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 "Il Ciclone A.Corvino"
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1953
Utente


Italy
271 Posts
Posted - 23/05/2007 :  08:52:48  Visualizza profilo  Rispondi con commento
Non volermene,Caro Amico AC...intanto spero che tu stia bene e che l'assenza dal Forum sia dovuta a cause non di salute.
E' legittima questa mia curiosità sulla tua latitanza nel lanciare argomentazione in questo Forum ,come penso anche gli altri amici si siano posti la stessa domanda.

E' legittima perchè,come una meteora e con gli stessi effetti,avevi trascinato dietro di te tanta gente con argomentazioni intelligenti e di interesse generale per il paesello;Oppure come quel popolare film.... "Il ciclone" dove l'autore sottolinea,quasi esasperandola,la tranquilla e tediosa vita di quel borgo di campagna toscana,sconbussolato,poi,dal sopraggiungere di alcune splendide e sensuali donne appartenenti ad una compagnia di itineranti,come per l'appunto, solo un ciclone e la sensualità femminile sono capaci di scombussolare.
Non fraintendermi,non ti paragono a quelle sensuali femmine,sottolineo solo gli effetti di quell'accadimento,come in qualche modo lo è stato il tuo fuggente passaggio nel Forum.
Ora le domande che mi sono posto sono due,la prima è: si sono risolti tutti i problemi richiamati nei tuoi interventi!!?? oppure hai pensato di affrontarli in altro modo senza condividerli in questo forum!!??
Francamente non so quale delle due soluzioni auspicare....forse ,tutto sommato la prima.
cari saluti,

1953

Modificato da - 1953 il 23/05/2007 08:55:39


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Utente



103 Messaggi post.
Posted - 24/05/2007 :  14:32:58  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro 1953,
prima di tutto sono stato contento di leggerti. In realtà la mia assenza dal forum ha diverse motivazioni: la prima, quella più importante, è che il mio tempo libero, purtroppo, si restringe sempre di più. Spesse volte quando sono davanti al PC mi manca il tempo materiale di leggere il forum e d'intervenire; la seconda è che ho provato a lanciare argomenti di discussione e provocazioni ma il "feedback" non è stato quello sperato. Nel senso che mi aspettavo delle reazioni, positive o negative che fossero, ma queste non sono mai arrivate. Dietro i miei post, quasi sempre, non c'è stata nessuna risposta. Evidentemente gli arogomenti non sono di gradimento al resto dei partecipanti alla discussione, in tal caso il buon senso mi ha imposto di fare la cosa più ovvia: stare zitto e non perseverare. Evidentemente per molti le cose importanti sono altre. D'altra parte non può essere diversamente, visto lo stato di generale degrado in cui versa buona parte della società montecalvese. Una società che, di fatto, non esiste e che riesce solo a dividersi sulle cose inutili. Tra le altre cose, ultimamente ho assistito a diversi dibattiti dei quali, francamente, non ho capito il senso. Qualcuno addirittura è arrivato a dire che ci sarebbero strade cittadine che non meriterebbero di essere asfaltate perché non ci passa nessuno, come se i residenti non abbiano il diritto di avere una strada che serva le loro abitazioni. Mi spiace, io credo di appartenere ad un'altra corrente di pensiero: quella che preferisce mantenere la propria autonomia intellettuale e di giudizio, senza farsi prendere dal livore politico che connota, ancora una volta, la nostra società. Spiace che, di contrappasso alle argomentazioni di basso profilo, sfuggano al dibattito argomenti che, invece ritengo sarebbero assolutamente determinanti per lo sviluppo sociele ed economico del nostro paesello. Non me ne volere, caro 1953, ma io credo di potermi permettere di chiamarlo affettuasamente così, perché, almeno fino ad ora, ho deciso di viverci e di costruirci faticosamente impresa, con tutte le piccole o grandi conseguenze economiche e sociali. Ritengo, però, che chi ha gettato la spugna ed è andato via, non sto qui a sindacare se avesse o meno altre scelte, debba avere abbastanza stile da non disprezzare. Sai forse a Montecalvo mancano la "classe intermedia" e quella dirigente perché, nel passato ed anche oggi, chi ha "elevato" il proprio grado di istruzione ha preferito approdare, sia chiaro legittimamente, in mari già pescosi anziché rischiare nel tentare di costruire attività economiche nel posto in cui era nato. Capisco che per alcuni non c'erano alternative, allora da chi è andato via sono bene accetti consigli e proposte, ma stiamo bene attenti a non sfociare nel disprezzo, perché commetteremmo un errore gravissimo. Ricordi il detto "curnuti e mazziati"?. Comunque tanto per farti contento ho deciso di riprendere un po' di post che ho letto nel forum per dar vita ad un altro dibattito, almeno lo spero.

Ciao

Modificato da - angelo corvino il 24/05/2007 14:37:39Vai in cima alla pagina


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Utente


Italy
66 Messaggi post.
Posted - 24/05/2007 :  19:37:26  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
“Ritengo, però, che chi ha gettato la spugna ed è andato via, non sto qui a sindacare se avesse o meno altre scelte, debba avere abbastanza stile da non disprezzare.” Ma sì, non perdiamo tempo a sindacare! Tanto andare via per scelta o per necessità è proprio la stessa cosa! Questa, caro Angelo, è una caduta di stile che sinceramente mi dispiace!
Cordialmente, Mario CORCETTO

Modificato da - MC il 24/05/2007 19:37:56

Modificato da - MC il 24/05/2007 20:24:21Vai in cima alla pagina


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103 Messaggi post.
Posted - 25/05/2007 :  00:49:17  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro Mario,
credo sia opportuno che, anziché estrapolare una sola frase, legga l'intero scritto. Non era assolutamente mia intenzione criticare chi ha scelto, o è stato obbligato, di andarsene. Volevo solo chiarire che chi se n'è andato, ripeto legittimamente (le scelte di vita non sono sindacabili) non dovrebbe usare toni di disprezzo verso il posto che gli ha dato i natali, magari additandolo di arretratezza. E' fin troppo ovvio come l'arretratezza culturale, economica e sociale sia dovuta anche all'emigrazione che ha portato via le energie giovani, delle quali buona parte era anche istruita. Ma chi pensate che debba ammodernare Montecalvo? Chi nella vita non ha nemmano la più vagha idea di cosa sia un microprocessore? Sarebbe interessante che questo forum facesse anche un'analisi della popolazione residente. Quanti sono i laureati effettivamente dimoranti a Montecalvo, quanti i diplomati, quanti i pensionati con basso profilo d'istruzione? Beh! se tentassimo di fare questo allora già inizieremmo a fare un passo avanti per comprendere le dinamiche della politica montecalvese degli ultimi 40 anni. Magari ci accorgeremmo che la "domanda" di servizi efficienti e moderni è limitata a qualche centinaio di persone. Per il resto si tratta solo di richieste di assistenza domiciliare. Bene questo credo sia il reale punto di partenza. Ripeto, non mi addentro nella ricerca di responsabilità ma nella vita un pizzico di coraggio ci vorrebbe. Oggi è fin troppo paradossale che chi è andato via, contribuendo di fatto all'impoverimento culturale e sociale, venga a dare lezioni su come si dovrebbe fare. Credo che se avesse voluto avrebbe potuto fare nel posto in cui è nato. Tutto qui. Magari non c'erano le condizioni, allora ha fatto bene ad ad andare via, ma questo non lo autorizza a disprezzare. Magari dovrebbe suggerire, ma senza issarsi su un piedistallo dal quale pontificare.

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Italy
213 Messaggi post.
Posted - 25/05/2007 :  09:00:54  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Solo per confutare brevemente una osservazione in fatto contenuta nell'ottimo post di Angelo, condivisibile sotto ogni altro aspetto. Non credo che in termini di proporzione laureati-professionisti/numero di abitanti Montecalvo abbia nulla da invidiare ad altri paesi (soprattutto del Nord). Del resto basta assistere alla manifestazione annuale organizzata dalla locale parrocchia (mi sembra che si intitoli "Disputationes Pompilianae") per rendersi conto di come i giovani laureati ogni anno non manchino. Altra osservazione (che scaturisce direttamente dalla prima) è che,nonostante certa bieca veterosinistra continui ad affermare a livello nazionale che è paralizzato il progresso intellettuale nelle classi meno abbienti (cioè che è difficile o impossibile per chi proviene da una famiglia meno agiata laurearsi e fare carriera), personalmente noto che gran parte dei ragazzi neolaureati del nostro paese provengono da ceti medi se non addirittura dall'entroterra rurale. E' consolante vedere che figli di contadini e di operai (probabilmente anche grazie ad enormi sforzi dei loro genitori) si propongano come affermati professionisti, senza nulla invidiare in termini di preparazione e professionalità ai figli di avvocati, medici etc. Dove invece credo che Angelo abbia ragione è nello sferzare chi, dall'esterno e senza vivere la realtà territoriale, si limiti a muovere critiche (quasi come se guardasse dall'alto in basso ciò che succede in paese) ma non credo che l'osservazione riguardi molti dei nostri iscritti, i quali, mi sembra si pongano quasi sempre in maniera costruttiva. Quanto alla necessità di dover scrivere un post per il sol motivo di tenere alta la bandiera del forum ribadisco quanto in precedenza già cennato: ritengo che si debba scrivere quando vi sia qualcosa da esprimere alla collettività degli utenti, rifuggendo dalla tentazione di fare del forum una vetrina per la propria saccenza, o peggio uno specchio di Narciso.
Un abbraccio a tutti.

Giuseppe Bellaroba.

Modificato da - avvbell il 25/05/2007 09:47:05Vai in cima alla pagina


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271 Messaggi post.
Posted - 25/05/2007 :  09:36:34  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Miei cari,Angelo e Mario da quello che è dato capire, siete due persone intelligenti e preparate oltrechè di buon senso,però devo rilevare che siete caduti nella trappola dei luoghi comuni dello stereotipo;
Assolutamente condannabile chi intervenendo in una discussione non fa altro che criticare e condannare a priori, con fare fazioso che non porta da nessuna parte, a prescindere che costoro vivano al paese o fuori dal paese :il luogo dove si vive non centra con il buon senso e poi non esiste da nessuna parte il paradiso terrestre.
Intanto,caro Angelo,non mi è chiaro il perchè hai voluto richiamare l'attenzione su chi è andato via dal paesello:la mia curiosità era limitata al fatto di non leggerti più in questo forum;
Però visto che hai affrontato il problema emigrazione parliamone:è un problema complesso e di non facile comprensione....per inquadrare bene il fenomeno prendiamo ad esempio l'attuale emigrazione dai paesi meno fortunati del nostro:Africa,medio oriente,est europeo ect.Per essere coerenti con il tuo pensiero,cosa diciamo a questa gente che non devono muoversi dal loro paese, sennò possono essere tacciati di gettare la spugna? certo, potrebbe essere anche così,a condizioni però che al loro paese ci fosse di che vivere;secondo il mio punto di vista,invece, è esattamente il contrario:se rimanessero al loro paese,allora si che getterebbero la spugna, perchè restare sarebbe la fame!!non so se è chiaro il concetto!!??
Certamente l'emigrazione(anni 60\70) dal nostro paesello,non era motivata dalla fame, ma dal desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita che il paese,allora,non poteva garantire e,forse, nemmeno oggi è in grado di farlo, se non per pochi.Era proprio questo il punto,caro Angelo,non c'era posto per tutti:al paesello,come tutte le piccole realtà di provincia,c'era un consolidato sociale che non si riusciva a modificare,il contadino e i figli dei contadini,potevono solo continuare a fare i contadini,mentre il dottore, il farmacista, il sindaco e loro figli entravano quasi di diritto(come un diritto successorio)nei mestieri dei loro padri.Comprenderai quindi che per i figli del popolo alternative al loro status non c'era se non quella di cercare altrove.Oggi forse è un po diverso grazie anche alle innovazioni tecnologiche è possibili attivare inizianìtive imprenditoriali da qualsiasi parte si viva.

Poi,si possono trovare anche altre giustificazioni di natura filosofica:c'è chi ha una concezione statica della propria vita(nasce vive e muore allo stesso posto) e chi è più dinamico, nel senso che è meno attaccato alle proprie origini, ha esigenza di vedere e scoprire altro.Se i Romani avessero avuto una concezione statica della loro esistenza non sarebbero diventati quello che sono diventati ect.

Perciò caro Angelo non è un crimine ne gotardia o rinunzia andare via,a prescindere dalle cause,conta invece la partecipazione,condivisione e sopratutto ragionevolezza,poi dove si è fisicamente poco importa e aggiungo,non pensare che Milano, Torino,o Tokio non abbiano i loro problemi, certamente diversi di quelli del nostro paesello(anch'io posso permettermi di chiamarlo tale,in fondo ci sono nato e vissuto per 17 anni e mezzo) ma sempre di problemi si tratta.
cari aluti,

1953

Modificato da - 1953 il 25/05/2007 09:56:35

Modificato da - 1953 il 31/05/2007 11:37:10Vai in cima alla pagina


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66 Messaggi post.
Posted - 25/05/2007 :  16:08:43  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro Angelo, io condivido certamente l’impianto di fondo del tuo post, ce lo siamo detti già trattando di un altro argomento. Non mi trovo d’accordo, e te l’ho voluto dire, su quella frase, secondo me infelice, che sembra dare quasi del codardo a chi è andato via (è questa l’immagine che evoca il gesto di gettare la spugna). Tu sai bene che non è così, e meglio lo hai precisato appresso. Io che ho i segni dello strappo subìto abbandonando Montecalvo (per dirla con quella stupenda pennellata di Sorrentino), sebbene per scelta - mi interessava molto il lavoro che faccio - non sono tanto sicuro su chi il detto “cornuto e mazziato” meglio si attagli! Non saprei dirti a chi è necessitato un coraggio maggiore! Sono, anzi, certo tra molti di quelli andati non mancasse la determinazione per misurarsi con l’impresa, ma non avendo nemmeno un minimo per iniziare, hanno dovuto desistere. Si sa, la differenza non sempre la fa la virtù personale.
Sull’altra questione, quella della facilità di critica di chi vive fuori, mi viene da dire che, se uno è in buona fede e dice le cose con l’intenzione di concorrere a costruire qualcosa, la lontananza può favorire una visione diversa e aiutare ad inquadrare il problema sotto un’altra angolazione. Certo qualche volta può esserci anche un po’ di rudezza ma, t’assicuro, è umano dispiacersi ed arrabbiarsi, nel vedere che chi ha avuto la fortuna di vivere a Montecalvo sembri non rendersi conto che ha il dovere morale di amare e rispettare la propria terra, più di chi se ne è dovuto allontanare.
E poi, per chiudere, non sarebbe più intelligente e costruttivo confutare direttamente le idee non condivise? Perché si deve continuare a parlare a nuora, perché suocera intenda? Per esempio, a Bellaroba mi viene di dire che nel suo post c’è un “addirittura” di troppo!
Cordialmente, Mario CORCETTO


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Posted - 26/05/2007 :  17:08:56  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
lungi dall'essere polemico (anche per l'uso ludico che amo fare di questo strumento) devo però replicare che , a mio sommesso avviso, è di troppo anche l'indugiare in maniera anacronistica su argomenti di pietistica rivalsa sociale, sulla condizione di una classe operaia che probabilmente non esiste più (oppure è relegata ai ricordi dei nonni) ed infine sulle traversie dei nostri emigranti che nessuno disprezza ma che non penso possano essere condivise da chi non ne è stato mai partecipe. Ritengo piuttosto che tra le righe serpeggi un certo malcelato rancore nei confronti di chi tutto sommato si è arrangiato rimanendo al paesello, misto semmai ad un desiderio di rivalsa che tutto sommato potrebbe anche essere positivo. Per il resto nulla da dire sulle potenzialità intellettuali e sulla competenza degli interventi. Un abbraccio.

Giuseppe Bellaroba.Vai in cima alla pagina


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66 Messaggi post.
Posted - 26/05/2007 :  20:18:33  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Certe espressioni nei confronti delle classi rurali collocano fuori dal tempo chi ancora ne fa uso, non certo chi le stigmatizza!
Non nutro rancore per nessuno. Ho, invece, sentimenti di stima sincera per chi, con le proprie forze, è riuscito a crearsi un avvenire rimanendo a Montecalvo (è tra i miei pochi veri amici Alfredo Cavotta) e di commiserazione sia per chi, pur di rimanere, ha accettato pesanti compromessi sia per chi si fa forte di posizioni ereditate.
Mi dispiace che non si faccia esercizio di immedesimazione che, secondo me, potrebbe solo migliorare il sentire delle persone.
Cordialmente, Mario CORCETTO


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213 Messaggi post.
Posted - 26/05/2007 :  23:35:29  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
per mio conto ho ereditato solo la buona educazione, l'equilibrio ed il rispetto per le persone siano esse di lignaggio ereditario o di umili origini. Non commisero niente e nessuno ma non sopporto proprio la frustrazione spesso foriera di una insana voglia di rivincita, solo perché malamente indirizzata. Ma questo è un'altro discorso : qui scriviamo solo per diletto. O no? Cordialmente.

Giuseppe Bellaroba.Vai in cima alla pagina


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Utente


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66 Messaggi post.
Posted - 26/05/2007 :  23:55:50  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Ma perché si altera? Io dicevo così, per dire. Proprio per diletto!
Cordialmente, Mario CORCETTO

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Utente


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213 Messaggi post.
Posted - 27/05/2007 :  09:31:56  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
ma mica ci stiamo alterando! Stiamo solo rimanendo ognuno nella propria posizione. Sia essa ereditata o meno. Del resto in casa mia i compromessi si fanno solo quando si stipula qualche contratto di compravendita. Ma magari sarebbe preferibile che la discussione tornasse sulle argomentazioni iniziali di più vasto interesse. Per esempio sarei stato felice di sentire sull'argomento una persona appassionata ed equilibrata allo stesso tempo come PAOLO PARRELLA. Chissà se ogni tanto getta uno sguardo al forum? Un abbraccio.

Giuseppe Bellaroba.

Modificato da - avvbell il 27/05/2007 09:36:17Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato paolop
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193 Messaggi post.
Posted - 27/05/2007 :  10:07:51  Visualizza il profilo  Visita la Homepage di paolop  Rispondi con commento
Caro Peppo,
guardo almeno 3 0 4 volte al giorno il forum, ma non scrivo per scelta.
Adesso lo sto facendo perché mi hai citato direttamente.
Il sito che stavo realizzando su Montecalvo l'ho chiuso mesi fa.
----------
Noto in questo forum (ed anche in altri) polemiche continue, spesso fini a se stesse e a me questo non piace.
Molti scrivono, proprio come tu dici per "narcisimo" (a volte anche io).
----------
Vorrei solo dire, dopo aver salutato tutti con affetto, che con la polemica non si costruisce nulla,
parlando male degli altri si distrugge solo,
e che " a ben pensare" è molto facile.
---------
A Montecalvo non occorrono parole, ma fatti.
I fatti si costruiscono con il sudore e la passione, i sacrifici,l'impegno e l'ingegno.
---------
Oggi, se un giovane vuole, a Montecalvo può lavorare tramite Internet, anche se non frequenta corsi di laurea e senza comprare nessun libro.
Questo, per esempio, potrebbe permettere a molti giovani di lavorare dal proprio paese.
Molte aziende potrebbero vendere, sempre tramite il web, i fantastici prodotti montecalvesi a tutto il mondo (olio,prosciutto,vino,pasta,dolci).
Conosco siti di altri paesi che fanno questo e che stanno facendo una fortuna.
Non occorre molto...
E sono solo degli esempi.
---------
Vorrei dire a chi mi conosce che ho avuto una bambina (ora ha tre mesi) di nome Nicole.
---------
Ciao Pè e grazie per il pensiero!

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Utente


Italy
213 Messaggi post.
Posted - 27/05/2007 :  10:51:25  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Grazie a te per la razionalità, la concretezza, il buon gusto dei tuoi interventi, sempre alieni dai filosofeggiamenti sterili. Credo che Montecalvo avrebbe bisogno di persone come te. Al progetto di vendere sul web prodotti montecalvesi avevamo pensato da tempo con il buon Franco ed un gruppo di amici ma per realizzarlo ci vuole uno zoccolo duro di persone che si occupino solo di quello perché richiede tanto impegno e responsabilità. Il mio cruccio più volte esposto è che le potenzialità migliori non possano collaborare perché sono fuori. Quanto all'intento polemico che spesso traspare dal forum credo che vada solo calmierato ma non eliminato del tutto perché spesso è l'unico stimolo per alcuni pur validi utenti alla loro partecipazione al forum. Goditi la tua bella famiglia e baciami la tua piccina.

Giuseppe Bellaroba.Vai in cima alla pagina


Scrivi Un Messaggio Privato DonnieBrasco
Utente


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172 Messaggi post.
Posted - 28/05/2007 :  17:06:51  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Augurissimi Paolo per la tua bimba....un grande abbraccio...saluto il sempre ottimo avvocato e mario corcetto, e anche io leggo sempre il forum ma non mi va di scrivere per scelta visto che non sono all'altezza di qualche luminare del web che condivide il forum...


Con Affetto
Antonio Pappano

Il Vasco della RomagnaVai in cima alla pagina


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Utente


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213 Messaggi post.
Posted - 29/05/2007 :  09:35:30  Visualizza il profilo  Rispondi con commento
Caro Antonio, qui gli unici lumi che si accendono sono quelli delle processioni! I tuoi interventi ci mancano, anche sotto l'ottica della qualificata imprenditorialità oltre che della indiscussa simpatia di cui sono pregni. Peraltro abbiamo pensato di costruire a Montecalvo migliaia di villette vista mare (come a Rimini) e di aprire la caccia alle tedesche nel periodo Maggio-Settembre (come per il pesce spada) perchè il prof.Antonio Albanese ci ha insegnato che c'è un'unica molla che muove l'economia: 'U PILUUU! Un forte abbraccio.

Giuseppe Bellaroba.Vai in cima alla pagina

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