angelo corvino
Utente
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Posted - 01/10/2005 : 15:16:42
A molti sembrerà una domanda banale ma forse non è così. Girando per l'Italia ed anche un po' all'estero ho sempre notato la differenza che c'è nel modo di tenere i beni pubblici tra l'Italia del Sud e gli altri posti. In giro ho sempre notato (ed invidiato) i parchi pubblici curati, le strade pulite, i giardini pubblici con le aiule, gli impianti sportivi organizzati e funzionanti, le piste ciclabili non occupate da autoveicoli, l'assenza di abusivismo edilizio su suoli pubblici e tante altre "piccole" cose che rendono il soggiorno all'aperto più piacevole e confortevole. Mi sono sempre chiesto come mai dalle nostre parti non succedesse la stessa cosa. Una possibile spiegazione me l'ha fornita un nuovo amico di Avellino che per tanti anni ha vissuto a Trento, durante un viaggio in pullman diretti alla marcia per la pace di Assisi. La sua tesi è semplicissima: nei posti in cui i beni pubblici sono curati la gente li considera beni di tutti, dalle nostre parti, invece, il bene pubblico si ritiene che non abbia un proprietario (come se la colettività non esistesse). A pensarci bene, potrebbe essere proprio così, viste le appropriazioni di spazi pubblici perpetrate da alcuni cittadini, alle quali le autorità non danno nessuna risposta repressiva. Evidentemente il cittadino che si appropria di spazi pubblici deve pensare più o meno così: non è di nessuno allora posso prenderlo. Allo stesso modo tutte le aree pubbliche vengono viste dai cittadini come aree di nessuno che per questo non vanno curate. Evidentemente, in questo modo di pensare, qualsiasi risorsa utilizzata per la cura delle cose pubbliche è vista come uno spreco inutile di energie. Il risultato, però, è un assetto urbano disordinato e sciatto che, difficilmente, può attrarre un turista che, però, è attratto dalla bellezza dei luoghi ed anche dalla relativa loro integrità naturale. Voi cosa ne pensate? Un saluto |