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Francesco
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Posted - 27/11/2006 : 01:24:02
Girovagando per la fiera di S. Caterina, nei giorni scorsi, mi sono imbattuto nello stand dell' ENTE PROVINCIALE PER IL TURISMO AVELLINO. Il preposto a quella funzione, con molta dovizia di particolari, distribuiva guide turistiche, depliant, e altro materiale atto alla promozione dei beni della nostra amata provincia. Avvicinandomi allo stand , il suddetto, con molta cortesia, ha riposto tra le mie mani una copia di tutto il materiale esposto. Appena a casa , un po’ curioso, mi sono dato subito alla lettura. Sfogliando la guida AREA TURISTICA DELL UFITA, alla pagina MONTECALVO IRPINO, ho letto : Montecalvo risale all’ epoca normanna col nome di “Mons Calvus” e secondo alcuni venne costruito sulle rovine dell’antica Forum Novum, come è testimoniato dai ritrovamenti archeologici in località S.Vito (una necropoli con centinaia di tombe e corredi funerari)… Degli scavi effettuati in località S.Vito _ Maurielli ne siamo un po’ tutti a conoscenza . Infatti ce ne occupammo pure noi in una discussione su questo forum. In riferimento a ciò, per chi fosse interessato, il materiale ritrovato è esposto nel museo civico di Ariano Irpino. Ricordo che i primi scavi furono eseguiti sotto la direzione dell’archeologo Patrevita. Recentemente, durante i lavori di ampliamento della strada provinciale S.Vito - Apice, sono stati ripresi dall’archeologo Cesarano che poi abbandonò inspiegabilmente nel bel mezzo di un ritrovamento importante come una villa romana (la notizia fu pubblicata su alcuni quotidiani locali). Una novità (parrebbe), per quanto ne so io, il nome dell’antica “Forum Novum” e non si capisce dove l’autore, del testo, abbia attinto questa informazione. Per chi volesse approfondire… Saluti – Francesco * questo titolo è anche l’argomento di apertura della pubblicazione G.B.Cavalletti “MONTECALVO dalle pietre alla STORIA”.
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amsorr
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Posted - 27/11/2006 : 16:59:32
Caro Francesco, "Forum Novum" era più o meno nel territorio tra Apice e Buonalbergo come ha accertato anche Alfonso Caccese da vecchie mappe e da ricostruzioni del tracciato della via Appia che saliva ad Eclano proveniente da Benevento, passando dal fondovalle dell'Ufita, ed anche del nuovo tracciato della variante apportata all'Appia primitiva da Traiano (all'inizio del II sec d. C.). Ma sarà Alfonso che conosce bene il sito probabile di Forum Novum a precisare meglio. Il nome "mons calvus" era una denominazione giuridica dei romani dopo che avevano disboscato un monte rientrante nell' "ager publicus" (un territorio demaniale conquistato o colonizzato durante gli ultimi anni della Repubblica Romana). Sul nostro cocuzzolo non c'è mai stato un insediamento che abbia ricevuto un nome proprio, ad esempio, come Ariano, Corsano, Savignano e un certo Anzano, di cui da noi non frega a nessuno e che molto probabilmente, per non dire certamente se le lapidi hanno un peso non soltanto metaforico, era a Pratola di Tressanti. Le necropoli romane si sviluppavano ai due lati di una strada che si dipartiva da un insediamento e perciò a Sanvito non poteva esserci una cittadina romana. Delle lapidi trovate a Tressanti e dintorni si è fatto scempio, come Alfonso ed io abbiamo inutilmente raccontato nella pubblicazione su Anzano stampata a nostre spese e che, per vostra informazione senz'altro inutile, ha interessato soltanto alcuni "intendenti" di Bologna che stanno scavando il sito romano sull'Emilia che si chiamava Claterna, i quali però non possono certo interessarsi delle nostre cose. Un'altra informazione sul nome del paese. I circa duecento montecalvi che esistono in Italia sono quasi tutti spopolati, i tre abitati probabilmente non hanno mai ricevuto un altro nome perché diventarono rifugio di gente che fuggiva qualche calamità e che essendo costituita da varie stirpi mai amalgamatesi tra loro è rimasto come etichetta di comunità di raccogliticci. A Montecalvo i nostri vecchi e primi abitatori, probabilmente intorno all'anno Mille e a una qualche roccaforte normanna non si accordarono mai a darsi un nome forse perché troppo preoccupati da altre cose o forse poco importanti nell'assetto del territorio in cui vivevano. A proposito, sarà questo il precedente storico all'origine della nostra litigiosità e dell'assenza di senso civico? Cordialmente, France' tu lo sai come la penso in proposito. Quella lapide sulla fontana di Pratola è sempre al suo posto? E del sito sannitico delle Bolle si parla? Buon Natale. Mario
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