghe in una comunità cosi piccola? Ma questi signori dove vivono? davvero su Marte? Scusatemi per lo sfogo. Ma ricordare che molte generazione sono state costrette ad emigrare per incapicità di creare occasioni di sviluppo e di lavoro mi manda in bestia. Michele Aucelli
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angelo corvino
Utente
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Posted - 11/02/2007 : 20:58:11
Caro Michele, purtroppo ci troviamo di fronte al gatto che si morde la coda e tenta di scappare da se stesso mentre continua a mordersi la coda. Gli informatici, visto che siamo sul web, lo chiamerebbero Deadlock (chiusura mortale). I giovani vanno via, e guarda caso sono quelli che potrebbero portare il maggiore valore aggiunto perché, spesso, si tratta di persone dall'alto profilo scolastico. Intanto il paese diventa sempre più anziano, e invece di recuperare il divario che lo separa dal resto del mondo lo accresce, mentre le classi dirigenti sono espressione di un corpo elettorale che ha richieste sempre meno giovanili. Questo fa sì che non ci siano investimenti verso i giovani. Credo che qualsiasi forma di ripresa economica e culturale non possa prescindere da un discorso aperto con le generazioni più anziane che, oltre tutto, hanno anche le risorse economiche. E' ovvio, anche se non condivisibile, che si facciano tante iniziative per la popolazione anziana (ad esempio un servizio di assistenza domiciliare anche quando non necessario, non vedo perché si debbano assistere persone perfettamente autosufficienti, solo perché anziane). Questo, ad esempio, è uno degli utilizzi impropri e deviati delle risorse della 328 destinate al sociale. In sé la legge ha uno spirito condivisibile: se un anziano non è autosufficiente la collettività se ne deve assumere l'onere, ma poi è finito per essere uno strumento di clientela elettorale. Così facendo non si va da nessuna parte. Oltre tutto, si è pensato ad assistere persone anziane autosufficienti, ma non sono nate strutture dove queste, ad esempio, potessero fare attività motoria. Potrebbe sembrare una stupidata ma sembra che il modo migliore per affrontare la vecchiaia, sempre più lunga, sia mantenersi in attività fisica. D'altra parte per trovare conferma a quanto dico basta guardare le persone anziane del nostro paese: quelli che vivono in campagna spesso sono in attività fino ad oltre 90 anni. Il segreto sarà anche nell'attività fisica che svolgono quotidianamente? Chiuso l'inciso, torno al discorso di partenza. E' ovvio che le classi politiche tendano a "parlare" alle persone anziane, visto che rappresentano il grosso dell'elettorato e quindi la possibilità di essere eletti. Ora bisogna interrogarsi sul come si possa invertire la tendenza. Anche per questo avevo suggerito un corso di computer per le persone anziane. Mario Sorrentino una volta mi parlava dell'azionariato diffuso come possibile forma di finanziamento di attività economiche. Credo che sia una strada percorribile ma per farlo bisogna convincere i potenziali investitori e questo, se l'attività da svolgere è legata al terziario avanzato, non può che passare attraverso una conoscenza minima del settore.Modificato da - angelo corvino il 12/02/2007 14:56:58 |
MC
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Posted - 11/02/2007 : 23:22:54
Caro Angelo, i dati disponibili sulle attività commerciali montecalvesi potrebbero essere solo una sterile elencazione di realtà presenti sul territorio. Io credo invece che ci sia bisogno di un accurata analisi socio-economica, che nasca dalle migliori intelligenze del paese riunite in un apposito gruppo di lavoro (o comitato civico). Le risultanze di detto studio dovrebbero essere messe a disposizione degli amministratori e degli operatori economici (non necessariamente montecalvesi) affinché vi possano trarre utili spunti per impostare concrete iniziative per l’innesco di un ciclo economico virtuoso. In altre parole dovrebbe essere elaborato uno strumento al servizio della progettualità. Tale analisi, secondo me, dovrebbe: esaminare la: • componente antropologica stanziale; • situazione occupazionale; • entità e natura dell’emigrazione stagionale; • entità e natura dell’emigrazione stabilizzata; • entità e natura dell’immigrazione; • realtà economica attuale; • domanda e offerta virtuali di forza lavoro; • competenze e professionalità disponibili; fissare gli obiettivi strategici perseguibili e i tempi di realizzazione; individuare segmenti di mercato con concreti margini di inserimento; censire ed esaminare le risorse disponibili e quelle virtuali; fare un punto di situazione sulle forze e gli strumenti disponibili; individuare e analizzare le criticità settoriali nel particolare contesto; individuare sinergie possibili tra le varie componenti istituzionali, religiose, sociali ed economiche montecalvesi. abbozzare un congiunto concetto d’azione. Un approccio sistematico, insomma, che non trascuri alcun aspetto importante e che si prefigga l’obiettivo, forse un po’ ambizioso ma secondo me possibile, di bloccare il flusso migratorio dei giovani e della famiglie montecalvesi; favorire il rientro di nuclei familiari della fascia non ancora stabilizzata; attrarre i compaesani stabilizzati altrove che hanno cessato l’attività lavorativa. Sia chiaro, si tratta solo un esempio, non ho la pretesa di proporre “la” soluzione! Caro Angelo, sono convinto che il tuo ottimismo sia condivisibile. Il nostro caro paese è dotato di una ricchezza non facilmente reperibile: dispone di un patrimonio “umano” qualificato, sia stanziale che non. Hai mai pensato quanti montecalvesi sono in giro per il mondo e quante esperienze lavorative hanno fatto? E non credi che ognuno darebbe un piccolo contributo di pensiero per aiutare i suoi parenti? Cordialmente, Mario CORCETTO
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michele
Utente
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Posted - 12/02/2007 : 00:25:58
Caro Mario, colgo l'occasione per salutarti calorasamente.Venendo al tuo post. La tua analisi oltre a essere precisa e puntuale offre un primo passo in avanti: qualcosa di concreto su cui ragionare. Anche io ritengo Montecalvo abbia ancora le possibilità di invertire la rotta e che ciò si possa fare solo sulla base di uno studio attento e accurato della situazione attuale e prospettica. Individuare obiettivi fattibili nel breve - medio - lungo periodo e porre in essere le politiche necessarie ad attuarli. Condivido appieno anche gli elementi di base per lo studio. Detto questo resta il problema maggiore: catalizzare il maggior numero di persone intorno a questo problema vitale per il futuro di Montecalvo. La mia paura che alla fine la "cattiva politica" se ne appropri per fini elettorali o di comodo. A questo punto sarebbe opportuno avere un incotro con la popolazione dove spiegare quello che si intende fare,le finalità. Da qui organizzare un comitato, non troppo numeroso, che prenda in mano la situazione ed inizi l'elaborazione dello studio. Anche perchè se non passiamo ai fatti qui rischiamo davvero di perdere l'ultimo treno utile. Allora sì davvero che saranno dolori. Saluti. Michele Aucelli Modificato da - michele il 12/02/2007 00:48:15 |
angelo corvino
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Posted - 12/02/2007 : 10:03:56
Caro Mario, condivido pienamente quello che dici, d'altra parte è quello che vado sostenendo anche io da ormai 14 anni, in un comizio del 1993 parlavo della necessità di creare gli "uffici sviluppo" che in qualche modo avevano proprio le funzioni da te espresse. Aggiungerei soltanto una cosa, oltre al ritorno penserei anche all'arrivo, nel senso che se siamo capaci di fare una sorta di "salto mortale" e porci all'avanguardia in qualche settore innoviativo, possiamo anche sperare di attrarre gente giovane che sia interessata a lavorare in quel campo. D'altra parte abbiamo un patrimonio urbanistico che va utilizzato e valorizzato, e di questo dobbiamo rendere atto alle classi dirigenti che lo hanno ammodernato (l'Irpinia prima del 1980 non era com'è adesso, per rendersene conto basta andare via normale a Napoli. Finito il territorio della Provincia di Avellino urbanisticamente si fa un tuffo indietro, sembra la stessa differenza che c'è nelle metropoli sud americane dove ai centri delle città moderni si susseguono senza soluzione di continuità le favelas con baracche cadenti). Voglio dire che se oggi ci ritroviamo un patrimonio edilizio e ci possiamo ragionare come uno dei possibili punti di forza per il futuro lo dobbiamo a chi ci ha preceduto, nonostante anche gli sbagli che chi amministra quasi inevitabilmente commette. Questo per essere corretti, altrimenti rischieremmo di non essere equi (non uso apposta la parola "riconoscenti" perché chi amministra non fa nulla di speciale, ma questo non vuol dire che non si debba essere obiettivi, sopratutto per chi non è interessato alla carriera politica). Per il resto io, per quanto nelle mie possibilità, sono pronto a fare la mia parte. Si potrebbe anche organizzare un workshop virtuale chiedendo ai partecipanti di esporre quelli che per loro sono i punti di forza di Montecalvo e quelli che sono i punti deboli, e contestualemente esprimere anche modi per valorizzare i punti di forza e modi per ridurre i punti deboli. Credo che sia abbastanza semplice, bastano due sezioni di questo forum (punti deboli e punti di forza di Montecalvo). Per quanto riguarda le preoccupazioni di Michele non sarei così catastrofico. Non esiste una buona politica o una cattiva politica esistono classi dirigenti che soddisfano le esigenze dell'elettorato. Non deve spaventare che le idee passino ad essere condivise dalle forze politiche, anzi bisogna auspicarselo perché vorrà dire che sono entrate nel "comune sentire" dell'elettorato e questo non può che essere un bene.Buona Mattinata Angelo Corvino Modificato da - angelo corvino il 12/02/2007 10:09:43 Modificato da - angelo corvino il 12/02/2007 13:10:49 |
angelo corvino
Utente
103 Messaggi post. |
Posted - 12/02/2007 : 11:53:15
Ho aperto due nuovi argomenti nel forum, uno dedicato ai punti deboli ed un altro ai punti di forza di Montecalvo. Ovviamente si tratta di aree ad informazione schematica, quindi in quelle sezioni penserei a non dilungarsi su spiegazioni e commenti, limitandosi ad elencare solo i punti. Magari i commenti li facciamo in questa discussione.Modificato da - angelo corvino il 12/02/2007 13:18:33 |
MC
Utente
Italy
66 Messaggi post. |
Posted - 12/02/2007 : 18:10:23
Un esempio pratico di progetto finalizzato. Sono stati spesi dei soldi (sembra pure parecchi) per il recupero del castello Pignatelli. Per farne cosa? Qual è, nelle intenzioni di chi ha progettato i lavori, la destinazione della struttura risanata? Perché non realizzare sulla parte alta del castello, quella vicino alla chiesa, una sala grande quanto tutto il piazzale? Un buon architetto saprebbe come armonizzare l’antico con il moderno e saprebbe realizzare una struttura che per grandezza e posizione non avrebbe eguali in tutta la zona. Vi si potrebbero: - festeggiare i matrimoni ed altre ricorrenze liete (col sistema del catering non c’è bisogno nemmeno di avere una cucina in loco); - svolgere seminari e congressi scientifici (i signori medici potrebbero invitare qualche organizzazione che svolge lavori utili ai fini dell’acquisizione dei crediti ECM); - tenere congressi di partito (anche solo a livello provinciale – i nostri politici danno tanto ai loro partiti, potrebbero pure chiedere qualcosa ogni tanto…); - invitare artisti famosi a presentare i loro lavori (se gli dai la sala gratis, perché non dovrebbero venire?); - tenere concerti di musica classica. E chi più ne ha, più ne metta! Cordialmente, Mario CORCETTO
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1953
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Italy
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Posted - 13/02/2007 : 08:54:26
La tua idea non è male,quella della sala grande sul cucuzzolo del castello. Tuttavia penso ci siano dei vincoli di costruzione che gravano su qull'opera dei " beni architettonici". Penso,invece, che il castello, abbia delle potenzialità in se, come bene architettonico e storico...il problema è valorizzarlo,quindi ristrutturarlo rispettando l'architettura originale e pubblicizzarlo adeguatamente,per attrarre visitatori che amano il genere e la storia che trapela da quelle mura. Il punto è renderlo accessibile in ogni sua parte....sapete che sotto quel castello vi sono dei "cuniculi" che sbucano in diverse parti del paese...erano rifugi e vie di fuga degli abitanti del castello.Ecco, ripristinare queste "vie di fuga" renderle accessibile al pubblico sarebbe una grande attrazione turistica molto forte. Poi,sicuramente l'idea di coadiuvare questo reperto della nostra cultura locale e nazionale,con un centro congressi costruito nelle vicinanze es."nel sito dei giardini" che faccia da rilancio pubblicitario,sarebbe il massimo;anzi non penso affatto che sia una idea campata in aria, grazie anche alla splendita posizione dalla quale si domina il paese e si ha una visuale di tutto il circondario irpino.Il punto è,trovare soldi, sponsor, e gente capace di promuovere con forza questa idea!! saluti, 1953 |
angelo corvino
Utente
103 Messaggi post. |
Posted - 13/02/2007 : 18:27:45
Ho visto che iniziano ad emergere fattori di criticità ed anche spunti interessanti di valorizzazione. A tal proposito Vincenzo Mastantuono, che sta facendo una specialistica sul turismo a Verona, mi ha mandato un business plain che ha elaborato il suo gruppo di lavoro. Si tratta di un esempio di come potrebbe essere affrontato il discorso della valorizzazione delle nostre aree. C'è da dire, infatti, che nessuno dei nostri piccoli comuni in sé ha potenzialità turistiche tali da pensare di poter raggiungere da solo i livelli di offerta necessari per diventare una mèta turistica. A tal proposito dovrebbero essere avviati discorsi di sinergia territoriale tra i comuni confinanti. Ma sarebbe opportuno che fossero gli operatori del settore, già operanti o potenziali, e non le pubbliche amministrazioni a farlo. I comuni hanno il ruolo di aumentare i livelli di comunicazione tra i diversi centri abitati ma non quello di progettare modelli d'impresa. Comunque mi è stato riferito, da una persona che preferisce restare anonima, che uno dei possibili modi per finanziare il recupero del nostro centro storico sarebbe quello di puntare sul "Parco Progetti" che sono una sezione dei fondi POR della Regione Campania. Non vorrei sbagliarmi ma credo che sia proprio quello che si sta facendo con il progetto di 24 milioni di euro per il Trappeto, a proposito, purtroppo anche di questo sui siti web non c'è traccia. Resto dell'idea che ammodernare le strutture edilizie in sé non serva a nulla se non ci sono progetti di gestione che vanno avviati adesso, contestualmente al recupero edilizio. Vanno pianificate campagne di comunicazione finalizzate a creare movimento d'opinione e strategia d'immagine. Un po' come si fa con le auto quando ci propongono i nuovi modelli, che saranno pronti tra due o tre anni, sotto forma di disegni. Il tutto però va organizzato da persone competenti e non scelte solo per appartenenza politica o perché figli o nipoti di qualcuno. Finché non capiremo l'importanza del merito e della capacità non andremo da nessuna parte. Qui non si tratta di dare un posticino di lavoro a qualcuno che deve andare ad imboscarsi in qualche ufficio, ma di scontrarsi con la concorrenza mondiale, dove, permettetemi, la buona volontà non basta. Credo che vada data la possibilità di esprimersi e di cimentarsi su cose impegnative ad un gruppo di giovani come Vincenzo Mastantuono, ammesso che siano interessati è ovvio, e dargli la possibilità di esprimersi liberamente. Insomma ci vuole un'apertura di credito e di fiducia reale verso i giovani. Nel campo del turismo, come negli altri per altro, c'è necessità di innovare, di inventarsi nuove forme e nuove soluzioni.Angelo Corvino Modificato da - angelo corvino il 13/02/2007 18:43:40 |
avvbell
Utente
Italy
213 Messaggi post. |
Posted - 13/02/2007 : 23:58:10
Lodevoli iniziative. Ma il DENARO dov'è? Se deve venire dal settore pubblico bisogna per forza di cose parlare di politica, se deve venire dal privato mano alla tasca e nasca un gruppo di imprenditori e professionisti disposti a rischiare in proprio. Io propenderei per quest'ultima soluzione. Di idee ne abbiamo sempre avute a iosa, ciò che invece atavicamente manca è la propensione all'investimento (inteso come rischio di impresa). Pensiamo a come convincere le persone ad andare a ritirare i loro buoni fruttiferi (e l'ufficio postale di Montecalvo ne è pieno zeppo) per sposare un progetto in cui credono. Per il resto sono con voi.Giuseppe Bellaroba. |
Francesco
Moderatore
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Posted - 14/02/2007 : 01:08:50
Un sunto, di questa discussione, è stato pubblicato sul corriere dell'irpinia ecco il link: http://www.corriereirpinia.it/sezioni/ufita/ufita1.phpGrazie Angelo...a buon rendere. Saluto tutti - Francesco
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