1953
Utente
Italy
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Posted - 17/04/2007 : 15:55:57
Premessa,non sono osservazioni che hanno attinenza con montecalvo,quindi usi e costumi locali,ma, penso, possano essere considerate utili in ogni parte si viva e per ogni soggetto. L'idea è collegata con il "circolo chiuso" dell'Amica Antonella, ma non è una continuazione delle sue argomentazioni che sono rispettabilissime, ne vuole essere una critica o insegnamento,solo delle osservazioni libere.Perciò,possono anche non essere lette per intero,come qualche Amica del forum ha tenuto a sottolineare,asserendo che alcuni post, proprio non è riuscita a finirli...rispettabilissimo anche questo atteggiamento. Perchè, quindi,circolo aperto? i circoli,in generale,possono essere aperti o chiusi,dipende da ognuno di noi tenerli chiusi o spalancarli,o meglio, accedervi o restarne fuori; è un po la metafora della vita,possiamo assumere un ruolo attivo oppure subire le azioni e attività altrui,ovvero essere protagonisti della propria vita oppure affidare agli altri il proprio destino,è questo, penso, il diritto\dovere di ognuno di noi...essere consapevoli e protagonisti della propria esistenza e di tutto ciò che ci circonda: é utopico e ingiusto pensare che per accedere ad un circolo(della vita)bisogna fare affidamento sugli altri:Per due semplici ed elementari ragioni,l'una perchè gli "altri" pensano prima a soddisfare i propri bisogni e non i bisogni altrui,l'altra perchè è ingiusto gravare sugli altri la propria inerzia.E' non vale opporre il fatto che non abbiamo tempo, che siamo stanchi e così via,perchè se questa giustificazione avesse un fondamento,allora tutti saremmo giustificati perchè tutti siamo stanchi e non abbiamo tempo.Quindi soluzione al problema non c'è o meglio a nessuno può essere delegata la soluzione del problema se non a noi stessi,altrimenti si resta "fuori dal circolo" e si assume un ruolo da spettatore,tutto qua.Certamente,non sta scritto da nessuna parte che bisogna essere protagonisti,quantomeno della propria vita!!possiamo anche essere o assume ruoli passivi e stare a guardare..forse si vive lo stesso, in qualche modo,ma non possiamo,in questo caso, additare o condannare gli altri per la nostra inerzia o pretendere che gli altri segnano il posso per consentirci di raggiungerli..non è così che va il mondo,è esattamente il contrario:coloro i quali sono "fuori dal circolo" hanno il diritto\dovere,in primis nei propri confronti,di adoperarsi per raggiungere chi è gia all'interno del circolo e caso mai superarli....e così via, alternandosi senza fine;è anche questo il senso della vita: fare qualcosa...non basta secondo me, vivere solo per soddisfare i propri bisogni primari,dare un senso alla nostra esistenza vuol dire fare,partecipare, condivere,insomma lasciare un segno tangibile del nostro passaggio a questo mondo. Spero di non aver annoiato....coloro i quali avessero avuto la bontà di arrivare all'ultima riga. cari saluti 1953 Modificato da - 1953 il 17/04/2007 16:05:27 |