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 Buon 2007, "pieno di novità e buona volontà"
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1953
Utente


Italy
271 Posts
Posted - 08/01/2007 :  14:02:31  Visualizza profilo  Rispondi con commento
Che dire..ben trovati a tutti!!
Le vacanze,purtroppo, sono solo una una breve parentesi, rispetto, invece, alla quotidianità che dobbiamo affrontare come consuetudine della nostra esistenza.
Come dice il titolo auguro a tutti tante novità positive e tanta buona volontà, visto che l'anno appena chiuso(in generale) non è stato dei migliori!!
saluti,

1953


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306 Messaggi post.
Posted - 10/01/2007 :  00:38:23  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di Francesco  Rispondi con commento
Aspetto le vacanze con tanto amore perchè è in quei momenti che ci si ritrova tutti uniti dimenticando rancori e le storia delle quotidianità.
Perciò questo Natale per me e stato motivo di svago, di voglia di abbracciare amici e parenti.
Spero che per tutti , come per me, sia stato un Natale sereno.
Saluti - Francesco


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Scrivi Un Messaggio Privato 1953
Utente


Italy
271 Messaggi post.
Posted - 10/01/2007 :  09:30:32  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro Francesco,
i tuoi auguri,aspettative e buone intenzioni, sono sempre auspicabili!!
Tuttavia, sondando qua e la tra la gente, si ha il sentore che non per tutti i momenti come quelli natalizi e d'intorni,sono proprio sereni e felici:c'è tanta incertezza,intolleranza, malumori e discordia che inficiano quella auspicabile serenità.
cari saluti,

1953Vai in cima alla pagina


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Moderatore



306 Messaggi post.
Posted - 10/01/2007 :  16:23:16  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di Francesco  Rispondi con commento
Caro 1953, in fin dei conti è tutto ben equilibrato.
Se fossi uno scrittore scriverei un testo sullo straordinario equilibrio della natura.
Il bene non ha ragione di esistere senza il male e viceversa.
E’ fin troppo ovvio che al male è preferibile il bene.
A mio avviso dobbiamo toglierci dalla testa che non ci saranno più guerre, maremoti , terremoti, cattive e buone amministrazioni, Welby , Cogne e quant’altro.
Il mondo sarà sempre cosi nel bene e nel male.
Dove mi soffermerei è sull’approccio alla vita dell’individuo nel suo tempo , nel suo contesto.
In particolare della poca cura che ha del proprio lato spirituale.
Oggi, come da sempre, manca quel lato umile per far apprezzare anche le piccole cose quelle cose che per i più risultano banali.
Sono proprio quelle cose che ci aiutano a farci capire in che mondo straordinario viviamo.
Qualche ora fa’, ero intento a tagliare qualche pianta nel mio impianto acquatico, mi sono emozionato davanti ad una quercia, , stavo per tagliarla, al che mi sono ricordato di mia madre.
Infatti , un paio di anni fa, quando lei mi aiutava nella potatura degli alberi, mi fece notare che la stessa quercia di cui sopra, nel fare la pulizia del prato, tanti tanti anni, l’aveva scansata dal taglio, perchè gli sembrava una bella piantina, ed anche perchè serviva a delineare il confine con il vicino.
Ora quella quercia ha 40 anni ed io ne ho 50.
Saluti - Francesco


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Moderatore



154 Messaggi post.
Posted - 02/02/2007 :  13:09:48  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di amsorr  Rispondi con commento
Caro Francesco,
la prossima volta che incontri la quercia salutala anche da parte mia.
Sai che la quercia era una pianta sacra ai Sanniti, popolo di cui faceva parte anche la tribù degli Irpini nostri progenitori. Era chiamata con il nome della dea KERRES (e quercia deriva chiaramente da questo nome osco come potrei dimostrare qui ma mi astengo dal farlo perché troppo tecnico il procedimento). KERRES corrisponde alla dea CERES -RIS, la dea Cerere dei Latini, i quali da buoni coltivatori dei campi la veneravano quale protettrice del raccolto dei cereali (e questo termine deriva infatti da CERES). Non così i Sanniti, i quali da bravi allevatori semi nomadi (erano dediti come princiale attività alla transumanza) vedevano in lei la protettrice dei boschi e dei prodotti naturali in genere. Era anche protettrice dei parti animali, ai quali quei bestioni dei Sanniti associavano anche i parti umani.
KERRES era venerata in boschi sacri, come è testimoniato da una tabella votiva scritta in lingua osca trovata ad Agnone nel Molise. Io penso che anche Santa Maria dei Boschi di Casalbore fosse un bosco sacro dedicato a Kerres,e che in seguito alla cristianizzazione del nostro territorio sarà stato ri-dedicato alla Vergine Maria. A Santa Maria dei Boschi ci sono ancora delle querce le quali possiamo benissimo considerare che per rinascita via polloni risalgano come origine alle antiche querce venerate dai nostri progenitori.
Scusa la sparata erudita, ma tu mi hai provocato con la tua quercia componente a pieno titolo della tua famiglia!
Sempre cari saluti a tua madre e tieni alta la fiaccola della libera imprenditoria persino a Montecalvo,
Mario Sorrentino


Modificato da - amsorr il 02/02/2007 13:12:56Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato 1953
Utente


Italy
271 Messaggi post.
Posted - 05/02/2007 :  09:50:24  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro Francesco,
l'equilibrio in natura è un fatto,cioè i fattori "tendono ad un equilibrio" a prescindere dall'Uomo.Non così possiamo affermare nel mondo dell'Uomo,intendo dire che l'equilibrio tra gli Uomini non è una conseguenza naturale che prescinde la volontà degli stessi Uomini, ma è proprio la volontà degli Uomini a determinare l'equilibrio.Intendo dire che non possiamo rassegnarci al fatto che tanto le cose non cambiano mai...se le cose non cambiano mai le responsabilità non sono solo degli altri ma sopratutto nostre,deleghiamo troppo il prossimo nelle questioni che spesso,invece, riguardano la nostra vita....manca la partecipazione alle scelte che regolano la vita quotidiana di noi tutti.(la cronaca di questi giorni dimostra come i nostri giovani sono disposti ad uccidere per un non valore,piuttosto che occuparsi del proprio avvenire partecipando alla vita pubblica)
Forse è dovuto proprio a questo fatto se le cose non cambiano mai,pensiamo che gli altri possano fare i nostri interessi..UTOPIA!!!
Per questo dicevo che forse in natura le cose tendono ad un equilibrio..ma è anche vero che tale equilibrio, esempio, nella Savana il Leone e animanli simili, per la propria sopravvivenza mangiano animali più piccoli(antilope)...questa è una forma di equilibrio, però vallo a spiegare a quegli animali più piccoli che è giusto così perchè deve esserci un equilibrio.
Intendo dire che non è vero che è "normale" che ci siano i casi Welbi, guerre e tutto il resto.....è normale nella misura in cui noi tutti lo permettiamo,ovvero il "pesce grande(o leone) mangia quello piccolo",per usare una metafora banale,ma che rende benissimo l'idea.

PS:La morale è che se lasciamo l'equilibrio attuale,ovvero lasciamo agli altri la gestione della nostra vita,la metafora del Leone e l'antilope è calzante anche sul genere umano:il ruolo del Leone lo farà chi ha il potere induscusso(Berlusconi,Prodi e quelli di turno,la parte degli animali più piccoli la facciamo noi popolo(l'antilope)saremo sempre sbranati.
cari saluti,

1953

Modificato da - 1953 il 05/02/2007 16:40:56Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato amsorr
Moderatore



154 Messaggi post.
Posted - 06/02/2007 :  11:41:08  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di amsorr  Rispondi con commento
quote:

Caro Francesco,
la prossima volta che incontri la quercia salutala anche da parte mia.
Sai che la quercia era una pianta sacra ai Sanniti, popolo di cui faceva parte anche la tribù degli Irpini nostri progenitori. Era chiamata con il nome della dea KERRES (e quercia deriva chiaramente da questo nome osco come potrei dimostrare qui ma mi astengo dal farlo perché troppo tecnico il procedimento).
<<(Ma sì,ti aggiungo la stringa di derivazione più probabile:
KERRES > *Kèr(re)s > Kèrz > Cer-za e abbiamo la nostra CERZA, in cui c'è la mutazione K > C, come nel latino "Caesar" da "Kaesar, la caduta del gruppo /RE/ per effetto della potenza dell'accento sulla radice della parola e infine l'inserimento di -A come segnale del femminile in latino e italiano che non esisteva in osco, ma in CERZA del nostro dialetto c'è la resistenza della base osca KERRES, come la ricostruzione dimostra chiaramente; in definitiva CERZA è più vicina a KERRES di quanto non lo sia il termine italiano QUERCIA dal latino QUERCUS).>>
KERRES corrisponde alla dea CERES -RIS, la dea Cerere dei Latini, i quali da buoni coltivatori dei campi la veneravano quale protettrice del raccolto dei cereali (e questo termine deriva infatti da CERES). Non così i Sanniti, i quali da bravi allevatori semi nomadi (erano dediti come princiale attività alla transumanza) vedevano in lei la protettrice dei boschi e dei prodotti naturali in genere. Era anche protettrice dei parti animali, ai quali quei bestioni dei Sanniti associavano anche i parti umani.
KERRES era venerata in boschi sacri, come è testimoniato da una tabella votiva scritta in lingua osca trovata ad Agnone nel Molise. Io penso che anche Santa Maria dei Boschi di Casalbore fosse un bosco sacro dedicato a Kerres,e che in seguito alla cristianizzazione del nostro territorio sarà stato ri-dedicato alla Vergine Maria. A Santa Maria dei Boschi ci sono ancora delle querce le quali possiamo benissimo considerare che per rinascita via polloni risalgano come origine alle antiche querce venerate dai nostri progenitori.
Scusa la sparata erudita, ma tu mi hai provocato con la tua quercia componente a pieno titolo della tua famiglia!
Sempre cari saluti a tua madre e tieni alta la fiaccola della libera imprenditoria persino a Montecalvo,
Mario Sorrentino


Modificato da - amsorr il 02/02/2007 13:12:56


Modificato da - amsorr il 07/02/2007 11:47:35Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato felix
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16 Messaggi post.
Posted - 15/02/2007 :  15:53:31  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro Mario,
grazie della lezione etica sulla quercia alla mia età
non conoscevo una cosa del genere anche se di querce
ne ho viste tante,specie qui in Abruzzo in certi posti
sono per lunghi tratti in fila indiana e di una certa corporatura
addirittura secolari e i vecchi del luogo mi dicono
che delimitavano i "tratturi della transumanza".
da oggi credo che avrò una visione diversa quando vedrò una quercia.
grazie Mario.
saluto Francesco per aver, forse involontariamente sollevato
un argomento così importante che poi Mario sapientemente
grazie alla sua cultura di ricercatore ha sviluppato.

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