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 "Il Caso Welbi"
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Scrivi Un Messaggio Privato 1953
Utente


Italy
271 Messaggi post.
Posted - 23/01/2007 :  16:15:43  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Leggendo i giornali e ascoltando notiziari TV,la Chiesa rilancia su questioni e istituti di vita pubblica i quali invece dovrebbero essere decisi e disciplinati dallo Stato.All'ordine del giorno le scottanti questioni "eutanasia e pacs".

Rispetto al primo problema nulla di nuovo è stato sostenuto, ergo, la sofferenza senza speranza prevale sulla volontà dello sventurato e malcapitato soggetto.

Per i PACS (patti civili di solidarietà)non ci deve essere futuro,secondo la Chiesa, sono soggetti i quali non debbono godere dei diritti civili uguale ad altri soggetti per il solo fatto di non aver sottoscritto,formalizzato, la loro unione d'avanti ad un pubblico ufficiale o d'avanti ad un prete.

Per analogia,secondo questa logica,nemmeno i singol adulti dovrebbero poter godere degli stessi diritti civili se decidessero di vivere per sempre da soli,proprio sul presupposto che tali diritti civili possono essere riconosciuti solo a chi formalizza la propria unione.

Ma se le cose stanno così, vorrei lanciare una provocazion: nemmeno gli uomini della Chiesa dovrebbero godere di tali diritti posto che non hanno formalizzato alcuna unione!!

In conclusione,non vorrei essere frainteso e passare per un anticlericale(non sono un anticlericale),rispetto la Chiesa, ed anzi, penso, che abbia un ruolo di equilibrio fondamentale nella nostra società.. ed oltre,però sono dell'idea che il proprio ministero vada esercitato nell'ambito delle questioni spirituali lasciando allo Stato e quindi al singolo la scelta di come organizzare la propria vita, certamente nel rispetto dell'altrui pensiero e dell'altrui organizzazione di vita.
saluti,

1953Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato angelo corvino
Utente



103 Messaggi post.
Posted - 24/01/2007 :  21:31:34  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Un saluto a tutti.
Ogni tanto leggo il forum e con piacere osservo che il dialogo continua.
A proposito di posizionamento della Chiesa Cattolica rispetto alla politica, stamattina è uscito un fondo dell'Ansa, a firma di Giovanni Innamorati, che sottolineava proprio il disagio dei cattolici del centrosinistra rispetto alle ultime posizioni assunte dal Cardinale Ruini che sembra si stiaa trasformando sempre di più in un leader politico. Le considerazioni scaturivano da un sondaggio della SWG, in base al quale il 53% dei cattolici praticanti giudica "non corretti" gli interventi delle gerarchie in campo politico, e che mostra anche la loro distanza dagli insegnamenti della Chiesa sui temi "eticamente sensibili". C'è da dire che la teodem Paola Binetti difende il capo dei vescovi ed invita a leggere tutto il discorso e non solo la parte dedicata alla politica. Il quotidiano "Europa", organo ufficiale della Margherita, ha espresso il disagio derivante dall'intervento di Ruini. "La terza parte del discorso di Ruini si sofferma sulla situazione italiana; ma non della pastorale, della liturgia, della spiritualità... Si sofferma sulla situazione economica, sociale, sulle leggi" ha scritto "Europa". In effetti, come sottolinea Mimmo Lucà, "c'è una crescente esposizione politica della gerarchia. Se Ruini si pronuncia su questioni politiche, perfino su questioni fiscali, è chiaro che si pone su un piano politico. Ma a questo punto la sua opinione verà considerata come quella di un altro uomo politico". Le stesse preoccupazioni le manifesta Franco Monaco, ex presidente dell'Azione cattolica ambrosiana ai tempi del cardinal Martini, ed oggi deputato dell'Ulivo: "Dalla Chiesa, che non è un agente politico-culturale tra i tanti, specie nel giorno della morte dell'Abbé Pierre, ci si attendeva una parola profetica che trascenda il senso comune e che evochi l'alterità e la radicalità del Vangelo. Questo aiuterebbe di più chi fa politica a mettersi in discussione in profondità, che è cosa più importante e impegnativa che non semplicemente confrontarsi con opinioni per quanto autorevoli e perfettamente legittime". Un'altra voce ulivista esprime il "disagio" per questa linea della Cei. E' quella di Lino Duilio, oggi presidente della commissione Bilancio della Camera, e in passato responsabile del Centro di formazione della diocesi di Milano: un altro collaboratore del cardinal Martini, dunque. E mi riallaccio a quando detto da 1953 in un precedente post. Si ha l'impressione che la Chiesa abbia sempre di più un agire politico e non più squisitamente pastorale. Non ultima la posizione espressa sulla fecondazione assistita che, di fatto, penalizza una fascia di popolazione che non condivide la posizione cattolica. Si registrano sempre di più invasioni di campo che rischiano di mettere in discussione la laicità dello Stato italiano. La Chiesa ha il dovere di guidare i propri fedeli ma non dovrebbe tentare di imporre le proprie posizioni a chi non le condivide, altrimenti può correre il rischio di compiere errori già fatti in passato, per altro riconosciuti dalla Chiesa stessa. In virtù di questo, la Chiesa dovrebbe dire ai propri fedeli come comportarsi da cattolici osservanti, ad esempio in materia di aborto, divorzio e fecondazione assistita, ma mai dovrebbe prevaricare le opinioni altrui imponendo le proprie posizioni anche a chi cattolico non lo è.

Modificato da - angelo corvino il 24/01/2007 21:35:52Vai in cima alla pagina


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Utente


Italy
271 Messaggi post.
Posted - 25/01/2007 :  10:40:23  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
E' evidente che l'Amico Corvino, è più attento alla letteratura scritta e parlata della Chiesa e sulla Chiesa, contrariamente a me che mi sono limitato a delle considerazioni meno approfondite,ma tuttavia, mi fa piacere che la filosofia di fondo è condivisa.
Solo su paio di cose vorrei andare oltre le considerazioni di Corvino, ossia,quando afferma che la Chiesa "dovrebbe dire ai propri fedeli come comportarsi" in materia di divorzio, aborto e fecondazione assistita.
Penso che la Chiesa debba limitarsi solo a "consigliare" i propri fedeli,non dire come comportarsi, specialmente in questioni così delicate e strettamente legate,direi "intimamente e imprescindibilmente" al singolo soggetto.
Tutte le questioni che attengono alla sfera emotiva, passionale, sentimentale, relazionale ect. devono essere lasciate in modo assoluto ed inequivocabile alla valutazione e scelta soggettiva.Nessuno ha il diritto di ingerire,perchè di ingerenza si tratterebbe oltrechè di presunzione,su questioni di tale portata che sono e devono restare di assoluto retaggio individuale.
saluti


1953

Modificato da - 1953 il 25/01/2007 11:21:26Vai in cima alla pagina


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Utente


Italy
271 Messaggi post.
Posted - 31/01/2007 :  12:03:58  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
PICCOLE INTEGRAZIONI E CONSIDERAZIONI IN ORDINE ALLE PROBLEMATICHE PACS.

In questi gioni,in occasione delle discussioni parlamentari sui PACS,i media mandano in onda servizi e immagini di circostanza.
Appare subito evidente la faziosità di tali informazioni: intervistano coppie di omosessuali(sia donne che uomini)cercando di generare nella mente della gente che le discussioni in Parlamento sui PACS riguardano solo ed esclusivamente le ralazioni omosessuali.
ASSOLUTAMENTE FALSO!!
E' vero,vi sono anche tali relazioni,(le quali devono avere sicuramente gli stessi diritti di tutti posto che sono essere umani come tutti) ma la stragrande maggioranza invece riguarda coppie "normali" composte da Uomo e Donna(anche con bambini) che per loro scelta o altre ragioni di natura formale condividono la propria vita emotiva,sentimentale e di coppia.I media,non hanno mai intervistato e imposto in televisione alla gente situazioni di quest'ultimo tipo,vendendo,perciò, un prodotto non veritiero capzioso, fazioso e vergognosamente alterato.
saluti,

1953Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato amsorr
Moderatore



154 Messaggi post.
Posted - 31/01/2007 :  16:47:56  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di amsorr  Rispondi con commento
Caro Angelo,
sui PASCS, condivido pienamente la tua ultima frase. Ma ti sei mai chiesto perché la Chiesa cattolica, così come altre chiese diventate religioni di stato, nonostante le affermazioni in contrario, ritiene più efficace, evidentemente per assicurare la propria sopravvivenza, far usare la legge dai suoi alleati politici piuttosto che faticare per convincere le sue pecorelle a seguire i suoi insegnamenti? Pensa che cosa direbbe del clero un Cristo che tornasse in terra.
Ciao,
Mario
P.S. Approfitto di questo spazio per chiederti se è vero che la lapide romana posta sulla fontana a Pratola è veramente sparita?

Modificato da - amsorr il 31/01/2007 16:48:58

Modificato da - amsorr il 01/02/2007 11:31:03Vai in cima alla pagina


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Italy
271 Messaggi post.
Posted - 01/02/2007 :  14:19:18  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Forse perchè nessuno seguirebbe tali insegnamenti, che insegnamenti in verità non sono, ma imposizioni autoritarie,le quali discendono,d'altro canto, da una organizzazione autoritaria con principi monarchici, cui si fa l'organizzazione eclesiastica storicamente parlando.

Se Cristo tornasse sulla terra faremmo tutti la fine di sodoma e gomorra e i rappresentanti della chiesa verrebbero trattati come quei commercianti al mercato le cui bancarelle furono strattonate perchè i prodotti che vendevano erano eccessivamente speculativi per sfamare la povera gente.
saluti,


1953Vai in cima alla pagina


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Utente



103 Messaggi post.
Posted - 01/02/2007 :  14:33:18  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Intanto la CEI, e quindi Ruini, ha colpito ancora. L'altro giorno le agenzie hanno riportato delle dichiariazioni sulle quali vale la pena soffermarsi. Ruini ha preso posizione sui PACS ed ha esplicitamente detto che "è superflua una legge e che basta una modifica al codice civile". Ritengo che in questo "ingenuo" suggerimento ci siano elementi a dir poco allarmanti. Ruini, nelle funzioni di componente dello Stato del Vaticano "suggerisce" allo Stato italiano cosa deve o non deve fare. L'episodio ha diverse chiavi di lettura: se da una parte, può essere visto come l'espressione di un'opinione personale, per altro non richiesta, dall'altro suona come una indebita ingerenza nella vita legislativa di uno Stato estero, cosa quest'ultima ben più grave. A questo punto viene da chiedersi chi stesse rappresentando Ruini quando ha detto quelle cose. In ogni caso l'episodio è increscioso, è come se uno dei ministri della Repubblica italiana entrasse nel merito di decisioni della Santa Sede in merito all'organizzazione del clero. Cosa ne penserebbero le alte sfere del Vaticano?

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103 Messaggi post.
Posted - 01/02/2007 :  14:36:30  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Ciao Mario!
é un piacere leggerti, purtroppo non ho notizie dell'iscrizione di contrada Pratola.

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Italy
271 Messaggi post.
Posted - 01/02/2007 :  15:22:22  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Forse Ruini non sa che per modificare il C.C. serve una legge!!come d'altro canto non sa che il C.C. è una legge!!
Le opinioni di un uomo politico o religioso espresse in pubblico,non sono mai personali,ma l'espressione di colui il quale rappresenta.
Quando il Papa espresse le opinioni su Maumetto,ancorchè affermò che erano a titolo personale,l'Islam le imputò alla Chiesa cattolica nel suo insieme.E ciò apparare ragionevole,il rappresentante di una organizzazione non deve mai parlare il pubblico per esprimere un'idea privata...deve avere il buon gusto e responsabilità di non farlo,perchè non è un uomo qualunque...se lo fa è perchè vuole esternare l'idea complessiva dell'organizzazione cui appartiene.E'come se il presidente degli stati uniti affermasse pubblicamente di avere il desiderio di dichiarare guerra all'europa sostenendo che però è un'idea a titolo personale.
Sulla sovranità degli stati,è da dire che questa è riconosciuta solo sulla carta,venendo sistematicamente violata,e per fare un esempio classico si vedano gli USA nei confronti della metà degli stati sovrani mondiali.

Perciò perchè stupirsi se Ruini "suggerisce" al nostro Parlamento cosa deve o non deve regolamentare:la cosa che stupirebbe e sarebbe gravissimo,invece,se il Parlamento accogliesse,in toto, tali "suggerimenti".
saluti,

1953Vai in cima alla pagina

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