Il made in Irpinia ora è un marchio, primi affari con inglesi e nipponici
da oggi, l'Irpinia vanta un'etichetta di pregio per le produzioni di qualità. Nasce, infatti, il marchio made in Irpinia. Un brand che lega le imprese appartenenti al sistema produttivo provinciale (alimentare, artigianato artistico, moda e turismo) e col quale si punta a una promozione dell'immagine territoriale sui mercati nazionali ed internazionali. Il tutto correlato al progetto Plait (public local agency for international trade) per il consolidamento della presenza dei settori dell'alimentare, delle pelli e calzature, del tessile, dell'abbigliamento e dell'artigianato artistico in Usa, Canada, Regno Unito, Germania, Giappone. Ieri, alla Provincia, la conferenza stampa di presentazione del programma con la presenza di oltre 40 operatori inglesi e giapponesi.
Per tutte queste iniziative, è stato realizzato un portale (www.madeinirpinia.com) sul quale confluiranno notizie e interventi rivolti alla promozione del made in Irpinia. Fulcro principale del portale e del progetto nel suo insieme, le imprese che possono così presentarsi al mondo con le loro pagine personali e con i collegamenti diretti ai propri siti aziendali. Scegliendo di aderire alla community, le imprese decidono di affiancare il proprio brand al marchio made in Irpinia : una garanzia di qualità di affidabilità sui mercati del mondo. Il progetto è strettamente correlato al programma Plait per la valorizzazione ed internazionalizzazione dei prodotti campani sui mercati emergenti quali Canada, Inghilterra e Giappone, in cui si inserisce la visita degli operatori giapponesi e britannici.
L'incontro con gli operatori dei due Paesi è la premessa della missione di settembre in Giappone, alla più importante fiera mondiale del settore artigianale. A dare il benvenuto agli ospiti stranieri è la presidente della Provincia, assieme alla responsabile della misura 6.5 del Por Campania 2000-2006, Carmela Cotrone, all'assessore provinciale alla programmazione economica, Eugenio Salvatore, al consigliere provinciale e presidente della commissione attività economiche, Rossano Grappone, e ai rappresentanti delle aziende irpine coinvolte nel programma che si conclud domenica 22 maggio. I 40 operatori inglesi e giapponesi hanno visitato, in un tour promozionale, numerosi imprese locali che operano nei settori dell'artigianato artistico, dell'oggettistica e dell'alimentare. "Plait- spiega Cotrone- è un programma che serve a fornire alle piccole e medie imprese campane l'aiuto per costruire una promozione più solida e controbilanciare la concorrenza internazionale nei mercati d'interesse delle produzioni di qualità regionali". 'Sono stati investiti- continua- 8 milioni per un progetto che avrà uno suo prosieguo visto che già stiamo lavorando alla predisposizione del nuovo assetto programmatico".
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Le imprese aperte ai buyer

Alimentare:
Basso Fedele e figli srl
San Michele di Serino
Castagne Cappetta
Bagnoli Irpino
Crisef srl
Montecalvo Irpino
Gruppo D&D e C. snc
Calitri
Az. vitivinicola Marianna
Grottolella
Az. agricola Di Meo sas
Salza Irpina
Caseificio Gambone
Montella
Vitivinicola Di Prisco
Fontanarosa
Caseificio Nicastro srl
Atripalda
Oleificio Fam sas
Venticano
Vittorio Ciarcia & c. snc
Venticano
Nigato srl
Mirabella Eclano
Az. agricola Colli Irpini
Montefusco
Cantine Colle di S. Domenico
Chiusano di S. Domenico

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