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 Oggi 10 Ottobre - giornata Mondiale contro la pena
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Scrivi Un Messaggio Privato elda
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Italy
13 Messaggi post.
Posted - 21/10/2007 :  16:27:08  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
questo discorso viene citato parecchie volte ultimamente...e le mie frasi sono le stesse...è vero quando le persone dicono che non bisogna mai ripagare con la stessa moneta,ma in una cella non impari a riflettere sugli errori ma anzi in certi casi,l'uomo,non vede l'ora di ritornare a combattere...coloro che uccidino bimbi,coloro che violentano e poi dopo uccidono perchè devono continuare a vivere?per me devono morire,non si meritano di vivere...credo di avere già dato una risposta alla vostra domanda sono favorevole alla pena di morte ma solo a coloro che selo meritano veramnete!!!!!!!!!

elda d'oroVai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato MC
Utente


Italy
66 Messaggi post.
Posted - 21/10/2007 :  18:22:20  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Opinioni nobilissime e pienamente condivisibili, caro Paolop. Anch’io credo che la civiltà sia innanzi tutto negazione della violenza. Anch’io sono convinto della fondatezza della cosiddetta teoria dei condizionamenti, di cui anche le reazioni di chi ha perso un congiunto sono figlie. Però la collettività, pur avendo il sacrosanto diritto di vedersi tutelata, deve rispondere con atti di civiltà. E la pena di morte, anche secondo me, non è civile. E nemmeno dissuasiva, almeno a vedere le statistiche sulla criminalità nei paesi in cui vige.
Tutt’altro discorso è la cosiddetta effettività della pena. Sono convinto che non sia impossibile individuare un modo concreto per punire anche i più efferati delitti. Trenta, venti anni di carcere effettivo, senza sconti e abbuoni, senza la possibilità di scorciatoie, non sono proprio una cosa da poco. E, con buona probabilità, efficaci per il recupero del condannato: tanti di noi hanno conosciuto montecalvesi omicidi - che non cito per rispetto - i quali, dopo aver scontato la pena, sono tornati cittadini modello, che hanno passato il resto della loro vita conducendo una esistenza normale fatta di onesto lavoro.
Quindi vanno bene le pene severe e scontate effettivamente ma, per favore, non parliamo di pena di morte!
Saluti, Mario CORCETTO.


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Scrivi Un Messaggio Privato sonia
Utente


Italy
248 Messaggi post.
Posted - 23/10/2007 :  11:40:35  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di sonia  Rispondi con commento
quote:
Dal corriere della sera :

secondo gli investigatori le violenze sarebbero andate avanti per 2-3 mesi
Napoli, violenza a bimba: fermato parente
La piccola, 4 anni, era morta sabato, per soffocamento, a Crispano. Le analisi hanno mostrato le violenze....


PENA DI MORTE?
SUBITO! SENZA NEANCHE PENSARCI DUE VOLTE!!!!

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Scrivi Un Messaggio Privato 1953
Utente


Italy
271 Messaggi post.
Posted - 23/10/2007 :  12:21:07  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
E' deprecabile quello che ha fatto questo soggetto nel napoletano,abusando della nipotina di quattro anni...cristo santo ma cosa si può vedere in un corpo acerbo di quattro anni!!??
E' su questo che bisogna riflettere,va da se che qui non parliamo si sesso nell'accezione comune del termine,ma di soggetti malati che evidentemente non sanno quello che fanno o che comunque non hanno la capacità di gestire,con la propria volontà, tale malattia.La soluzione?non saprei!! si poptrebbe proporre la castrazione e/o rinchiuderli per non fare arrecare danno.
Sulla vicenda del soggetto che ha abusato della nipotina,non si capisce bene,perchè i media danno informazioni diverse,però pare che fosse dichiaratamente malato di mente.Perciò qui la responsabilità cade sui genitori che hanno lasciato la bambina incostudita con un diversamente abile.
D'istinto verrebbe da dire applichiamo la pena di morte su questi soggetti;ma sarebbe come a dire applichiamo la pena di morte sui bambini,su chi non ha la capacità di intendere e di volere ect.ect.
Certo chi subisce violenza,o i parenti non hanno dubbi al riguardo:pena di morte!!
Ma le cose non si risolvono così,nel caso di specie,ripeto,la responsabilità è dei genitori che non hanno vigilato sul minore.
E poi,attenzione, non dimentichaimoci che legalizzare la pena di morte vuol dire, anche, dare uno strumento in mano al potere costituito che potrebbe utilizzarlo, anche, per scopi diversi da quelli che la gente comune pensa.
saluti,

1953Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato glassa
Nuovo utente



4 Messaggi post.
Posted - 25/10/2007 :  11:09:07  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
I casi come quello della bambina di quattro anni di cui fa riferimento 1953 fa quantomeno accapponare la pelle. Genera nella mia persona un forte senso di responsabilità sull'accaduto e mentalmente mi pongo questa domanda:"io cosa posso fare per evitare o almeno limitare il verificarsi di episodi simili?"
A oggi, e forse anche nel prossimo futuro non so darmi una risposta, ma spero che mi verrà in mente qualcosa, nel mio piccolo, che possa fare.
Ho accolto il suggerimento di Robinson di leggere "Il silenzio dell'innocenza" di Somaly MAm. Ho iniziato a contribuire economicamente al progetto di Somaly Mam, rivolto proprio ai bambini oggetto di violenze.
In effetti Robinson, a ragione, metteva in guardia il lettore per il contenuto del libro. Il caso della bambina del napoletano a confronto delle violenze sui bambini di cui parla Somaly Mam, di cui lei stessa da bambina ne è stata vittima, è come una goccia in un oceano di crudeltà che l'uomo in quanto essere dotato di ragione è incredibilmente capace.
Sono del parere che certamente non è con la pena di morte che diamo una soluzione al problema.


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Scrivi Un Messaggio Privato 1953
Utente


Italy
271 Messaggi post.
Posted - 25/10/2007 :  11:32:00  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
E' proprio la ragione che fa la differenza,ossia la capacità razionale,la cognizione oggettiva di capire ciò che stiamo facendo con la consapevolezza quindi deliberata delle conseguenze sul destinatario delle nostre azioni.
La dove sussiste questa capacità cognitiva si può anche discutere,come estrema ratio, di applicare la pena capitale, se non altro per difendere eventuali vittime future;però aggiungo, che garanzie possiamo avere che non venga tolta la vita ad un innocente,ad un dissidente,ad un avversario politico ectt.ectt?
Proprio per questi rischi "fisiologici" oggettivi che bisogna avversare la pena capitale.
saluti


1953

Modificato da - 1953 il 25/10/2007 11:36:50Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato paolop
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193 Messaggi post.
Posted - 25/10/2007 :  12:09:25  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di paolop  Rispondi con commento
Credo che quando si parla di violenze a minori o in generale, escano fuori allo scoperto solo una piccola percentuale di quelle che effettivamente accadono.
Purtroppo la stragrande maggiornza, mi sembra oltre il 90%, avviene nelle mura domestiche! (Parenti stretti e genitori!)
E' un argomento molto triste che fa rabbrividire, ogni volta che escono notizie del genere al telegiornale.

Per quanto riguarda la pena capitale vorrei dire che è da escludere dalla faccia della Terra, non solo come dice 1953 per evitare di condannare innocenti e di strumentalizzarla, ma anche per dei principi di umanità, civiltà, spiritualità eccetera...

Altre considerazioni spicciole:

Se uno ruba, lo Stato non deve derubarlo.
Se uno fa violenze, lo stato non deve violentarlo
Se uno uccide, lo Stato non deve ucciderlo

Lo Stato, in poche parole, non deve comportarsi come un delinquente o un assassino, anche se per "fare giustizia".

Lo Stato dovrebbe soprattutto prevenire ed educare, non solo condannare.

Perchè la polizia e gli assistenti sociali, in molti casi hanno snobbato le denuncie a persone pericolose che hanno poi commesso delitti preannunciati se non addirittura stragi?
Poi però, a delitto commesso, ci si meraviglia e si chiede il patibolo per mettere la coscienza a posto.

http://musicjazzvideos.com/category/montecalvo-irpino
http://storiagiornalismo.com/politica.html

Modificato da - paolop il 25/10/2007 12:11:25Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato sonia
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248 Messaggi post.
Posted - 25/10/2007 :  12:13:19  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di sonia  Rispondi con commento
in molti casi si condanna qualcuno senza che ci sia l'ammissione di colpa (franzoni) e sicuramente non avremo mai la certezza che quella condanna sia stata inflitta ad un colpevole o ad un innocente, ma almeno nei casi più gravi dove le prove e le confessioni ci sono, nemmeno per un istante bisogna tentennare su quale pena infliggere. Già è vero, forse con la pena di morte non si risolve nulla perchè le violenze continueranno ad esserci, ma almeno togliamo di mezzo un aguzzino per volta! Quell'orco in provincia di napoli, quando ha cofessato non ha mostrato nemmeno segni di pentimento!!! Scusate la durezza ma certi fatti li trovo davvero sconvolgenti e non posso immaginare che con una dichiarazione di intendere e di volere la passi liscia o quasi. Secondo le pene dure ci devono essere quantomeno per dare un pò di giustizia alle famiglie delle vittime.
Non ho letto il libro di Somaly Man, ma credo che se lo leggessi mi si "aggroviglierebbero le budella"!

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Scrivi Un Messaggio Privato 1953
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Italy
271 Messaggi post.
Posted - 25/10/2007 :  12:32:24  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Essere dei " puro sangue ", passionali, è bello affascinante perchè si affrontano le cose,la la vita, sempre con una carica emotiva travolgente;però queste caratteristiche bisogna spenderle per le cose positive,per l'amore ect,non quando,secondo me,è doverosa la riflessione,altrimenti l'effetto è peggiore della causa!!
saluti,

1953Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato paolop
Utente


Italy
193 Messaggi post.
Posted - 06/11/2007 :  21:51:35  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di paolop  Rispondi con commento
Ecco, a pochi giorni di distanza dal mio post, proprio un gravissimo caso e addirittura a poche centinaia di metri da casa mia.
(Non è che ho dei poteri paranormali?)
A parte gli scherzi che in questo argomento sono proprio fuori luogo...

Sto parlando del caso della sparatoria a Gu1don1a, dove uno squilibrato che lo stato aveva licenziato e che non avrebbe dovuto avere neanche una fionda, munito di un arsenale da Rambo, ha sparato su bambini e persone disarmate che lo invitavano alla calma.

Vedete?, proprio quello che dicevo:

Ora si grida all'assassino, e magari si richiede pure la pena di morte.
Ora che è troppo tardi.
Ma dove era lo stato quando questo tizio si armava fino ai denti tramite certificati di porto d'armi intestati alla sorella o tramite amicizie varie.

Dove erano gli assistenti psichiatrici o sociali che hanno permesso che questo individuo, perseguitato da demoni, maturasse un odio feroce verso il mondo?

Pensate che la sua abitazione è di fronte e ripeto, di fronte al CI M di Gu1don1a, vale a dire al Centr0 di salute m3ntale della asl.

Incredibile,ripeto ancora, incredibile...
E' stato permesso tutto questo...Una tragedia annunciata e prevedibile, come tante altre: troppe.

Non chiediamo la pena di morte, ma chiediamo che lo stato funzioni.


http://musicjazzvideos.com/category/montecalvo-irpino
http://storiagiornalismo.com/stato-chiesa.htmlVai in cima alla pagina

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