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1953
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Posted - 26/07/2007 : 10:05:31
Bene,ciò non può che rallegrarmi...approfitterò anch'io per ordinare(su Internet) e rigustare il pane montecalvese e il buon olio di oliva. Fate saper quando parte l'iniziativa.PS: voglio ringraziare l'amico Paolop per la delicatezza proverbiale che lo contraddistingue nell'attribuire titoli e qualifiche ad onorem. E' strano che non abbia ancora proposto la censura e la cancellazione del sottoscritto da quasto Forum.....ma diamo tempo al tempo.. saluti, 1953 |
paolop
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Posted - 26/07/2007 : 10:11:01
quote: Ma poi chi sta tutto il giorno vicino al pc a gestire il sito e le commesse? Chi impacchetta il materiale? Chi lo consegna al corriere? Ci vuole del personale che fa solo quello. Naturalmente adeguatamente remunerato.
Ma scusa Giuseppe, perchè il Comune non lancia un piccolo concorso per 4 o cinque persone massimo a cui si fa fare un corso su queste cose (ecommerce, sitiweb, promozione web, nozioni e tecniche dirette alla vendita specifica dei prodotti...) e poi si lanci il tutto? Che diamine mica occorrono milioni di euro... ------------------ Andando ancora più nel particolare e per dimostrare che quello che dico non sono nè fantasie, nè fumo, ne cazzate: date una occhiata a questo sito: E' realizzato da uno dei più grandi esperti di seo e web marketing italiani. E si occupa proprio di prodotti tipici: http://www.inari.it/ Fatemi sapere ciao Modificato da - paolop il 26/07/2007 10:27:20 |
avvbell
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Posted - 26/07/2007 : 10:23:23
Lascia perdere il Comune. Queste cose se vogliamo realizzarle le dobbiamo fare da noi. Vediamoci, lanciamo le basi per costituire una persona giuridica, autofinanziamoci costituendo un fondo adeguato e con esso remuneriamo inizialmente la manovalanza (sperando che successivamente l'iniziativa si autofinanzi).. Facciamo un passo alla volta. Chi vuol gustare il pane montecalvese potrebbe pure contribuire a realizzare l'iniziativa invece di aspettare il link sul quale cliccare...Certo bisogna crederci, ma al pù cosa può succedere? Che ci giochiamo qualche migliaio di Euro a testa ed una fetta di credibilità? Io sono disposto a rischiare: contiamoci e vediamoci.Giuseppe Bellaroba. P.S.: Il sito da te indicato è ottimo. Ben fatto ed accattivante. Noi, ad esempio, potremmo proporre i nostri prodotti sia con un sito tutto nostro sia per il tramite di mediatori come questi. Rimarrebero da valutare gli aspetti economici. Modificato da - avvbell il 26/07/2007 10:33:07 |
paolop
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Posted - 26/07/2007 : 10:44:19
O si fa un sito indipendente che gestisce le vendite direttamente,o per esempio, come dici tu, su può aprire un negozio virtuale o più negozi su siti commercialmete potenti come www.ebay.it o .com credo ce ne siano anche altri come www.amazon.com Diciamo che la vendita effettiva può avvenire o sul proprio sito o appoggiandosi su questi colossi. La promozione che è l'aspetto cruciale del tutto può avvenire o con pubblicità diretta su google (Adwords) pagando un tot a click per una determinata parola chiave (pay per click ) o con campagne di seo, vale a dire search engine optimization (ottimizzazione del sito per arrivare sui primi posti sui motori di ricerca con una determinata parola chiave : ad esempio "comprare olio d'oliva" o "buy italian wine") Poi vi sono altre tecniche di promozione di un sito o prodotto attraverso blog,video e social community. Se si apre un negozio su ebay, ad esempio, gli investimenti non sono tanti (come credo anche le vendite all'inizio) Certo occorre gestire la PIVA con relativi contributi inps (minimali di impresa). Per il resto si pagano le tasse sul guadagno. Occorre solo uno che prenda il prodotto (magari all'inizio lo va a comprare direttamente dal fornitore già allertato, senza tenere nessun magazzino) lo impacchetti, vada alla posta e stop. Gestire un sito su ebay non è complicato credo.
Molto più complesso e lungo è il processo di un sito come quello di inari che gestisce transazioni, ordini, carte di credito e via discorrendo) Però, appunto lo si può saltare questo processo, avendo si un sito indipendente, ma che mandi a copmprare su un altro sito come ebay, già predisposto in default a gestire quei processi. PS. Il sito di inari.it è fatto da un ragazzo che ha un negozio di prodotti alimentari e che è un grande esperto di web-marketing. Modificato da - paolop il 26/07/2007 11:22:36
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angelo corvino
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Posted - 26/07/2007 : 13:43:25
Paolo sei grande!!! Dico sul serio, però credo che la tua lontanza da Montecalvo ti abbia fatto perdere il senso dell'arretratezza culturale di questo luogo. Quello che dici è verissimo, condivisibile, sottoscrivibile e quant'altro tu ci voglia mettere, ma il problema vero è la sottocultura di Montecalvo. Esistono anche qui esempi di ragazzi che hanno ottenuto dei risultati. C'è chi ha fatto di un hobby il proprio lavoro commerciando pezzi di ricambio per moto, magari anche pezzi rari. Altri due ragazzi si sono inventati un altro lavoro, acquistano scooter incidentati, li smontano, se non sono recuperabili, e li vendono a pezzi. Altrimenti li aggiustano e li rivendono: Il primo mese hanno guadagnato 70/80 euro al giorno a testa. Adesso hanno già un bel parco veicoli da vendere che sono stati interamente pagati. E veniamo alla vendita di prodotti tipici. Pensa che i produttori sono i primi che non ci credono. Con la mia azienda produco anche siti web attrezzati per l'e.commerce, a Montecalvo non abbiamo ancora un cliente che abbia deciso di vendere on-line, ce li abbiamo in Svizzera, però. Ritornando ai ragazzi che si sono inventati il lavoro con il web, si ritrovano a scontrarsi con una mentalità da uomini primitivi. Si scontrano con i genitori nelle cui abitazioni vivono ancora che gli dicono di cercarsi il posto fisso e di non credere alle attività in proprio che oggi vanno bene ma domani non si sa. Cosa vuol dire questo? che se quei ragazzi per potenziare la loro piccola impresa dovessero aver bisogno di un finanziamento, anche di modesta entità, non potranno contare sui famigliari. Resterebbero le banche che, però, non investono su idee ma solo in presenza di garanzie concrete, possibilmente immobiliari.
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paolop
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Posted - 26/07/2007 : 14:17:11
Angelo, quando molti piccoli imprenditori o ragazzi disoccupati vedranno i risultati di uno o due persone del paese che hanno avuto successo in questo campo (è comunque solo questione di tempo, è inevitabile) vedrai come ci sarà la corsa a salire sul treno.Ora come ora è comprensibile la paura e l'ignoranza vesro ciò che non si vede, non si tocca e non si conosce blocca qualsiasi iniziativa. Per non parlare poi di altri settori come la musica,l'intrattenimento, e l'informatica più stretta. Quanto occorrerà affinchè parecchie aziende di Montecalvo e soprattutto giovani iniziaranno a lavorare dal paese stesso tramite internet? 5 anni? 10 anni? Per ora, mi sembra, tu sei un portabandiera, insieme a luppino ed irpino.it
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angelo corvino
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103 Messaggi post. |
Posted - 26/07/2007 : 14:45:22
Paolo, quello che dici è fuori di dubbio. Alrimenti non avremmo investito denaro e sopratutto tempo prezioso, i migliori anni della nostra vita, per inseguire quell'obiettivo. In quello che si fa, aldilà del necessario denaro, bisogna pur crederci! D'altra parte è importante che ci sia un gruppo di aziende capaci di fornire servizi di ottima qualità nel momento in cui si aprirà il mercato. Credo che questo non dovrebbe mancare, abbiamo ottime partnership con gruppi di giovani davvero bravi, pochissimi montecalvesi e molti di fuori, che migliorano continuamente. Qualcuno si è anche perso per strada, grazie al tipico comportamento di paese legato alla "furbizia" spicciola che spesso denota l'incapacità del furbetto di guardare al di là del proprio naso. Altre invece si sono diversificate, uno di noi si è trasferito a Milano per ragioni personali e anche lì stiamo lavorando per mettere su una struttura produttiva e commerciale legata ad un campo specifico. D'altra parte Milano è ancora uno dei centri nevralgici nel settore della comunicazione ed in questo momento dovrebbe essere ancora conveniente averci un punto di rappresentanza.Modificato da - angelo corvino il 26/07/2007 14:46:40 |
angelo corvino
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Posted - 26/07/2007 : 15:08:29
E' importantisssimo che esistano Luppino.it ed Irpino.it. D'altra parte, per certi versi, loro rappresentano la continuazione e l'evoluzione di un percorso che all'inizio tracciammo noi. Nel 2000 siamo stati i primi a fare informazione locale sul web quando lanciammo l'esperimento con il sito www.samniumprojects.com che poi è diventato il nostro sito aziendale, ora in rifacimento. Fu con quel sito che trovammo le collaborazioni con i primi quotidiani con i quali abbiamo ancora partnership e contratti di fornitura. Anche lì si è trattato di una scommessa. Seguimmo, praticamente in tempo reale, la vita di una piccola comunità raccontandola con i criteri del giornalismo. Spero che quella sia stata per chi l'ha vissuta una buona scuola di giornalismo in un segmento decisamente innovativo dove, di fatto, non c'era una "esprienza pregressa". Siamo stati tra quelli che hanno contribuito alla nascita dell'informazione sul web, sostenendo fin dal principio la tesi del nuovo mass media. Nel 2001 abbiamo seguito la campagna elettorale per le amministrative con contenuti alfabetici ma anche con la messa in rete dei comizi e delle interviste. Caso, forse primo in Italia se non in Europa, comunque sicuramente tra i primi. Anche quella era una sfida. Nello stesso periodo abbiamo pubblicato i primi contenuti sperimentali audiovisivi. Il concetto rimaneva sempre lo stesso: la TV da sfogliare. Non più il media sequenziale della Televisone ne quello squisitamente alfabetico del giornale cartaceo, ma una sorta di fusione o, se vogliamo, evoluzione. Si leggono i titoli come sul quotidiano o in una rivista, si clicca e si vede il contenuto audiovisivo o si sente quello sonoro. Cose che oggi sembrano ormai scontate ma che allora non lo erano affatto, sopratutto se a farlo erano un gruppetto di giovani che vivono sul cocuzzolo di un arretrato paesino del sud d'Italia. Restava ancora il problema dell'assenza di interattività che è l'altra grande opportunità d'innovazione offerta dalle tecnologie di internet. Infatti uno dei "limiti" dell'informazione tradizionale è quella di essere per forza di cose "centralizzata". Questo per via delle strutture produttive dei TG e dei giornali nazionali e locali. Franco lavorò e mise su il forum. Questo forum a volte è uno dei miei strumenti di lavoro. C'è chi usa solo il telefono per le interviste e chi sta sempre per strada a sentire le "voci del popolo". Io amo anche conversare sui forum, più che per fare interviste, a scambiare opinioni e sviluppere idee. Modificato da - angelo corvino il 26/07/2007 15:13:55
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DonnieBrasco
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Posted - 26/07/2007 : 16:14:20
Io sarò a montecalvo intorno al 7/8 settembre, e sono d'accordissimo su una idea splendida...io ho usato sempre per i miei locali il pane montecalvese da un pò non mi viene consegnato più per problemi logistici ma se si potesse realizzare un commercio del genere sarebbe moltom proficuo secondo me...io faccio sempre degustare le nostre specialità nel mio ristorante e la gente ne va pazza...organizziamoci io ci sono ad essere parte integrante di un progetto del genere...Vi abbraccio tutti...Giuseppe il caro paolo francesco e tutti quanti, il sig. Mario(che saluto con affetto)...e poi venitemi a trovare una volta insieme qua a rimini ne sarei onoroato..è bello rivedere gli amici quandio di è fuori davanti ad un bel bicchiere di vino... Baci a tutti..adesso vado ad aprire il locale queesti sono giorni di fuoco.. Antonio Pappano Il Vasco della Romagna |
avvbell
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213 Messaggi post. |
Posted - 26/07/2007 : 16:34:37
Mi arrivano anche via telefono ed sms dichiarazioni di disponibilità a portare avanti il discorso imprenditoriale cennato. Troviamo una data che possa andare bene a tutti e vediamoci. Per me può essere anche l'otto settembre. Potremmo vederci nel pomeriggio al mio studio e poi la sera proseguire davanti ad una buona pizza, magari al Ristorante Le Rose dove lavora Francesco. Teniamo i contatti.Un saluto al caro Antonio Pappano ed un in bocca al lupo per la stagione (anche se non ne ha bisogno). Giuseppe Bellaroba. Modificato da - avvbell il 26/07/2007 16:43:31 |
angelo corvino
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103 Messaggi post. |
Posted - 26/07/2007 : 18:08:31
Giuseppe, anche a me arrivano telefonate in tal senso. D'accordo per la mangiata e la rimpatriata, ma ritengo che il luogo migliore per continuare a parlare sia proprio questo. Alcuni mi hanno chiamato e mi hanno detto che trovavano interessante quello che si diceva in questo forum. Sarebbe bello se quelle persone si registrassero nel nostro forum e dicessero qui la loro opinione. Mi piacerebbe aprire una piccola parentesi. Spesso quello che tradisce la nostra cultura è un atavico modo di pensare che porta ed essere diffidenti nei confronti del prossimo (tipico dei ceppi etnici isolati). Da questa diffidenza nasce il detto che le società sono un numero dispari inferiore a tre. Spesso quando un gruppo di persone si mette insieme la prima cosa che si pensa è alla "dietrologia", cioè a cosa ci sia dietro ad una posizione assunta ufficialmente (questo avviene spesso anche i politica). Questa cosa mi fa un po' sorridere e mi fa tenerezza. Questo modo di fare viene immediatamente isolato in realtà culturali diverse e più evolute e finisce male in realtà dove vigono codici d'onore. Un gruppo di persone decide di dar vita ad una società perché ha interessi comuni da sviluppare attraverso quella istituzione. Nel caso delle società economiche l'interesse può essere anche l'utile da ripartire ma possono esserci anche esempi diversi. Ad esempo un socio decide di entrare in una nuova azienda perché ha necessità dei semilavorati che questa produce, oppure perché ne vuole diventare fornitore. Tanto per fare un esempio, l'ingrsso di Pirelli con Tronchetti Provera in Telecom era finalizzato anche a procurare grosse commesse di fibre ottiche al Gruppo che le produceva. Tutte cose alla luce del sole. La grande forza delle società di persone dovrebbero essere le esperienze e le consocenze che ogni socio apporta nella costituenda azienda. Come per dire, io da solo sarò bravo a fare le "castagnole" ma non le so vendere. un altro è bravo a vendere e non sa fare le "castagnole". Da soli facciamo la fame entrambi, insieme io costruisco tante "castagnole" e lui le vende tutte, così lavoriamo e viviamo entrambi. Poi c'è il discorso delle società di capitali basate sul concetto finanziario. Mettiamo insieme i nostri capitali e costruiamo una struttura produttiva che singolarmente non saremmo mai riusciti a costruire e ci mettiamo sul mercato in una posizione dominante, o quanto meno più avanzata, e così otteniamo degli utili maggiori che ci suddividiamo in proporzione agli investimenti. Bene, qualsiasi discorso si voglia aprire questo deve partire da una base di chiarezza basata sui ruoli che ognuno ha all'interno dell'intrapresa imprenditoriale. Poi per quanto riguarda le idee, quelle ce ne sono da vendere e spero che in questo forum saranno esplicitate tutte, una per una. Tanto per definire le linee di business c'è sempre tempo. In fondo è facile dire cosa si ha intenzione di fare, il difficile è farlo! .Modificato da - angelo corvino il 26/07/2007 18:27:09 |
avvbell
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213 Messaggi post. |
Posted - 26/07/2007 : 18:58:41
Perfettamente d'accordo sul fatto che nel forum si debba continuare ad esprimere le proprie idee ma se vogliamo realizzarle dobbiamo vederci di persona, darci delle linee guida, stabilire chi deve fare cosa, raccogliere le adesioni, creare un piccolo fondo comune (alias: mettere mano alla tasca). Queste cose non le possiamo fare sul forum. Possiamo continuare a parlarne (e sono qui per questo) ma ad un certo punto bisogna passare ai fatti. Ed io penso che i tempi siano maturi. Chiunque è interessato all'iniziativa, potrebbe, ad esempio, indicare il periodo nel quale preferirebbe fissare l'incontro. Altrimenti tutto rimarrà nell'alveo di un bel progetto, ma nulla di più. Un abbraccio.Giuseppe Bellaroba. |
paolop
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193 Messaggi post. |
Posted - 26/07/2007 : 21:07:13
Dovrei essere a Montecalvo nella settimana di ferragosto (10-22 agosto, sperando che la Varicella alla mia bambina passi presto (@#!*?#@acc@mort#*!!!)Sul progetto posso offrire la disponibilità alla promozione su internet ed all'ottimizzazione dei siti dedicati. Soprattutto da ottobre in poi. Stendendo un "brain storming" possiamo cominciare a pensare ai seguenti punti o problematiche: - Adesione al gruppo - Ruoli dei membri - Scelta dei prodotti - Partita IVA - Posizione IVA - Preventivo delle spese - Contributi inps (impresa - minimo 2.500 euro annui) - Gestione contabile (iva, irpef, inps,) - Permessi della ASL per eventuale vendita prodotti alimentari - Idee per i siti e loro realizzazione - Descrizione esaustiva ed accurata del prodotto con foto, e parecchio testo sia in Italiano che in Inglese (ideale anche in tedesco, francese e spagnolo) - Promozione tramite pubblicità a pagamento e non - Spedizione e vendite (corriere) Se il progetto ha successo può essere un esempio e suggerimento concreto per altri. L'unico problema che vedo può essere il tempo disponibile. I fondi che occorrono non sono tanti... ciao Modificato da - paolop il 26/07/2007 21:08:36 |
avvbell
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213 Messaggi post. |
Posted - 26/07/2007 : 22:42:59
Potremmo organizzare una prima riunione per il 18 Agosto ed un'altra per l'otto settembre. Sono d'accordo sulla scaletta da seguire. Dovremo da subito preoccuparci di avere punti di riferimento sul posto e distribuirci gli incarichi. Vedrete che le competenze specifiche non mancheranno. A tale proposito e per approfondire l'argomento da questo momento comincio a scrivere anche sulle email private. A presto.Giuseppe Bellaroba. |
michele
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65 Messaggi post. |
Posted - 27/07/2007 : 10:46:27
Eccomi!!!Finalmente si va nel concreto. Do la mia piena disponibilità. Dal 2 Agosto torno definitivamente a Montecalvo. A presto Michele
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