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angelo corvino
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Posted - 24/05/2007 : 14:56:21
PUC è l'acronimo di Piano Urbanistico Comunale. Si tratta del primo livello della programmazione ubanistica, (ne esistono almeno altri due - quello intercomunale e quello Regionale). Cos'è? Non me ne vogliano i lettori che lo sanno già ma per chiarezza di argomentazione credo sia il caso di ricordarlo a chi dovesse sfuggirne il significato. Uno strumento di programmazione urbanistica serve alla collettività intera per definire e pianificre lo sviluppo urbanistico dell'abitato in cui vive, e finisce inevitabilmente per avere risvolti anche economici e sociali. Insomma per dirlo in due parole, ogni cittadino ha il DIRITTO di partecipare alla sua stesura ed ha IL DIRITTO di fare delle osservazioni. Tenendoci ad un esempio, se un cittadino possiede un pezzo di terra in un posto che attualmente viene classificato zona verde, o non edificabile, può "suggerire" che nella stesura del PUC quell'area, compatibilmente con gli eventuali vincoli esistenti, venga destinata ad altro uso perché nei successivi 10 anni ha intenzione, ad esempio di costrirvi sopra un'attività economica. Stesso discorso vale per le strutture pubbliche, per i servizi e per quant'altro ogni cittadino si voglia immaginare. Comprenderete che questo argomento è quanto di più pubblico ci debba essere, tant'è che la normativa stabilisce che i progettisti incaricati della redazione del PUC debbano ascoltare le associazioni presenti sul territorio ed anche i cittadini che hanno il diritto di sapere l'evolversi della pregettazione per avere la possibilità di intervenire. Questo nei sogni del legislatore perché nella realtà sembra che, almeno a Montecalvo, questo non avvenga. QUANTI DI VOI SANNO CHE SI STA APPRONTANDO UNA VARIANTE AL PUC? Credo pochi. E questo rischia di compromettere lo sviluppo dei prossimi 10 anni. Riprendo l'esempio di prima. Se un proprietario di un terreno destinato a zona verde che resti tale, nei prossimi 10 anni dovesse decidere di costruire si troverà di fronte ad un ostacolo quasi insormontabile. L'iter di una variante al PUC infatti è piuttosto complesso. Sarebbe il caso di parlare e condividere il più possibile questo PUC? Gli amministratori preposti, invece, alle domande sul PUC sfuggono e dicono che non hanno nessuna intenzione di metterlo in piazza per bruciarlo. Continuo a ripetere che DOVREBBE essere messo in piazza. Alla Regione Campania dove è in corso di elaborazione il Piano Regionale esiste un apposito ufficio dove i cittadini e gli amministratori possono prendere visione dello strumento urbanistico. Questo per dire che forse la pubblicità del PUC è un fattore determinante. Comunque una volta adottato il PUC in consiglio comunale, qualsiasi cittadino ha 60 giorni di tempo per produrre le proprie osservazioni.
Modificato da - angelo corvino il 24/05/2007 15:03:34 Modificato da - angelo corvino il 24/05/2007 15:05:22 |
1953
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Posted - 28/05/2007 : 10:05:55
Caro Angelo cosa aggiungere in più rispetto a quello che hai rilevato tu.... forse solo il fatto che la Legge 142 e la 241 "garantiscono" a tutti i cittadini di intervenire nel procedimento di formazione degli strumenti urbanistici, a prescindere dagli atteggiamenti poco trasparenti e spesso faziosi di alcuni amministratori;Però qui entriamo in tecnicismi complessi solo per addetti ai lovori, perciò di difficile comprensione per i più,a meno che, qualcuno non sia direttamente interessato, perchè magari le modifiche urbanistiche riguardano direttamente il proprio appezzamento di terreno,immobile o la propria attività commerciale. La generalità delle persone,non ama impegni e sforzi intellettivi più del necessario:preferisce la leggerezza e tirare a campare...salvo poi lamentarsi quando gli altri(quelli ravveduti) fanno i giochini sulla propria testa.... è così che va il mondo,caro Angelo,ci sono gli " amministratori e gli amministrati". saluti, 1953
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angelo corvino
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Posted - 28/05/2007 : 10:53:55
Beh, sarebbe bello che ci fosse una partecipazione reale dei cittadini-utenti alla gestione della "cosa pubblica". Mi aspetterei che si discutesse delle possibilità offerte dallo strumento urbanistico, aldilà degli interessi privati (per altro legittimi). Ad esempio mi aspetterei che si animasse una discussione sulle vocazioni delle aree urbane pubbliche, sugli insediamenti di aree artigianali vere, sulla realizzazione di assi di piccola comunicazione che colleghino Montecalvo ai paesi con cui confina, della vocazione economica del nostro Comune nella società dell'Informazione. Insomma mi piacerebbe che si parlasse di cose cocrete più che di pettegolezzi da "vasciaiole" o "borgatare".
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1953
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Posted - 28/05/2007 : 11:24:17
Mi trovi in piena sintonia con i tuoi principi,caro Angelo. Però,considerato i fatti che intendi discutere e condividere è ovvio che ciò deve avvenire prima di tutto con gli abitanti di montecalvo dirattamente coinvolti e destinatari di tali provvedimenti comunali. Il mio intervento,come d'altro canto,gli interventi di quelli che non risiedono al paesello,può essere solo in termini di considerazioni generali sulle questioni,quindi puramente di natura teorica ed eventualmente di stimolo per i diretti interessati. Però,come gia dicevo,l'impresa non è semplice:gli interventi da borgatari e disquisizioni sul calcio trovano una più ampia partecipazione. saluti,1953 |
MC
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Posted - 28/05/2007 : 19:58:17
Io, caro Angelo, ai temi da te proposti aggiungerei anche uno studio sulla possibilità di sviluppare la capacità turistico-ricettiva, con particolare riguardo a quella agrituristica. Coglierei l’occasione per la stesura di un piano comunale delle energie rinnovabili (se ne fa un gran parlare di questi tempi). Comprenderei uno studio per ammodernare la normativa urbanistica commerciale. Tutto ciò non disgiunto da un serio studio sulla sostenibilità ambientale del piano nel suo complesso. Spero che il tuo invito sia raccolto da chi ha le capacità di intervenire proficuamente. Buon lavoro. Cordialmente, Mario CORCETTO
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avvbell
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Posted - 29/05/2007 : 08:51:47
Una bella iniziativa potrebbe essere quella di gettare le basi per la valorizzazione dell'area "castello" mediante la realizzazione di una struttura ricettiva che, senza snaturare la vocazione storica, possa essere gestita anche a livello culturale e/o ricreativo magari da una cooperativa locale (un bel museo dell'arte ed artigianato locale con annessa biblioteca dedicata agli scrittori irpini e campani, una terrazza ristorante con vista sul paese ed un parco/giardino nel piazzale antistante la chiesa di S.Maria, magari sempre aperta ai visitatori, il tutto inserito in un unico complesso). Naturalmente l'iniziativa andrebbe accompagnata da una vasta campagna di promozione con "giornate della storia" organizzate con il contributo degli enti interessati (vedasi il recente week end di festa messo su dal Comune di Zungoli o le frequenti "domeniche aperte" qui ad Ariano). Non mi sembra male anche l'idea dell'isola pedonale,peraltro già accennata dalla locale amministrazione, naturalmente accompagnata da tutta una serie di altri accorgimenti finalizzati a renderla proficua anche sotto l'aspetto economico (ad es.: negozi aperti la domenica, stand permanenti etc.). Sono tutte buone idee, ma, come dicevo altrove, secondo me manca uno zoccolo duro di giovani volenterosi che dovrebbero concretamente sposare la causa, anche nel loro interesse, atteso che è immaginabile che chi già abbia una proficua professione non riesca, in termini di tempo e di concreta attività, ad apportare un grande contributo se non sotto il punto di vista organizzativo e delle risorse economiche. Un abbraccio.Giuseppe Bellaroba. Modificato da - avvbell il 29/05/2007 09:28:32 |
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